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850. NICERONIS Joan. Francisci, Taumaturgia opticus, seu admiranda optices, etc., Lutetiae Parisiorum 1646, in fol. fig.
La versione latina dedicata al Cord. Mazarino è dell’autore medesimo. Ma può piuttosto chiamarsi opera rifusa che tradotta, essendo cangiata la distribuzione delle materie ed il piano con molte appendici ec. Le figure sono 87 intagliate in rame in 42 tavole, non compreso un nuovo frontespizio figurato.
La versione latina dedicata al Cord. Mazarino è dell’autore medesimo. Ma può piuttosto chiamarsi opera rifusa che tradotta, essendo cangiata la distribuzione delle materie ed il piano con molte appendici ec. Le figure sono 87 intagliate in rame in 42 tavole, non compreso un nuovo frontespizio figurato.
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854. PUTEI Andreae, Perspectiva pictorum et architectorum, Roma 1793, in fol. fig. vol. 2. Latino e italiano.
Questa è la migliore delle varie edizioni di quest’opera, stampata in bellissimi caratteri e in carta distinta, con 218 tavole della più nitida incisione: se il gusto veramente depravato dell’autore non rendesse ingratissima ogni sua produzione, sarebbe da tenersi in pregio la scienza prospettica di cui era doviziosamente fornito.
Questa è la migliore delle varie edizioni di quest’opera, stampata in bellissimi caratteri e in carta distinta, con 218 tavole della più nitida incisione: se il gusto veramente depravato dell’autore non rendesse ingratissima ogni sua produzione, sarebbe da tenersi in pregio la scienza prospettica di cui era doviziosamente fornito.
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859. SINTAGMA in quo varia eximiaque corporum diagrammata ex praescripto opticae exhibentur, Amstelodami, apud Joan. Jansonium, 1618, in 4, fig.
Dopo il frontespizio figurato sono due foglietti di avviso ai lettori scritti in antico francese nei quali si riconosce queste figure prospettiche esser tratte dall’opera di Samuele Marolois e Giovanni Uredeman e qui riunite in 51 tavole in rame, le quali presentano un’infinita serie di corpi d’ogni forma messi in prospettiva colle ombre rispettive.
Dopo il frontespizio figurato sono due foglietti di avviso ai lettori scritti in antico francese nei quali si riconosce queste figure prospettiche esser tratte dall’opera di Samuele Marolois e Giovanni Uredeman e qui riunite in 51 tavole in rame, le quali presentano un’infinita serie di corpi d’ogni forma messi in prospettiva colle ombre rispettive.
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867. UREDMAN Frison, Jean, Perspective deux parties, in fol. oblong., Henricus Homlius sculpsit 1604, Lugduni Batavorum, in fol. Aggiuntovi: Les cinq rangs de l’architecture avec l’instruction fondamentale fatte par Henricus Hondius. Avec encore quelques belles ordonnances d’Architeoture mises en perspective inventées par Jean Uredmann Frison et son fils et taillées par le dit Hondius, Amsterdam 1620, in fol. obl.
Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605 contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono 59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605 contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono 59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
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869. VIATOR, La seconda edizione porta lo stesso titolo De artificiali perspectiva: poi seguono molti quadrati concentrici e s’intitola VIATOR SECONDO: nel basso della pagina di questo frontespizio leggesi Pinceaux, burins, acuilles, lices, pierres, bois, metaulx, artifices. In fine al volume Inpressum Tulli, anno Catholicae veritatis 1509, IIII, Idus Martias, solerti opera Petri Jacobi Incole Pagi S. Nicolai: sola fides sufficit.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
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870. VIATOR, De artificiali perspectiva Viator tertio. Seguono undici quadrati concentrici e sotto questi stampati entro a una tabella i 18 versi seguenti: O bons amis, traspassez et vivens, Grans esperiz, Zeusins, Apelliens Decorans France, Almaigne et Italie, Geffelin, paoul et Martin de pauye Berthlemi fouquet, poyet, copin, Andre Montaigne et damyens Colin, Le pelusin, hans fris et Leonard, Hugues, Lucas, Luc, Albert, et Bernard Jehan jolis, hans gru, et Gabriel Vuastele, Urbain et lange Michael 162 Symon du mans: Dyamans, margarites, Rubis, saphirs, smaragdes, crisolites, Ametistes, jacintes et topazes Calcedones, asperes et a faces, Jaspes, bierilz, aculei, et cristaux Plus precieux vous tiens que tels joyaux Et touz autres nobles entendemens Ordinateurs de specieux figmens.
In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi in più grandi: vICUS DE BOSCO JOANNIS MALLEACENSIS FONS DIOCESIS CORILONI Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati. Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec. In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai. Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione. Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino, olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili. La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione. Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione. In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità dell’originale.
In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi in più grandi: vICUS DE BOSCO JOANNIS MALLEACENSIS FONS DIOCESIS CORILONI Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati. Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec. In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai. Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione. Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino, olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili. La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione. Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione. In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità dell’originale.
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873. VITELLIONIS, Idem, Norimbergae, apud Joan Petreium, a. 1535.
875. AGRICOLAE Georgii, De re metallica libri XII, quibus officina, instrumenta, machinae etc. etc. per effigies stuis locis insertas ita ob oculos ponuntur ut clarius tradi non possint, Basileae, apud Hieron. Frobenium, 1556, in fol. fig.
Le tavole numerose di quest’opera sono inserte fra il testo e intagliate in legno; il testo è di 538 pagine, impresso in bellissimi caratteri rotondi; in fine sono copiosissime tavole delle materie.
Le tavole numerose di quest’opera sono inserte fra il testo e intagliate in legno; il testo è di 538 pagine, impresso in bellissimi caratteri rotondi; in fine sono copiosissime tavole delle materie.
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880. BARTOLUCCI Vincentii Romani, Dissertatio de viis publicis, Romae 1786, in 4, M. 23.
L’autore di questa memoria fu uno de’ luminari della Romana Giurisprudenza.
L’autore di questa memoria fu uno de’ luminari della Romana Giurisprudenza.
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886. BOECLERI Georgi Andreae, Amaenitates Hydragogicae, sive architectura curiosa nova a Cristophoro Sturuvio in latinam linguam translata, omnia 200 aere incisis delineationibus, Norimbergae 1664.
Questo lavoro è diviso in cinque parti con ordine e chiarezza e gran copia d’invenzioni per i giuochi d’acqua. Non è comune il trovarne esemplari ben conservati in Italia due anni prima di quest’edizione sappiamo che apparve col mez 166 zo dello stesso stampatore il Theatrum Machinarum novum del Boeclero che va forse congiunto con quest’opera, quando non sia in questa medesima rifuso, il che è da noi ignorato.
Questo lavoro è diviso in cinque parti con ordine e chiarezza e gran copia d’invenzioni per i giuochi d’acqua. Non è comune il trovarne esemplari ben conservati in Italia due anni prima di quest’edizione sappiamo che apparve col mez 166 zo dello stesso stampatore il Theatrum Machinarum novum del Boeclero che va forse congiunto con quest’opera, quando non sia in questa medesima rifuso, il che è da noi ignorato.
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889. BRANCA Giovanni, Le macchine. Volume di molto artificio da fare effetti maravigliosi tanto spiritali, quanto di animali operazioni: Roma 1629, in 4, pic. fig.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
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909. DOBRZENSKI de Nigro Ponte Iacobi W., Nova et amaenior de ammirando fontium genio ex abditis natura claustris in orbis lucem emanata philosophia, Ferrariae 1659, in fol. fig.
Libro raro e pregevole trovandosi sviluppate tutte le teorie idrauliche e idrostatiche e tutte le pratiche ingegnoso per la costruzione delle fontane più che non crederebbesi in una epoca in cui la fisica non aveva ancor fatti grandissimi progressi. Le numerose tavole intagliate in rame sono fra il testo.
Libro raro e pregevole trovandosi sviluppate tutte le teorie idrauliche e idrostatiche e tutte le pratiche ingegnoso per la costruzione delle fontane più che non crederebbesi in una epoca in cui la fisica non aveva ancor fatti grandissimi progressi. Le numerose tavole intagliate in rame sono fra il testo.
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910. EXERCITATIO juridica, Antiquaria de Agrimensoribus Romanorum, Bremae 1771, in 8, M. 70.
932. HERRONIS Alexandrini, Spiritalium liber a Federico Commandino Urbinate ex graeco nuper in latinum couversus. Urbini 1576, in 4, pic.
Bella ed accurata edizione colle tavole in legno fra il testo.
Bella ed accurata edizione colle tavole in legno fra il testo.
Show MoreHIGGINS, Experiments the calcareous cements. Vedi Faujas de Saint-fond cui va unito.
939. MARINONI Giovan Giacomo, De re iconographica cuius hodierna praxis exponitur, Vienna 1751, in 4, f.
Opera con moltissime tavole impresse fra il testo divisa in due parti. Estesa per insegnare le teorie e le pratiche a tutti quelli che nella professione d’ingegnere principalmente si dedicano all’agrimensura.
Opera con moltissime tavole impresse fra il testo divisa in due parti. Estesa per insegnare le teorie e le pratiche a tutti quelli che nella professione d’ingegnere principalmente si dedicano all’agrimensura.
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951. POLENI Joannis, Sexti Julii Frontini de aquaeductibus urbis Roma commentarius, Patavii 1722, in 4, fig.
968. ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana, Roma 1743, in fol. fig.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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971. ZONCA Vittorio, Nuovo teatro di macchine ed edifici ec., Padova 1623, in f. fig.
Rimane qualche dubbio se queste due edizioni non siano una sola, o con l’anno di stampa mutato, o veramente per mala impressione degli ultimi due numeri.
Rimane qualche dubbio se queste due edizioni non siano una sola, o con l’anno di stampa mutato, o veramente per mala impressione degli ultimi due numeri.
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974. ANSALDI Innocenzo, L’arte della pittura, traduzione in versi toscani del poema latino di Carlo Alfonso Du Fresnoy, Lucca 1813, in 8, col testo a fronte, M. 46.
977. CARLI (de) Anton Luigi, La scultura, versi sciolti, Milano 1775, in 8. Latino e italiano.
Questa è una versione del poema latino di Ludovico Doissin: intitolato Sculpturam, carmen, stampato a fronte della traduzione.
Questa è una versione del poema latino di Ludovico Doissin: intitolato Sculpturam, carmen, stampato a fronte della traduzione.
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990. LAURI Jo. Bap. Perusini academici insensati, Titanopeia, sive de fabricatione calcis poema: eiusdem Perusia servata et Rana Neroniana, Perusiae 1611, in 4.
Poco noto è questo poemetto didascalico. Lo stile è gonfio, ma esteso con molta imaginazione poetica.
Poco noto è questo poemetto didascalico. Lo stile è gonfio, ma esteso con molta imaginazione poetica.
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1008. BODENI Beniamino Gottlib., Commentario de umbra poetica, Vitembergae 1767, in 8, M. 69.
Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
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1041. SMIDS Ludovici, Pictura loquens, sive heroicarum tabularum Hadriani Schoonebeek: enarratio et explicatio, Amstelodami 1695, in 8, fig.
Questo libro è composto da sessanta soggetti figurati con qualche vaghezza pittoresca da Schoonebeek, tolti da altrettanti squarci di poeti classici antichi e la più parte da Ovidio, e da Seneca, i quali sono per intiero riportati d’incontro alle tavole, con note ed illustrazioni: il frontespizio è altresì figurato ed avvi il ritratto di Nic. Wityen cui è l’opera dedicata.
Questo libro è composto da sessanta soggetti figurati con qualche vaghezza pittoresca da Schoonebeek, tolti da altrettanti squarci di poeti classici antichi e la più parte da Ovidio, e da Seneca, i quali sono per intiero riportati d’incontro alle tavole, con note ed illustrazioni: il frontespizio è altresì figurato ed avvi il ritratto di Nic. Wityen cui è l’opera dedicata.
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1065. NATTAE Marci Antonii Astensis, De pulcro libri sex 189, Paviae, apud Franciscum Moschenium, 1553, in fol. parv.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
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1070. SPAGNIO Andrea fiorentino, De bono, de malo, de pulcro, libri tres editi retractatior, Romae 1776, in 4.
In questo grosso volume la materia è trattata piuttosto secondo le viste del teologo che del filosofo, o dell’artista.
In questo grosso volume la materia è trattata piuttosto secondo le viste del teologo che del filosofo, o dell’artista.
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1077. ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima: colle annotazioni di M. Giul. Horologi, e gli argomenti di M. Francesco Turchi. Edizione ornata di figure da Giacomo Franco, Venezia, presso Bernardo Giunti, 1584, in 4.
Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del traduttore.
Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del traduttore.
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1101. HOMERI Illiadis fragmenta et picturae: accedunt scholia vetera ad Odysseam, item Didymi Alexandrini marmorum et lignorum mensurae edente Angelo Maio Ambrosiani Collegii doct. ec. Mediolani Regiis typis 1819, in fol.
Sono 58 gli antichi fragmenti intagliati e pubblicati in quest’opera, non molto dissimili per lo stile da quelli del Codice Virgiliano e del Terenziano nella libreria Vaticana già noti e pubblicati.
Sono 58 gli antichi fragmenti intagliati e pubblicati in quest’opera, non molto dissimili per lo stile da quelli del Codice Virgiliano e del Terenziano nella libreria Vaticana già noti e pubblicati.
Show More Vedi TISCHBEIN. Vedi DE PASSE CRISPIN.
1102. HORATII Flacci, Opera vol. 2 in 8, g., Londini aeneis tabulis incidit Johannes Pine, 1733, esemplare in mar. dor.
Tuttociò che tende ad illustrare questa splendida edizione trovasi già nei bibliografi.
Tuttociò che tende ad illustrare questa splendida edizione trovasi già nei bibliografi.
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1107. OVIDE, Les Métamorphoses en latin et en français de la traduction de M. l’abbé Banier avec des explications historiqnes et des gravures sur les desseins des meilleurs peintres français par les soins des Sieurs Le Mire et Basan graveurs, Paris 1767, 1771, 4 vol. en 4, avec 141 planches.
Prima edizione e ricchissima, per riconoscer la quale, ol 196tre alla freschezza dette stampe, osservisi che nella seconda, alla pag. 215 del tomo terzo è posto il num. 109 e la data del titolo del tomo quarto è segnata 1770 invece che 1771.
Prima edizione e ricchissima, per riconoscer la quale, ol 196tre alla freschezza dette stampe, osservisi che nella seconda, alla pag. 215 del tomo terzo è posto il num. 109 e la data del titolo del tomo quarto è segnata 1770 invece che 1771.
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1108. De PASSÉ Crispin, Speculum heroicum principis omnium temporam poetarum, Homeri idest. Traiecti Bat. 1613, in 4, fig. Latino francese.
Tavole 24 dimostrative dì bellissimo intaglio sono accompagnate dal soggetto dei libri dell’Iliade esteso dal sig. T. Hillaire de la Riviere. Il frontespizio presenta un ritratto di Omero coronato da due Sirene. Trovasi inoltre anche il ritratto del sig. de la Riviere; e compresovi il frontespizio i canti sono preceduti da dieci foglietti di preliminari ed altri quattro seguono dopo il 34 argomento, nei quali sono gli epitafii agli eroi estinti nella guerra di Troia.
Tavole 24 dimostrative dì bellissimo intaglio sono accompagnate dal soggetto dei libri dell’Iliade esteso dal sig. T. Hillaire de la Riviere. Il frontespizio presenta un ritratto di Omero coronato da due Sirene. Trovasi inoltre anche il ritratto del sig. de la Riviere; e compresovi il frontespizio i canti sono preceduti da dieci foglietti di preliminari ed altri quattro seguono dopo il 34 argomento, nei quali sono gli epitafii agli eroi estinti nella guerra di Troia.
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1118. TOMASINI Jacobi Philippi, Petrarca redivivus: accessit nobilissima; feminae Laurae brevis historia ec. ec., Patavii 1650, in 8, fig.
Oltre il frontespizio istoriato, e ‘ due ritratti di Laura e Petrarca sonovi 14 tavole intagliate da Giovanni Giorgi. Libretto pieno di preziose notizie.
Oltre il frontespizio istoriato, e ‘ due ritratti di Laura e Petrarca sonovi 14 tavole intagliate da Giovanni Giorgi. Libretto pieno di preziose notizie.
Show MoreVirgilio L’Eneide. Vedi Pinelli Bart.
1119. VIRGILIANI Codicis Antiquissimi fragmnenta et picturae ex biblioteca Vaticana ad priscas imaginum formas a Petro Sancte Bartoli incisa.
Edizione splendidissima in carta massima. Romae ex calcographia R. C. A. 1641, in fol.
Edizione splendidissima in carta massima. Romae ex calcographia R. C. A. 1641, in fol.
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1121. AESOPS, Fables with his life in english, french and latin newly translated illustrated with onehundred and twelve sculptures: to this edition are likewise added 31 new figures representing his life by Francis Barlow, London 1787, in fol. fig.
Questo può ritenersi come un libro prezioso per le sue tavole in N° di 142 precedute da un bellissimo frontespizio intagliato. Tom. Dudley allievo di Bollar scolpì e mise la sua marca nelle tavole della vita di Esopo. Le favole non sembrano di suo intaglio, quantunque assai ben eseguite con gusto pittoresco. Quest’edizione è soprattutto rara in Italia.
Questo può ritenersi come un libro prezioso per le sue tavole in N° di 142 precedute da un bellissimo frontespizio intagliato. Tom. Dudley allievo di Bollar scolpì e mise la sua marca nelle tavole della vita di Esopo. Le favole non sembrano di suo intaglio, quantunque assai ben eseguite con gusto pittoresco. Quest’edizione è soprattutto rara in Italia.
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1124. FAERNI Gabrieli cremonensis, Fabula centum ex antiquis auctoribus delectae, camininibus esplicatis novisq: aere incisis iconibus adornatae: editto nova, Londini, apud Gull. Durres et Claude du Bose, 1743, latin et gallic., in 4.
Quest’edizione contiene tutti i prolegomeni e dediche delle precedenti pubblicate da Silvio Antoniano nel 1564; dal Volpi nel 1718. Le figure delle 100 tavole sono però inferio 203ri alla prima tavola intagliata dal du Bose medesimo.
Quest’edizione contiene tutti i prolegomeni e dediche delle precedenti pubblicate da Silvio Antoniano nel 1564; dal Volpi nel 1718. Le figure delle 100 tavole sono però inferio 203ri alla prima tavola intagliata dal du Bose medesimo.
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1132. ALTHANI Frid., Baptismale hieroglyficum epistolica dissertatione explanatum etc. Data S. Viti ad Tilaventum, sine loco et anno, in 8, M. 46.
1152. CORSINI (Eduardi), De Burdigalensi Ausonii consulatu epistola, Pisis 1764, in 4, M. 19.
1164. LASTESII Natalis, De Musaeo Phil. Farsetii Epistola, Venetiis 1764, in 4, M. 106.
1198. QUIRINI (Angelo M. Card.), Sermone detto nel nuovo Duomo di Brescia l’anno 1741, Brescia 1741, in 4, fig., M. 21. — Litterae Apostolicae Clementis XII dilecto filio Angelo M. Quirino de Vaticanae Bibliothecae incremento. In 4, fig., M. 21. — Epistola ad Nicolaum Freretum de Diptyco Quiriniano, Brixiae1743, in 4, fig. M. 21. Vedi Passeri. — Epistola Cortonensis Academiae sodalibus clarissimis, Romae 1745, in 4, M. 21.
1199. QUIRINI Angeli M., Ad Claris. Symmacum Mazochium Epistola in eius Schediasma de antiquis Corcyrae nominibus, Romae 1742, in 4, M. 40.
1200. QUIRINI Angeli Mariae Cardinalis, Decas epistolarum quas desumptis plerumque earum argumentis ex Vaticanae Bibliothecae MSS. ad eam illustrandam de more quotannis Brixia accedens solivagas antea emiserat, Romae 1743, in 4, fig., M. 21.
Sono queste dirette al Monfancon, al Mazzocchi, ad Apostolo Zeno, al Muratori, al Gori e ad altri letterati insigni.
Sono queste dirette al Monfancon, al Mazzocchi, ad Apostolo Zeno, al Muratori, al Gori e ad altri letterati insigni.
Show MoreTres Epistolae Nereo Card. Corsino Clementis XII ex fratre nepoti, Brixiae 1741, in 4, M. 21.
1201. QUIRINI, Epistola ad Virum Clarissimum Frid. Oct. Menckenium, Brixiae 1749, in 4, M. 21.
1204. ROSSI Giovan Galeazzo Cav. bolognese, Lettera al Sig. Giovanni Carga sopra la Villa di Tusculano, di Mons. Giovan Battista Campeggio Vescovo di Maiorica, Bologna 1571, in 4 pic. — Aggiuntovi: Campegii Joan. Baptistae Maioricensis Episcopi: De Tusculana Villa sua, Bononiae 1571.
Questo Tosculano è lontano tre miglia da Bologna, villa così nominata dal prelato per fare allusione all’antica villa di Cicerone.
Questo Tosculano è lontano tre miglia da Bologna, villa così nominata dal prelato per fare allusione all’antica villa di Cicerone.
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1232. BOLOGNA Caroli, De monumentis artium et litterarum nuper a Gallia in Italiam reportatis Oratio, Patavii 1818, in 8, M. 106. 217
1254. DICHIARAZIONE delle pitture della sala de’ Signori Barberini, Roma 1640, in 4, M. 15.
1273. MUSIVORUM quae Bergomi in comitis equitis Antonii Moroni redibus asservantur historica descriptio, 1791, in 4, m. 10. 222
1327. MAGNANI Antonii, Orationes habitae in pubblico archigymnasio bononiensi, Parma 1794, in fol.
Sono queste due orazioni latine ed una italiana in occasione della distribuzione dei premi agli studiosi delle arti del disegno, elegantemente pubblicate coi tipi bodoniani. La prima però verte sulle lodi di Francesco M. Zanotti.
Sono queste due orazioni latine ed una italiana in occasione della distribuzione dei premi agli studiosi delle arti del disegno, elegantemente pubblicate coi tipi bodoniani. La prima però verte sulle lodi di Francesco M. Zanotti.
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1372. CORNELII C., Spectaculorum in susceptione Philippi Hisp. Prin. Divi Caroli V. Caes. f. an. 1549, Antuerpiae, editorum apparatus: per Cornelium scrib. Grapheum eius urbis secretarium. Excuss. Ant. pro Petro Alosten typis Aegidii Disthemii, An. 1550, Men. Jan. in fol.
Questo è uno de’ più singolari libri di feste e spettacoli, con 29 tavole intagliate in legno elegantemente. Ma è tale la ricchezza di quelle rappresentazioni, archi e trionfi, che enumerati in fine del volume gli artefici di tutte le nazioni che vi contribuirono, si trovano 895 falegnami, 233 Pittori, 598 altri artefici, in tutto 1726 operai.
Questo è uno de’ più singolari libri di feste e spettacoli, con 29 tavole intagliate in legno elegantemente. Ma è tale la ricchezza di quelle rappresentazioni, archi e trionfi, che enumerati in fine del volume gli artefici di tutte le nazioni che vi contribuirono, si trovano 895 falegnami, 233 Pittori, 598 altri artefici, in tutto 1726 operai.
Show More MDLI
1399. FONTANA Publio, Il sontuoso apparato fatto dalla magnifica città di Brescia nel felice ritorno del Cardinale Morosini, con la sposizione dei sensi simbolici ivi contenuti, Brescia, presso Vincenzo Sabio, 1591, in fog. fig.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
Show More MDXCIV
1408. BOCCHIUS Jo., Pompae triumphalis et spectaculorum in adventu et inauguratone Serenissimorum Prin. Alberti et Isabellae Austrae Archiducum etc., Ant. ex off. Plantin, 1602, in fol. fig.
Con 31 grandi e belle tavole in rame.
Con 31 grandi e belle tavole in rame.
Show More MDCIII