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231. De VINCI Leonard, Traité de la peinture donné au public et traduit d’italien en françois par R. F. S. D. C., Paris, chez Langlois, 1651, fol fig.
Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
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232. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi, presso Giacomo Langlois, 1651, fol. fig.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
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1453. La POMPA della solenne entrata fatta nella città di Milano dalla Serenissima Maria Anna austriaca, Milano 1651, in fol. fig.
Le invenzioni e le macchine furono dell’ingegnere architetto Carlo Buzzio e le pitture dei quadri di Giovanni Angelo Storel, di Stefano Montalto e Antonio Busca, in tutto tavole 21 di mediocre intaglio.
Le invenzioni e le macchine furono dell’ingegnere architetto Carlo Buzzio e le pitture dei quadri di Giovanni Angelo Storel, di Stefano Montalto e Antonio Busca, in tutto tavole 21 di mediocre intaglio.
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1951. SAAVEDRA Didaco Faxardo, Idea principis christiano-politici, 101 symbolis expressa, Amst. 1651, Jans. In 12.
2699. PELLEGRINO Cammillo, Discorsi della Campania felice, Napoli 1651, in 8.
Opera molto diffusa, in quattro parti: libro di circa 900 pagine comprese le tavole e i prolegomeni con una carta topografica.
Opera molto diffusa, in quattro parti: libro di circa 900 pagine comprese le tavole e i prolegomeni con una carta topografica.
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3297. PACIAUDI Pauli M., De rebus Sebastiani Paulii com 122 mentarius epistolaris ad Scipionem Maffejum, Neapoli 1651, in 8, M. 36.
3397. GALLERIA Giustiniana del marchese Vincenzo Giustiniani, Roma 1651, in fol., vol. 2.
Sono due volumi che contengono 322 tavole di busti e sta 137tue antiche cioè 153 nel primo volume e 169 nel secondo. Esemplare di antica impressione quantunque le stampe siano numerate. Opera pregievolissima per la serie de’ preziosi monumenti e che avrebbe avuto necessità di elenchi e di illustrazioni che mai non ebbe. Ne furono colle lamine logorate tirati alcuni esemplari moderni da non aversi in pregio.
Sono due volumi che contengono 322 tavole di busti e sta 137tue antiche cioè 153 nel primo volume e 169 nel secondo. Esemplare di antica impressione quantunque le stampe siano numerate. Opera pregievolissima per la serie de’ preziosi monumenti e che avrebbe avuto necessità di elenchi e di illustrazioni che mai non ebbe. Ne furono colle lamine logorate tirati alcuni esemplari moderni da non aversi in pregio.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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3590. BANCK L., Taxa cancelleriae romanae in lucem emissa, et notis illustrata. Accedit index latino-barbarus cum indice titulorum rerum, et verborum, Franekerae 1651, in 12.
Libro molto singolare per l’argomento, e per una serie di antiche osservazioni intorno ai costumi di Roma, che si è reso raro.
Libro molto singolare per l’argomento, e per una serie di antiche osservazioni intorno ai costumi di Roma, che si è reso raro.
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