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1630. DAMMAN Hadr-Gand, Imperii ac sacerdotii ornatus diversarum gentium peculiaris vestitus, excudebat, Abr. Bruin, Colonia 1578, in 4, fig.
Sono 24 le tavole dei costumi civili imperiali e 26 quelle dei costumi religiosi assai bene disegnate ed incise: libro di rarità singolare. Il frontespizio e figurato, dopo il quale trovasi la dedicatoria dell’edizione, e non prefazione intitolata al lettori. Segue il testo del commentario di Damman. In tutto ai foglietti che precedono le tavole. Trovatisi con mi 282 nor rarità le tavole disgiunte dal testo per le censure in cui incorse quest’ultimo.
Sono 24 le tavole dei costumi civili imperiali e 26 quelle dei costumi religiosi assai bene disegnate ed incise: libro di rarità singolare. Il frontespizio e figurato, dopo il quale trovasi la dedicatoria dell’edizione, e non prefazione intitolata al lettori. Segue il testo del commentario di Damman. In tutto ai foglietti che precedono le tavole. Trovatisi con mi 282 nor rarità le tavole disgiunte dal testo per le censure in cui incorse quest’ultimo.
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1983. ARME (Le) ovvero insegne di tutti i nobili della magnifica e illustrissima città di Venezia che ora vivono, nuovamente raccolte et poste in luce , in Venezia, presso Gio. B. Taminelli intagliador a S. M. Nuova, 1541, in 4.
Sono 16 foglietti incisi in legno cogli stemmi a quattro per pagina.
Sono 16 foglietti incisi in legno cogli stemmi a quattro per pagina.
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1984. ATRIUM heroicum caesarum, regum, aliorumque summatum, ac procerurn qui intra proximum saeculum vixere aut hodie supersunt. Partes IV, uno volumine , calcografo et editore Dom. Custode, Aug. Vindel. 1600 al 1602. I pars constat imag. 72; II imag. 31; III. Imag. 40; IV imag. 33.
Bellissimo esemplare ove i ritratti di prima freschezza rendono una ragione precisa del merito di quest’intagliatore e de’ suoi figli ed allievi, che lavorarono in questa bella ed ampia raccolta.
Bellissimo esemplare ove i ritratti di prima freschezza rendono una ragione precisa del merito di quest’intagliatore e de’ suoi figli ed allievi, che lavorarono in questa bella ed ampia raccolta.
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2032. FRANSONE Agostino, Nobiltà di Genova all’illustre Sig. Principe Doria, Genova 1636, in fol. fig.
Girolamo David intagliò il bel ritratto dell’autore, i tre frontespizi, nell’ultimo de’ quali è la veduta di Genova con un cartello ove si parla del quando vennero ammesse al governo le armi delle casate nobili della città di Genova; seguono le armi della città, indi il registro delle famiglie e 30 tavole con grandi anni in gran foglio intagliate dal medesimo.
Girolamo David intagliò il bel ritratto dell’autore, i tre frontespizi, nell’ultimo de’ quali è la veduta di Genova con un cartello ove si parla del quando vennero ammesse al governo le armi delle casate nobili della città di Genova; seguono le armi della città, indi il registro delle famiglie e 30 tavole con grandi anni in gran foglio intagliate dal medesimo.
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2277. GIOVIO Monsig. Paolo, La vita di Alfonso d’Este Duca di Ferrara tra 388 dotta in toscano da Giovan Battista Gelli fiorentino, Venezia 1597, in 12.
Le memorie che riguardano i principi d’Este di quest’epoca appartengono alle arti poiché parlano di signori e mecenati nobilissimi e protettori d’ogni studio, d’ogni ingegno, d’ogni patria grandezza.
Le memorie che riguardano i principi d’Este di quest’epoca appartengono alle arti poiché parlano di signori e mecenati nobilissimi e protettori d’ogni studio, d’ogni ingegno, d’ogni patria grandezza.
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3021. STREINNIO Richardo, Gentium et familiarum romanarum stemmata, 1559, in fol., excudebat Henricus Stephanus, senza luogo.
Edizione estremamente accurata per la forma dei tipi. Quest’opera cronologica è eseguita con tutta la chiarezza e l’eleganza possibile.
Edizione estremamente accurata per la forma dei tipi. Quest’opera cronologica è eseguita con tutta la chiarezza e l’eleganza possibile.
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3588. AUGUSTINUS Antonius, et Fulvius Ursinus, Scriptores duo praestantissimi, De romanorum gentibus, et familiis, Lugduni 1592, in 4.
3679. CONTARINO fra Luigi dell’Ordine Crucifero, L’antichità di Roma con due copiosissime tavole degli imperatori, delle statue, e delli corpi santi, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1575, in 8.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
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3941. Le ARME ovvero le insegne di tutti i nobili della magnifica ed illustrissima città di Venezia che ora vivono, Venezia 1541, in 4.
3977. CAMPO Antonio, Cremona fedelissima città illustrata etc. coi ritratti dei duchi, e duchesse di Milano, in fol., fig., Cremona, in casa dell’autore, 1585.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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