Search Constraints
You searched for:
Digitized Version Available
Microfiche
Remove constraint Digitized Version Available: Microfiche
Language
Italian
Remove constraint Language: Italian
Publication Year
1670 to 1679
Remove constraint Publication Year: <span class='from'>1670</span> to <span class='to'>1679</span>
Search Results
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Show More
Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario
inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di
Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario
inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di
Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
Show More
, Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Show More
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Show More
, Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
Show More
architetto e cittadino cremonese, Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito
m le sue opere divenute rare.
Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito
m le sue opere divenute rare.
Show More
, Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
Show More.
, Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
Show More.
, Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
Show More
,Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Show More,
Firenze 1798, in 8.
,