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Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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MDCXXI
. Questa rara e copiosa collezione comprende molte serie di costumi di vari popoli. 104 tav. comprende il primo
volume cogli abiti dei popoli veneti ed orientali. Il secondo contiene costumi di vari popoli in numero di circa
100 tavole. Il terzo volume ha per titolo additio ad duos superiores libros de habitibus diversarum nationum,
composto di varie serie e di diverso intaglio con altre 100 tavole, di rara e bella esecuzione.
Questa rara e copiosa collezione comprende molte serie di costumi di vari popoli. 104 tav. comprende il primo
volume cogli abiti dei popoli veneti ed orientali. Il secondo contiene costumi di vari popoli in numero di circa
100 tavole. Il terzo volume ha per titolo additio ad duos superiores libros de habitibus diversarum nationum,
composto di varie serie e di diverso intaglio con altre 100 tavole, di rara e bella esecuzione.
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— live de re athletica, 284 ludisque veterani gymnicis, musicis,
circensibus etc., opus tassellatum, Lugduni 1693, in 4.
Laboriosissima opera per la vasta sua erudizione tratta specialmente dei classici greci.
Laboriosissima opera per la vasta sua erudizione tratta specialmente dei classici greci.
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, , Tutte le opere di questo dottissimo autore sono da tenersi in pregio.
Tutte le opere di questo dottissimo autore sono da tenersi in pregio.
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, Il sig. Akerblad, osservando in Venezia i leoni posti all’ingresso dell’Arsenale, che prima stavano al porto Pireo
d’Atene, sostenne che le iscrizioni poste sul loro fianco fossero runiche e questa opinione è combattuta con buoni
argomenti.
Il sig. Akerblad, osservando in Venezia i leoni posti all’ingresso dell’Arsenale, che prima stavano al porto Pireo
d’Atene, sostenne che le iscrizioni poste sul loro fianco fossero runiche e questa opinione è combattuta con buoni
argomenti.
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, Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un
cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della
cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora
trovasi in Vienna.
Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un
cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della
cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora
trovasi in Vienna.
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, Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una
breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che
potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia.
Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia,
credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato,
ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere
a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita.
E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una
breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che
potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia.
Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia,
credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato,
ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere
a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita.
E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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, Sono queste 22 tavole compresa quella del frontespizio, intagliate all’acqua forte dallo stesso autore con molto
bel garbo, e verità.
Sono queste 22 tavole compresa quella del frontespizio, intagliate all’acqua forte dallo stesso autore con molto
bel garbo, e verità.
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