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112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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146. INTERIAN de Ayala Joannis, Pictor christianus eruditus, sive de erroribus, qui passim admittuntur circa pingendas sacras imagines, libri octo, Matricti 1730, in 4, mag.
Stravagantissimo libro, dettato da un caldo fanatismo nella maniera di vedere di questo scrittore. Estendesi a 400 pagine stampate in due colonne.
Stravagantissimo libro, dettato da un caldo fanatismo nella maniera di vedere di questo scrittore. Estendesi a 400 pagine stampate in due colonne.
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151. LAIRESSE Gerard, il gran libro dei pittori stampato in olandese, Amsterdam 1716, vol. 2 in 1 tomo figurato.
Edizione originale, ove le incisioni molto più numerose e 24 pregievoli che nella versione francese, la rendono di pregio maggiore, aggiuntovi un terzo volume legato assieme dei principi del disegno, stampato nel 1713.
Edizione originale, ove le incisioni molto più numerose e 24 pregievoli che nella versione francese, la rendono di pregio maggiore, aggiuntovi un terzo volume legato assieme dei principi del disegno, stampato nel 1713.
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274. CELLINI Benvenuto scultore fiorentino, Gli stessi due trattati, Firenze 1731, 4, edizione citata dalla Crusca. Questo prezioso libro contiene una quantità di notizie per la pratica dell’arte e non differisce la prima dalla seconda edizione essenzialmente, se non per essere nella seconda una prefazione con qualche notizia intorno all’autore.
302. BUCHOTTE, Les regles du dessein et du lavis pour les plans particuliers des ouvrages et des bâtiments etc., nouvelle édition, Paris 1743, chez Jombert, in 8.
Questa edizione contiene 22 tavole ben intagliate mentre la prima non ne ha che 14 e serve specialmente per gli ombreggiatori e aquarellatori di mappe e piante e alzati d’ogni genere e per tutto ciò che riguarda la topografia e l’architettura.
Questa edizione contiene 22 tavole ben intagliate mentre la prima non ne ha che 14 e serve specialmente per gli ombreggiatori e aquarellatori di mappe e piante e alzati d’ogni genere e per tutto ciò che riguarda la topografia e l’architettura.
Show More CAMUCCINI, Vedi Studio del disegno.
442. BORROMINO Francesco, Opera cavata da’ suoi originali, cioè la chiesa e fabbrica della Sapienza di Roma colle vedute prospettiche, piante, alzato ec., Roma 1760, tav. 47. Aggiuntovi: Una raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi e di varie targhe di celebri architetti moderni, data in luce da Domenico de Rossi erede di Giovan Giacomo, disegnata e intagliata da Francesco Aquila, Roma 1713. Sono tav. 51 in fol. grande ec.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
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575. Le MUET, Maniere de bâtir pour toute sortes de personnes, Paris, chez Jombert et Barbou, senza data, in fol. fig.
Falsamente questa si intitola egualmente seconda edizione, quantunque quattro almeno deggiono averla preceduta. Dopo il frontespizio è il ritratto dell’autore e seguono poi le tavole d’altro intaglio unite al testo, parimente inciso in rame. Le tavole sono 106 e forse gli editori intesero di dirla seconda edizione, in riguardo agiuntagli, mentre in tutte le precedenti avevano servito le tavole originali.
Falsamente questa si intitola egualmente seconda edizione, quantunque quattro almeno deggiono averla preceduta. Dopo il frontespizio è il ritratto dell’autore e seguono poi le tavole d’altro intaglio unite al testo, parimente inciso in rame. Le tavole sono 106 e forse gli editori intesero di dirla seconda edizione, in riguardo agiuntagli, mentre in tutte le precedenti avevano servito le tavole originali.
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623. PREISLER (Justin), Ornamenti d’architettura, Norimberga 1734, in 4, fig. in tedesco.
Sono 14 tavole con 26 porte intagliate in rame dalle quali Dio salvi ogni cristiano dal divenir eretico passandovi sotto.
Sono 14 tavole con 26 porte intagliate in rame dalle quali Dio salvi ogni cristiano dal divenir eretico passandovi sotto.
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805. AMATO Paolo, La nuova pratica di prospettiva nella quale si spiegano alcune nuove opinioni, Palermo 1736 in fol.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
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