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Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile
dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il
testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile
dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il
testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
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, Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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, L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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, Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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, L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la
solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di
questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la
solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di
questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
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MDCXXXV
, La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
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MDCXXXII
, La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella
invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre
4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella
invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre
4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
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MDCLXI
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