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113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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134. GILIO Giovanni Andrea da Fabriano, Due Dialoghi, nel primo de’ quali si ragiona delle parti morali e civili de’ letterati e cortigiani e dell’utile che i principi cavano da’ letterati; nel secondo si tratta degli errori de’ pittori circa le storie, in Camerino, presso Antonio Gioioso, 1564, in 4.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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375. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli gentiluomo e accademico fiorentino, coll’aggiunta de’ disegni ed altri diversi trattati del medesimo autore. Nel Monteregale, Torrentino, 1565, in fol. fig.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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376. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta da Cosimo Bartoli coll’aggiunta dei disegni, Venezia, presso il Franceschi, 1565, in 4, fig.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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421. BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superficie, i corpi, le piante, le provincie, le prospettive ec., Venezia, pel Franceschi, 1564, in 4, fig.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
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1375. BALDINI Baccio, Discorso sopra la mascherata della genealogia degl’iddei de’ gentili mandata fuori dall’Eccell. e Illustrissimo Duca di Firenze, e di Siena il giorno 22 Febbraio 1565, Firenze 1565, presso i Giunti, in 8.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
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1904. HADRIANI Junii Med. Embl., Ant. 1565, in 8.
La prima parte di questi emblemi in 58 tavole contiene bellissime incisioni in legno, la quale è seguita da una seconda contenente gli enigmi. Le spiegazioni sono legate separatamente dalle tavole.
La prima parte di questi emblemi in 58 tavole contiene bellissime incisioni in legno, la quale è seguita da una seconda contenente gli enigmi. Le spiegazioni sono legate separatamente dalle tavole.
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2374. TARSIA Giovanni Maria, Orazione o vero discorso fatto nell’esequie del divino Michelangelo Buonarroti con alcuni sonetti e prose latine e volgari di diversi, circa il disparere occorso tra gli scultori e pittori, in Fiorenza, appresso Bartolomeo Sermartelli, 1564, in 4, p.
I dispareri furono intorno la preminenza tra la scultura e la pittura. Libretto assai raro come lo divennero tutti questi di esequie, in onore d’uomini sommi, che non si ristamparono.
I dispareri furono intorno la preminenza tra la scultura e la pittura. Libretto assai raro come lo divennero tutti questi di esequie, in onore d’uomini sommi, che non si ristamparono.
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2388. VARCHI M. Benedetto, Orazione funerale fatta e recitata da lui pubblicamente nelle esequie di Michelangelo Buonarroti in Firenze nella Chiesa di S. Lorenzo, Firenze, appresso i Giunti, 1564, in 4, piccolo.
3096. ARAGONENSI Sebastiano pictore Brixiano, Monumenta antiqua urbis et agri Brixiani summa cura, et diligentia collecta, 1564, in fol., M. 83.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
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