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Italian
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Early works to 1800
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Il primo volume contiene le istruzioni elementari divise in tre libri. Il secondo è formato da 100 tavole in rame
relative a quel tomo. Il terzo contiene le istruzioni diverse per l’architetto civile divise in due libri. Il quarto è
formato da 111 tavole di doppia grandezza relative al volume terzo. La prima parte dell’opera è dedicata alla
Maestà di Dio; la seconda alla Vergine Maria: opera indigesta, farraginosa e di pessimo gusto.
Il primo volume contiene le istruzioni elementari divise in tre libri. Il secondo è formato da 100 tavole in rame
relative a quel tomo. Il terzo contiene le istruzioni diverse per l’architetto civile divise in due libri. Il quarto è
formato da 111 tavole di doppia grandezza relative al volume terzo. La prima parte dell’opera è dedicata alla
Maestà di Dio; la seconda alla Vergine Maria: opera indigesta, farraginosa e di pessimo gusto.
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, A tergo di questo frontespizio seguono i privilegi di Leon X 129 e Francesco I. Indi in sei susseguenti
foglietti le tavole dei vocaboli e dei capitoli. Nell’ottavo foglio è l’orazione di Luigi Pirovano ai patrizi e al
popolo di Milano, da cui si riconosce che avanti di stampare questa traduzione, fu data a rivedere ed emendare a
Mauro Bono bergamasco, uomo in quest’arte esperto: a tergo di quest’indirizzo è la prefazione o dedica a
Francesco re di Francia e duca di Milano, stesa da Agostino Gallo novocomense, regio Referendario in Milano.
Dopo questi otto fogli comincia l’opera cosi Di Lucio Vitruvio Pollione, a Cesare Angusto, de Architectura
incomenza il primo libro. Translato in vulgare. sermone commentato ed figurato do Cesare Cesariano cittadino
mediolanense professore di architettura; con moltissime note ripiene di cognizioni in materia di arte e gran
numero di tavole intagliate in legno, fra le quali gli antichi disegni dell’alzato e pianta del duomo di Milano.
Continua il testo per cento ottanta tre fogli, nell’ultimo de’ quali finis. Qui finisce l’opera, preclara de L. Vitr.
Pol. de Architectura, traducta de latino in vulgare, historiata e commentata a spese e istanzia del magnifico D.
Augustino Gallo cittadino comense, e r. referendario ec. e del nobile D. Alvisio Pirovano patricio milanese. ec.
ec. Impressa nell’amena et delectevole citade de Como per magistro Goiardo da Ponte citadino milanese
nell’anno di N. S. G. Cristo 1521. 25 mensis Julii regnante il Christianissimo re di Francia Francisco Duca de
Milano etc. tic. A tergo è il registro de’ fogli: l’ultimo foglio poi contiene la tavola degli errori e una protesta
singolare del Gallo e del Pirovano contro il Cesariano che partì da Como, lasciando i suoi mecenati
nell’imbroglio della stampa e della revisione, dopo consegnatoli manoscritto: ragione per cui ebbero bisogno
dell’aiuto di Benedetto Giovio e Mauro Bono per condurre una sì laboriosa edizione.
Gli esemplari di bella conservazione sono rari; difficilmente si conosce il più insigne di questo nostro, che
apparteneva al Tuano.
A tergo di questo frontespizio seguono i privilegi di Leon X 129 e Francesco I. Indi in sei susseguenti
foglietti le tavole dei vocaboli e dei capitoli. Nell’ottavo foglio è l’orazione di Luigi Pirovano ai patrizi e al
popolo di Milano, da cui si riconosce che avanti di stampare questa traduzione, fu data a rivedere ed emendare a
Mauro Bono bergamasco, uomo in quest’arte esperto: a tergo di quest’indirizzo è la prefazione o dedica a
Francesco re di Francia e duca di Milano, stesa da Agostino Gallo novocomense, regio Referendario in Milano.
Dopo questi otto fogli comincia l’opera cosi Di Lucio Vitruvio Pollione, a Cesare Angusto, de Architectura
incomenza il primo libro. Translato in vulgare. sermone commentato ed figurato do Cesare Cesariano cittadino
mediolanense professore di architettura; con moltissime note ripiene di cognizioni in materia di arte e gran
numero di tavole intagliate in legno, fra le quali gli antichi disegni dell’alzato e pianta del duomo di Milano.
Continua il testo per cento ottanta tre fogli, nell’ultimo de’ quali finis. Qui finisce l’opera, preclara de L. Vitr.
Pol. de Architectura, traducta de latino in vulgare, historiata e commentata a spese e istanzia del magnifico D.
Augustino Gallo cittadino comense, e r. referendario ec. e del nobile D. Alvisio Pirovano patricio milanese. ec.
ec. Impressa nell’amena et delectevole citade de Como per magistro Goiardo da Ponte citadino milanese
nell’anno di N. S. G. Cristo 1521. 25 mensis Julii regnante il Christianissimo re di Francia Francisco Duca de
Milano etc. tic. A tergo è il registro de’ fogli: l’ultimo foglio poi contiene la tavola degli errori e una protesta
singolare del Gallo e del Pirovano contro il Cesariano che partì da Como, lasciando i suoi mecenati
nell’imbroglio della stampa e della revisione, dopo consegnatoli manoscritto: ragione per cui ebbero bisogno
dell’aiuto di Benedetto Giovio e Mauro Bono per condurre una sì laboriosa edizione.
Gli esemplari di bella conservazione sono rari; difficilmente si conosce il più insigne di questo nostro, che
apparteneva al Tuano.
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, Questa edizione non è dissimile da quella del 1513 dello stesso Giunta, se non in quanto che gli errori nella
prima descritti nell’indice, sono in questa corretti. Le figure sono esattamente le stesse.
Questa edizione non è dissimile da quella del 1513 dello stesso Giunta, se non in quanto che gli errori nella
prima descritti nell’indice, sono in questa corretti. Le figure sono esattamente le stesse.
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, Dopo il frontespizio riquadrato da un ornamento è la lettera del Durantino a’ lettori, indi la tavola dei vocaboli e
quella dei capitoli. In tutto i prolegomeni sono foglietti 22, compreso quello dell’errata che precede il testo, il
quale è di 110 foglietti con tavole in legno.
Dopo il frontespizio riquadrato da un ornamento è la lettera del Durantino a’ lettori, indi la tavola dei vocaboli e
quella dei capitoli. In tutto i prolegomeni sono foglietti 22, compreso quello dell’errata che precede il testo, il
quale è di 110 foglietti con tavole in legno.
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, Meno alcune correzioni di ortografia, poco dissimile è questa edizione da quella del 1524, e le tavole in legno
sono esattamente le stesse. Il frontespizio ha un contorno figurato di cavalli e trofei con varie marche; se alcuna
sembra doversi intendere per cifra dell’incisore, direbbesi esser quella nel mezzo a pie’ di pagina F. M.
Meno alcune correzioni di ortografia, poco dissimile è questa edizione da quella del 1524, e le tavole in legno
sono esattamente le stesse. Il frontespizio ha un contorno figurato di cavalli e trofei con varie marche; se alcuna
sembra doversi intendere per cifra dell’incisore, direbbesi esser quella nel mezzo a pie’ di pagina F. M.
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, Non produsse questo scrittore che la versione e il commento dei primi cinque libri. Confutando e nello stesso
tempo molto servendosi del Cesariano, poco aggiunse del proprio, qualche luogo emendando e molti storpiando.
Il frontespizio è figurato; dopo il privilegio di Clemente VII è la dedica, il ritratto del Conte Bigazzino, indi
comincia il testo contenuto in 131 fogl. Ma il primo conta da un asterisco, gli altri dai numeri.
Non produsse questo scrittore che la versione e il commento dei primi cinque libri. Confutando e nello stesso
tempo molto servendosi del Cesariano, poco aggiunse del proprio, qualche luogo emendando e molti storpiando.
Il frontespizio è figurato; dopo il privilegio di Clemente VII è la dedica, il ritratto del Conte Bigazzino, indi
comincia il testo contenuto in 131 fogl. Ma il primo conta da un asterisco, gli altri dai numeri.
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Con due tavole, l’una di lutto quello si contiene per i capi dell’opera, l’altra per dichiarazione di tutte le cose
d’importanza. Magnifica edizione intitolata al Cardinale Ippolito d’Este; con frontespizio doppio e figurato
intagliato in legno come lo sono tutte le bellissime tavole dell’opera collocate fra il testo. Questa versione non
solo, al parere anche del Poleni, è da anteporsi ad ogni altra italiana che conservasi, ma viene giustamente
riputata per la prima veramente italiana, esemplare di prima bellezza.
Con due tavole, l’una di lutto quello si contiene per i capi dell’opera, l’altra per dichiarazione di tutte le cose
d’importanza. Magnifica edizione intitolata al Cardinale Ippolito d’Este; con frontespizio doppio e figurato
intagliato in legno come lo sono tutte le bellissime tavole dell’opera collocate fra il testo. Questa versione non
solo, al parere anche del Poleni, è da anteporsi ad ogni altra italiana che conservasi, ma viene giustamente
riputata per la prima veramente italiana, esemplare di prima bellezza.
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, Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della
prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il
primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una
nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello
stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri
esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della
prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il
primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una
nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello
stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri
esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
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, In questa edizione latina il Barbaro seguì particolarmente il testo dell’edizione del Filandro, 1552; meno alcune
varianti nelle quali preferì l’edizione di Fra Giocondo. Le tavole sempre fra il testo sono intagliate in legno.
In questa edizione latina il Barbaro seguì particolarmente il testo dell’edizione del Filandro, 1552; meno alcune
varianti nelle quali preferì l’edizione di Fra Giocondo. Le tavole sempre fra il testo sono intagliate in legno.
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, Edizione contemporanea alla latina e che sembra consentanea a molti luoghi di quella, unitamente che ad altre
avvertenze della prima italiana. Tanto in questa che nella latina sono alcune figure di più intagliate da quel
Giovanni Crugher tedesco, tutte però disegnate con molta eleganza.
Edizione contemporanea alla latina e che sembra consentanea a molti luoghi di quella, unitamente che ad altre
avvertenze della prima italiana. Tanto in questa che nella latina sono alcune figure di più intagliate da quel
Giovanni Crugher tedesco, tutte però disegnate con molta eleganza.
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, Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state
dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo.
Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il
Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui
nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece
suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state
dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo.
Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il
Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui
nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece
suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
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, Le tre lettere indicate vogliono significare il Conte Carlo Cataneo. Questo restringe anche maggiormente il
compendio del Perrault e lo limita alle sole nozioni dell’architettura civile. Le tavole poi intagliate dal Vasconi
sono affatto senza eleganza.
Le tre lettere indicate vogliono significare il Conte Carlo Cataneo. Questo restringe anche maggiormente il
compendio del Perrault e lo limita alle sole nozioni dell’architettura civile. Le tavole poi intagliate dal Vasconi
sono affatto senza eleganza.
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In quest’edizione sono le 12 tavole imitate dall’originale francese di passabile intaglio, con un vocabolario alla
fine, ossia spiegazione delle parole difficili che s’incontrano in Vitruvio.
In quest’edizione sono le 12 tavole imitate dall’originale francese di passabile intaglio, con un vocabolario alla
fine, ossia spiegazione delle parole difficili che s’incontrano in Vitruvio.
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, Edizione col testo latino a fronte e un corredo di 25 tavole disegnate e non incise corrispondentemente, la quale
si tiene in pregio e si preferisce alla maggior parte dell’edizioni con commenti.
Edizione col testo latino a fronte e un corredo di 25 tavole disegnate e non incise corrispondentemente, la quale
si tiene in pregio e si preferisce alla maggior parte dell’edizioni con commenti.
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, In questa edizione non è posto il testo a fronte della traduzione. Leggesi in altri esemplari di questa stessa
edizione mutato il frontespizio. Siena 1790 nella stamperia di Luigi e Benedetto Biadi con licenza.
In questa edizione non è posto il testo a fronte della traduzione. Leggesi in altri esemplari di questa stessa
edizione mutato il frontespizio. Siena 1790 nella stamperia di Luigi e Benedetto Biadi con licenza.
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138
, Questa è una ristampa dell’altra edizione pubblicata dall’Albrizzi nel 1747.
Questa è una ristampa dell’altra edizione pubblicata dall’Albrizzi nel 1747.
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Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in
rame.
Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in
rame.
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, Elegante edizione e bellissimo esemplare, ove di tutta sorta di allegorie e significazioni si ragiona sotto questo
specioso nome di Teatro.
Elegante edizione e bellissimo esemplare, ove di tutta sorta di allegorie e significazioni si ragiona sotto questo
specioso nome di Teatro.
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, Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in
qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della
bizzaria del gusto di quell’età.
Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in
qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della
bizzaria del gusto di quell’età.
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, Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
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, Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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, Opera di bella esecuzione con moltissime preziose invenzioni: sono la grandi tavole in foglio, tra le quali quattro
sono consecrate al progetto d’un gran teatro per l’opera in Londra.
Opera di bella esecuzione con moltissime preziose invenzioni: sono la grandi tavole in foglio, tra le quali quattro
sono consecrate al progetto d’un gran teatro per l’opera in Londra.
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, Questo frate io un’opera de spectaculis theatralibus fulmina anatemi e manda dritto all’inferno Maffei, Muratori
e tutti gli altri scrittori i più ortodossi e cristiani in materia teatrale.
Questo frate io un’opera de spectaculis theatralibus fulmina anatemi e manda dritto all’inferno Maffei, Muratori
e tutti gli altri scrittori i più ortodossi e cristiani in materia teatrale.
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, Questa è la prima edizione dì quell’opuscolo interessante e curioso, che non fu permesso all’autore di ristampare
sen 143 za molte modificazioni, rarissimo. Consci tavole intagliate in rame. La maggior parte del libro non
versa sul teatro materiale, ma svolge una serie di idee politiche, critiche e letterarie che in Italia facevano paura
in quel tempo e che caratterizzano l’autore come un pensatore dei più forti e indipendenti che abbia avuti quel
secolo.
Questa è la prima edizione dì quell’opuscolo interessante e curioso, che non fu permesso all’autore di ristampare
sen 143 za molte modificazioni, rarissimo. Consci tavole intagliate in rame. La maggior parte del libro non
versa sul teatro materiale, ma svolge una serie di idee politiche, critiche e letterarie che in Italia facevano paura
in quel tempo e che caratterizzano l’autore come un pensatore dei più forti e indipendenti che abbia avuti quel
secolo.
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, Queste ristampe furono ricorrette e mutilate dall’ autore in più luoghi, altrimenti non ne sarebbe stata permessa
la stampa. Il numero delle tavole è lo stesso che nell’edizione originale.
Queste ristampe furono ricorrette e mutilate dall’ autore in più luoghi, altrimenti non ne sarebbe stata permessa
la stampa. Il numero delle tavole è lo stesso che nell’edizione originale.
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, Questo ingegnoso architetto studiò grandemente la linea visuale sui teatri e vi riescì meglio d’ognuno. In
quest’opera pone in confronto con altrettante tavole, undici teatri diversi e bello ed utile è il fare questa
comparatione. In altre 3 tavole produce il proprio teatro, oltre altre tavole in guisa di vignette con soggetti teatrali
presi dall’antico.
Questo ingegnoso architetto studiò grandemente la linea visuale sui teatri e vi riescì meglio d’ognuno. In
quest’opera pone in confronto con altrettante tavole, undici teatri diversi e bello ed utile è il fare questa
comparatione. In altre 3 tavole produce il proprio teatro, oltre altre tavole in guisa di vignette con soggetti teatrali
presi dall’antico.
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, Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
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, Le figure dimostrative sono intagliate in legno e riporta te fra il testo. Vi si insegna bene la prospettica teatrale e
ogni sorta di meccanismo per le scene e per gli accidenti teatrali.
Le figure dimostrative sono intagliate in legno e riporta te fra il testo. Vi si insegna bene la prospettica teatrale e
ogni sorta di meccanismo per le scene e per gli accidenti teatrali.
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, Fu bisogno di molte giustificazioni all’architetto per gli avvenimenti sinistri che accompagnarono la costruzione
di questo edificio. Vedi Giorgi Felice.
Fu bisogno di molte giustificazioni all’architetto per gli avvenimenti sinistri che accompagnarono la costruzione
di questo edificio. Vedi Giorgi Felice.
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, Con quattro tavole intagliate in rame, libretto pieno di dottissima critica e ottime osservazioni.
Con quattro tavole intagliate in rame, libretto pieno di dottissima critica e ottime osservazioni.
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, Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
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, Si agita in queste due lettere una questione tra i due dotti e quella del Poleni leggesi anche
nelle Galliae antiquitates del Maffei.
Si agita in queste due lettere una questione tra i due dotti e quella del Poleni leggesi anche
nelle Galliae antiquitates del Maffei.
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, Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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, Opera divisa in tre parti, colle tavole intagliate in legno fra il testo e celebrata per l’ampiezza delle nozioni non
tanto lineari del disegno prospettico, quanto del trattato dell’ombre e dei lumi. Il tutto esposto con bei modi del
dire.
Opera divisa in tre parti, colle tavole intagliate in legno fra il testo e celebrata per l’ampiezza delle nozioni non
tanto lineari del disegno prospettico, quanto del trattato dell’ombre e dei lumi. Il tutto esposto con bei modi del
dire.
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, Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole
per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole
originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo
scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi
queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però
della mancanza delle tavole.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole
per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole
originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo
scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi
queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però
della mancanza delle tavole.
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, Trovasi questo libro, quantunque impresso nello stesso anno, con due diversi frontespizi, l’uno de’ quali è inciso
in legno, l’altro in caratteri. Ma è sempre la stessa edizione, siccome abbiamo verificato per essere amendue in
questa nostra raccolta.
Opera dottissima e diligentissima divisa in 9 parti, nell’ottava delle quali si tratta delle proporzioni del corpo
umano. Le tavole copiosissime sono tutte frapposte al testo. L’autore meno curando gli altri che l’avevano
preceduto, che i contemporanei, si professa obbligato a un certo Giovan Zamberto Veneziano pratico prospettico
da cui disse aver imparato, ma che molto gli costò a ridurre a facile comunicazione gl’insegnamenti.
Trovasi questo libro, quantunque impresso nello stesso anno, con due diversi frontespizi, l’uno de’ quali è inciso
in legno, l’altro in caratteri. Ma è sempre la stessa edizione, siccome abbiamo verificato per essere amendue in
questa nostra raccolta.
Opera dottissima e diligentissima divisa in 9 parti, nell’ottava delle quali si tratta delle proporzioni del corpo
umano. Le tavole copiosissime sono tutte frapposte al testo. L’autore meno curando gli altri che l’avevano
preceduto, che i contemporanei, si professa obbligato a un certo Giovan Zamberto Veneziano pratico prospettico
da cui disse aver imparato, ma che molto gli costò a ridurre a facile comunicazione gl’insegnamenti.
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, Prima edizione
Prima edizione
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— La stessa in Roma 1611 in fol. fig. Esemplare in mar. dor.
Bella ristampa colle medesime tavole.
Bella ristampa colle medesime tavole.
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, Questo è il miglior libro, che da noi si conosca per simili instituzioni e rende un conto giustissimo delle migliori
opere precedenti. Grandissimi nelle teoriche e nelle pratiche furono l’autore e il commentatore. La prima di
queste edizio 151 ni bellissima per la tua nitidezza. Le tavole sono presso che tutte in legno fra il testo, meno
alcune poche io rame. Il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore in mezzo ad un bel colonnato in
prospettiva.
Questo è il miglior libro, che da noi si conosca per simili instituzioni e rende un conto giustissimo delle migliori
opere precedenti. Grandissimi nelle teoriche e nelle pratiche furono l’autore e il commentatore. La prima di
queste edizio 151 ni bellissima per la tua nitidezza. Le tavole sono presso che tutte in legno fra il testo, meno
alcune poche io rame. Il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore in mezzo ad un bel colonnato in
prospettiva.
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, La stessa, Quarta edizione diligentemente migliorata. La varietà particolarmente consiste nelle tavole che tutte rifatte da
Giorgio Fossati sono in rame, mentre la maggior parte nelle tre precedenti edizioni erano in legno. In generale
tanto pel tipi, quanto per gli intagli è da posporsi alle antiche edizioni.
Quarta edizione diligentemente migliorata. La varietà particolarmente consiste nelle tavole che tutte rifatte da
Giorgio Fossati sono in rame, mentre la maggior parte nelle tre precedenti edizioni erano in legno. In generale
tanto pel tipi, quanto per gli intagli è da posporsi alle antiche edizioni.
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, Col frontespizio figurato e 66 tavole in rame, edizione di comodo per la gioventù.
Col frontespizio figurato e 66 tavole in rame, edizione di comodo per la gioventù.
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, Opera con chiarezza e precisione di testo e di disegni in in tavole espressi ed intagliati in rame.
Opera con chiarezza e precisione di testo e di disegni in in tavole espressi ed intagliati in rame.
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, Opera elementare per uso delle scuole con 22 tavole intagliate in rame.
Opera elementare per uso delle scuole con 22 tavole intagliate in rame.
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154
, Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come
obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche
dell’arte.
Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come
obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche
dell’arte.
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