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2. Agrippae Henrici Corn., De incertitude et vanitate scientiarum, declamatio invectiva, ex postrema auctoris recognitione, Coloniæ 1584, in 16.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
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52. SABA da Castiglione monsignore, Ricordi, ovvero ammaestramenti, ne’ quali con prudenti e cristiani discorsi si ragiona di tutte le materie onorate, che si ricercano a un vero gentiluomo, Venezia, per Paolo Gherardo, 1555, in 4.
Nel frontispizio è il ritratto dell’autore intagliato in legno con eleganza. Lo stampatore intitolò l’opera al doge Francesco Veniero. In questi aurei ricordi sono preziosissime e recondite notizie d’arti e d’artisti, specialmente nel ricordo circa gli ornamenti della casa.
Nel frontispizio è il ritratto dell’autore intagliato in legno con eleganza. Lo stampatore intitolò l’opera al doge Francesco Veniero. In questi aurei ricordi sono preziosissime e recondite notizie d’arti e d’artisti, specialmente nel ricordo circa gli ornamenti della casa.
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69. ALBERTI Romano della Città di Borgo S. Sepolcro, Trattato della nobiltà della pittura composto ad instanza dell’Accademia di S. Luca, Roma 1585, per Francesco Zanetti, in 4.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
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74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
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111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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115. DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
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In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
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116. DONI Anton-Francesco, Le pitture. Trattato I consecrato agl’illustrissimi sigg. Accademici Eterei, Padova 1564, presso Grazioso Perchacino, in 4 p.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
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134. GILIO Giovanni Andrea da Fabriano, Due Dialoghi, nel primo de’ quali si ragiona delle parti morali e civili de’ letterati e cortigiani e dell’utile che i principi cavano da’ letterati; nel secondo si tratta degli errori de’ pittori circa le storie, in Camerino, presso Antonio Gioioso, 1564, in 4.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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153. LAMO Alessandro, Discorso intorno alla scultura e pittura, dove ragiona della vita ed opere in molti luoghi ed a diversi principi e personaggi fatte dall’eccell. e nobile M. Bernardino Campo, pittor cremonese: all’illus. sig. Vespasiano Gonzaga Colonna di Duca Sabioneta, Cremona, presso Cristoforo Draconi, 1584, in 4.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
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154. LAMO Alessandro, Discorso ec., Cremona 1584, in 4.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
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159. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Trattato dell’arte della pittura diviso in 7 libri, nei quali si contiene tutta la teorica e la pratica di essa pittura, Milano 1584, presso Gottardo Ponzio, in 4.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
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160. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore,La stessa opera con molto più estese indicazioni sul frontespizio, oltre ciò che sta sopra espresso e il cenno della dedica al Duca di Savoia e i privilegi, Milano, per Gottardo Pontio stampatore regio a istanza di Pietro Tini, 1585.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
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In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
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162. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano, per Gottardo Ponto; in fine per Gottardo Pontio, 1590.
163. LOMAZZO Giovannni Paolo milanese pittore, Aggiuntavi: Della forma delle muse cavata dagli antichi autori greci e latini, opera utilissima a’ pittori e scultori, di Giovanni Paolo Lomazi milanese pittore, Milano, per lo stesso, 1591. Legata coi medesimi trattati è la Vita di Giacomo Robusti detto il Tintoretto fedelmente descritta da Carlo Ridolfi, Venezia 1642, in 4.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
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164. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Versione inglese. A tracte containing the artes of curious painting etc., Oxford, by Joseph Barnes, 1598.
Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a quella di Tolosa del 1649.
Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a quella di Tolosa del 1649.
Show More – Versione francese. Vedila negli Elementi e proporzioni.
174. OCCOLTI Coronato da Canedolo, Trattato de’ colori, nuovamente stampato con l’aggiunta del significato d’alcuni doni, dal medesimo data in luce, Parma, presso Seth Viotto, 1568, in 8.
È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda edizione.
È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda edizione.
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187. PORZIO Simone, Trattato dei colori degli occhi, tradotto in volgare da Giovan Battista Gelli, Firenze, presso il Torrentino, 1557, in 8.
Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal Gelli al cardinal Gonzaga.
Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal Gelli al cardinal Gonzaga.
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188. POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera, honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
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200. RINALDI (de) Giovanni, Il mostruosissimo mostro diviso in due trattati, nel primo de’ quali si ragiona del significato de’ colori; nel secondo si tratta dell’erbe e fiori; di nuovo ristampato e corretto, Venezia, per Francesco Zuliani e Giovanni Ceruto, 1592, in 8.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
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212. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni nella pittura al mag. et eccel. Dottore e cavaliere il sig. Bartolomeo Vitali, in Venezia, appresso Girolamo Zenaro, 1580, in 4.
Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
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213. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni della pittura ad istantia del mag. et eccell. dott. e cav. il sig. Bart. Vitali. Seconda edizione, con l’aggiunta di una cronichetta dell’origine della magnifica città di Verona al molto illustre sig. C. Agostin di Giusti, Venezia 1594, presso il Rampazetto, in 4 p.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
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224. VARCHI Benedetto, Lezioni da lui pubblicate lette nell’accademia fiorentina sopra diverse materia pratiche e filosofiche (nelle quali sono anche inserte le due sopraindicate), Firenze, per i Giunti, 1590, in 4.
225. VASARI Giorgio sig. cavaliere, pittore e architetto aretino, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di LL. AA. SS. con lo illust. ed eccel. Sig. D. Francesco Medici allora principe di Firenze: insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata della cupola, con due tavole, una delle cose più notabili, e l’altra degli37 uomini illustri che sono ritratti e nominati in quest’opera, in Firenze, ap. Filippo Giunti, 1588, in 4.
Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
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273. CELLINI Benvenuto scultore fiorentino, Due trattati, uno intorno alle otto principali arti dell’orificieria; l’altro in materia dell’arte della scultura, dove si veggono infiniti segreti nel lavorare le figure di marmo et nel gettarle di bronzo, in Fiorenza, per Valente Panizii e Marco Peri, 1568, 4, prima edizione.
287. VIVIO Dottor Jacomo dell’Aquila, Discorso sopra la mirabil opera di basso rilievodi cera stuccata con colori scolpita in pietra negra con storie del vecchio e del Nuovo Testamento, Roma 1590, in 4 fig.
Colla tavola della pianta e ripartimento dell’opera in principio, e l’altra coll’obelisco e gl’emblemi nel fine, esemplare in carta grande. Opera stampata con eleganza e che contiene notizie erudite intorno alle 146 imagini che erano rappresentate in questo lavoro.
Colla tavola della pianta e ripartimento dell’opera in principio, e l’altra coll’obelisco e gl’emblemi nel fine, esemplare in carta grande. Opera stampata con eleganza e che contiene notizie erudite intorno alle 146 imagini che erano rappresentate in questo lavoro.
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317. DANTI Vincenzo, Il primo libro del trattato delle perfette proporzioni di tute le cose che imiare e ritrarre si possano con l’arte del disegno, Firenze 1567, in 4. Senza nome di stampatore ma dei Giunti, esemplare magnifico in carta distinta in marocchino dorato.
Questo trattato doveva essere composto di quindici libri ed il primo soltanto vide la luce. Libretto prezioso e meritamente raro e degno che sia ristampato; poiché non hanno forse le arti un’opera più chiaramente e meglio scritta di questa. Ma chi sa ove siano sepolti gli altri quattordici libri, che probabilmente saranno stati estesi dall’autore?
Questo trattato doveva essere composto di quindici libri ed il primo soltanto vide la luce. Libretto prezioso e meritamente raro e degno che sia ristampato; poiché non hanno forse le arti un’opera più chiaramente e meglio scritta di questa. Ma chi sa ove siano sepolti gli altri quattordici libri, che probabilmente saranno stati estesi dall’autore?
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320. DURERI ALBERTI peintre et geometre très excellent, Les quatre livres de le proportion des parties et pourtraicts des corps humaines traduicts par Lonis Maigret 56lionnois, de langue latine en françoise, Paris chez Charles Perrier 1557, in fol. fig.
I disegni delle tavole sono esattamente ricopiati dall’edizione di Norimberga.
I disegni delle tavole sono esattamente ricopiati dall’edizione di Norimberga.
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321. DURERO A. pittore e geometra chiarissimo, Della simmetria de’ corpi umani, libri quattro nuovamente tradotti dalla lingua latina nella italianada M. Giovanni Paolo Gallucci salodiano, ed accresciuti del quinto libro che tratta dell’espressione degli affetti dell’animo, composto dal traduttore, Venezia 1591, per Domenico Nicolini, in fol. fig. ESEGRENIO, vedi Colombina ec.
367. VESALII Brucellensis, De humani corporis fabrica, libri VII, Venetiis, ap. Fr. Senensem, 1568, in f. fig.
Per quanto esser possa mediocre il pregio di questa edizione, elegantissima però pei tipi, avrà sempre il pregio delle tavole in legno intagliate da Giovanni Criegher Pomerano sui preziosi disegni di cui si è parlato nella 1 edizione.
Per quanto esser possa mediocre il pregio di questa edizione, elegantissima però pei tipi, avrà sempre il pregio delle tavole in legno intagliate da Giovanni Criegher Pomerano sui preziosi disegni di cui si è parlato nella 1 edizione.
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368. VESALII Brucellensis, Suorum de humani corporis fabrica librorum epitome, sive Vivae immagines partium corporis humanis aeneis formis expressae, Antuerpiae, Plantin, 1579, in 4 fig.
Testo di questo libro è stampato con bellissimi tipi e le tavole anatomiche, che il valverde trasse dall’opera grande di Vesalio, furono incise in rame con diligenza infinita e dispendio, non pareggiando però la preziosità ed il gusto di quelle intagliate in legno.
Testo di questo libro è stampato con bellissimi tipi e le tavole anatomiche, che il valverde trasse dall’opera grande di Vesalio, furono incise in rame con diligenza infinita e dispendio, non pareggiando però la preziosità ed il gusto di quelle intagliate in legno.
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374. ALBERT Leon Baptiste gentilhomme florentin, L’architetture ou art de bien bastir divisée en dix livres traduits de natin en françois par deffunt Jean Martin Parisien nagueres, secretaire du rev. Card. de Lenoncourt, à Paris, par Jacques Kerver libraire juré, 1553, in fol. fig.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
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375. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli gentiluomo e accademico fiorentino, coll’aggiunta de’ disegni ed altri diversi trattati del medesimo autore. Nel Monteregale, Torrentino, 1565, in fol. fig.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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376. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta da Cosimo Bartoli coll’aggiunta dei disegni, Venezia, presso il Franceschi, 1565, in 4, fig.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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377. ALBERTI Leon Baptistae, Los diez libros de architectura traduzidos de latin en romance. Madrid 1582 in 8.
L’edizione fu eseguita in casa di Alonsa Gomez, stampatore reale, ma il privilegio per la stampa fu concesso a Francesco Loçano. Non vi sono tavole in questa versione.
L’edizione fu eseguita in casa di Alonsa Gomez, stampatore reale, ma il privilegio per la stampa fu concesso a Francesco Loçano. Non vi sono tavole in questa versione.
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416. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura in 32 tavole.
Ogni ragione fa giudicare questa per la prima edizione forse del 1563, quantunque senza luogo ed anno.
Ogni ragione fa giudicare questa per la prima edizione forse del 1563, quantunque senza luogo ed anno.
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Rarissimo è l’incontrare esemplari di questa edizione bea conservati come il nostro, per essere stati molto adoperati e consunti dagli studiosi. Appartenne questo alle biblioteche Bianconi poi Bossi. Bellissimo è il ritratto dell’autore nel frontespizio ; nel secondo foglio è il privilegio di Pio IV; nel terzo la dedica al Cardinal Farnese e seguono i fogli sino al 32 colle dichiarazioni intagliate in rame sotto le tavole. Vedine un altro esemplare all’articolo Labacco, con cui legato.
Rarissimo è l’incontrare esemplari di questa edizione bea conservati come il nostro, per essere stati molto adoperati e consunti dagli studiosi. Appartenne questo alle biblioteche Bianconi poi Bossi. Bellissimo è il ritratto dell’autore nel frontespizio ; nel secondo foglio è il privilegio di Pio IV; nel terzo la dedica al Cardinal Farnese e seguono i fogli sino al 32 colle dichiarazioni intagliate in rame sotto le tavole. Vedine un altro esemplare all’articolo Labacco, con cui legato.
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421. BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superficie, i corpi, le piante, le provincie, le prospettive ec., Venezia, pel Franceschi, 1564, in 4, fig.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
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422. BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superfici, i corpi, le piante, secondo le regole di Euclide, Venezia, per Francesco Franceschi, 1589, in 4 pic. Fig.
Seconda edizione somigliante alla prima.
Seconda edizione somigliante alla prima.
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423. BASSI Martino, Dispareri in materia d’architettura e prospettiva con pareri di eccellenti e famosi architetti, che li risolvono, Brescia 1572, in 4 pic. fig.
Prima edizione con 12 tavole intagliate in rame.
Prima edizione con 12 tavole intagliate in rame.
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427. BELLI Silvio. Quattro libri geometrici. Il primo del misurar colla vista; gli altri tre sono della proporzione e proporzionalità, Venezia 1595 in 4, pic. fig.
Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
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428. BERTANO Giovan Batista, Gli oscuri e difficili passi dell’opera di Vitruvio, Mantova, per Venturino Rufinello, 1558, colla figura dell’Ercole in principio del volume, in fol. fig.
Esemplare di singolar rarità. Nondimeno ci conviene osservare che questa figura non ha che fare né col volume, né col numero delle carte, essendo solamente intagliata da Giorgio Mantovano sul disegno di Giovan Battista Bertano. In fatti il registro delle carte indica che il primo foglio A è foglio solo, che gli altri sono duerni, e l’E è terzo. Il nostro esemplare è nuovo e slegato, e si verifica come l’altra parte del primo foglio è bianca: oltre di che avendo fatte verificazioni su di altri esemplari ben conservati, quella prima carta è sempre bianca, e quand’anche siavi per vaghezza aggiunta la stampa dell’Ercole, questa è sempre tirata in altra qualità di carte ed eccede dal numero indicato nel registro. Le tavole sono intagliate in legno e collocate fra il testo. L’esemplare debb’essere di 28 carte compresa la prima bianca e l’Ercole è un di più.
Esemplare di singolar rarità. Nondimeno ci conviene osservare che questa figura non ha che fare né col volume, né col numero delle carte, essendo solamente intagliata da Giorgio Mantovano sul disegno di Giovan Battista Bertano. In fatti il registro delle carte indica che il primo foglio A è foglio solo, che gli altri sono duerni, e l’E è terzo. Il nostro esemplare è nuovo e slegato, e si verifica come l’altra parte del primo foglio è bianca: oltre di che avendo fatte verificazioni su di altri esemplari ben conservati, quella prima carta è sempre bianca, e quand’anche siavi per vaghezza aggiunta la stampa dell’Ercole, questa è sempre tirata in altra qualità di carte ed eccede dal numero indicato nel registro. Le tavole sono intagliate in legno e collocate fra il testo. L’esemplare debb’essere di 28 carte compresa la prima bianca e l’Ercole è un di più.
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447. De BOUELLES Charles, Gometrie pratique et nouvellement par luy revenue, augumentée et grandement enrichie, Paris 1551, en 8, fig.
Con molte figure in legno dì edifici distribuite fra il testo.
Con molte figure in legno dì edifici distribuite fra il testo.
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448. De BOUELLES Charles, Aggiuntovi: Peleiier Jacques médecin et mathematicien de l’usage de la geometrie, Paris 1573, in 4, fig.
465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
468. CATANEO, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa dei figliuoli di Aldo, 1554, in fol. fig.
469. CATANEO Pietro, L’architettura, alla quale oltre all’esser stati dallo stesso autore rivisti, ordinati, e arricchiti i primi quattro libri per l’addietro stampati, sonosi aggiunti di più il 5, 6, 7 ed 8 libro, Venezia, Aldo, 1567, in fol. fig.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
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471. Du CERCEAU Jacobi Andronetii, De architectura opus ec., Lutetiae Parisiorum 1559, in fol. fig. Prima edizione.
Questo libro contiene i piani e i disegni di 50 differenti edifici, al qual libro è aggiunta una collezione di 25 archi trionfali antichi e moderni dello stesso autore pubblicati nell’anno 1549, e da’ bibliografi non citati.
Questo libro contiene i piani e i disegni di 50 differenti edifici, al qual libro è aggiunta una collezione di 25 archi trionfali antichi e moderni dello stesso autore pubblicati nell’anno 1549, e da’ bibliografi non citati.
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472. Du CERCEAU Jacobi Andronetii, Livre d’architecture contenant les plans et desseings de 50 bastimens tous differens ec., Paris, par Benoist Prevon, 1559.
Le 50 tavole di nitido intaglio sono tutte precedute dalle dichiarazioni impresse con tipi eleganti. Tutte le opere dì questo autore sono da tenersi in maggior pregio della più parte di quelle che vennero dopo di lui. Riguardessi questo volume, come la prima parte del suo Trattato architettonico, a cui si accompagni il seguente.
Le 50 tavole di nitido intaglio sono tutte precedute dalle dichiarazioni impresse con tipi eleganti. Tutte le opere dì questo autore sono da tenersi in maggior pregio della più parte di quelle che vennero dopo di lui. Riguardessi questo volume, come la prima parte del suo Trattato architettonico, a cui si accompagni il seguente.
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