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112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
Opera superficiale.
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289. DE ARPHE y Villafanne, Varia consummeracion para la escultura y arquitectura, Madrid 1736, f. fig.
In fronte è il ritratto dell’autore. L’opera è divisa in quattro libri: il primo tratta della geometria, il secondo delle proporzioni e dell’anatomia, il terzo de’ quadrupedi e dei volatili, il quarto dell’architettura. Le tavole sono numerosissime, alcune frammiste al testo a tutta pagina e altre marginali intagliate in legno con grandissimo magistero e rendono per conseguenza l’opera assai preziosa, giustificandone la rarità.
In fronte è il ritratto dell’autore. L’opera è divisa in quattro libri: il primo tratta della geometria, il secondo delle proporzioni e dell’anatomia, il terzo de’ quadrupedi e dei volatili, il quarto dell’architettura. Le tavole sono numerosissime, alcune frammiste al testo a tutta pagina e altre marginali intagliate in legno con grandissimo magistero e rendono per conseguenza l’opera assai preziosa, giustificandone la rarità.
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296. BOSSE A., Recueil de figures pour apprendre a dessiner sans maître le portrait, la figure, l’histoire et le paysage, Paris, chez Jombert, 1737, in 4.
Sono queste 122 stampe raccolte dall’editore da tutte le opere di Bosse e da’ suoi stessi frontispizi con studi elementari d’altri maestri e intagliatori, fra’ quali trovansi anche i putti e li mascheroni di Paolo Farinati pubblicati nell’anno precedente a Parigi: e non è se non che una miscellanea mediocre e di pochissimo uso, cui gli editori posero un titolo specioso per oggetto di speculazione.
Sono queste 122 stampe raccolte dall’editore da tutte le opere di Bosse e da’ suoi stessi frontispizi con studi elementari d’altri maestri e intagliatori, fra’ quali trovansi anche i putti e li mascheroni di Paolo Farinati pubblicati nell’anno precedente a Parigi: e non è se non che una miscellanea mediocre e di pochissimo uso, cui gli editori posero un titolo specioso per oggetto di speculazione.
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526. GUARINI Padre D. Guarino, Architettura civile, opera postuma dedicata a S. R. Maestà, Torino 1737, vol. 2 in fol. fig.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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780. SABBATINI Niccola, Pratica di fabbricare scene e macchine teatrali, ristampata ila nuovo coll’aggiunta del secondo libro, Ravenna 1738, in 4, fig.
Le figure dimostrative sono intagliate in legno e riporta te fra il testo. Vi si insegna bene la prospettica teatrale e ogni sorta di meccanismo per le scene e per gli accidenti teatrali.
Le figure dimostrative sono intagliate in legno e riporta te fra il testo. Vi si insegna bene la prospettica teatrale e ogni sorta di meccanismo per le scene e per gli accidenti teatrali.
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786. BOCCHI Ottavio, Osservazioni sopra un antico teatro scoperto in Adria, Venezia 1739, in 4, fig. M. 11.
798. POLENI Giovanni e Montenari Giovanni, Degli antichi teatri e anfiteatri: lettere due, Vicenza 1735, in 8.
Si agita in queste due lettere una questione tra i due dotti e quella del Poleni leggesi anche nelle Galliae antiquitates del Maffei.
Si agita in queste due lettere una questione tra i due dotti e quella del Poleni leggesi anche nelle Galliae antiquitates del Maffei.
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805. AMATO Paolo, La nuova pratica di prospettiva nella quale si spiegano alcune nuove opinioni, Palermo 1736 in fol.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
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882. BERGIER Nicolas, Histoire des grands chemins de l’Empire Romain: 2 vol., Bruxelles 1736, en 4, fig.
Quest’opera è la più dotta che noi conosciamo in questa materia e meritevole d’esser tenuta in gran pregio: sonovi alcune tavole collocate ai luoghi voluti dal testo, ma osservisi bene che mai non mancasse al fine la magnifica e immensa tavola cosi intitolata Tabula itineraria ex illustri Pentingerorum Bibliotheca, quae Aug. Vind. beneficio Marci Velseri septemviri Angustani in lucem edita.
Quest’opera è la più dotta che noi conosciamo in questa materia e meritevole d’esser tenuta in gran pregio: sonovi alcune tavole collocate ai luoghi voluti dal testo, ma osservisi bene che mai non mancasse al fine la magnifica e immensa tavola cosi intitolata Tabula itineraria ex illustri Pentingerorum Bibliotheca, quae Aug. Vind. beneficio Marci Velseri septemviri Angustani in lucem edita.
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