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Antiquities
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Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
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,
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche
insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II
primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79
tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche
insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II
primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79
tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
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A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
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Con 4 tavole in rame.
Con 4 tavole in rame.
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Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono
applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne
ha date lo stesso Milizia.
Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono
applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne
ha date lo stesso Milizia.
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Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti
particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro
libri.
Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti
particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro
libri.
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Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in
pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di
dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’
materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri.
L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo,
né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in
pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di
dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’
materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri.
L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo,
né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
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Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero
bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si
riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che
componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero
bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si
riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che
componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
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107
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata
in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata
in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla
dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla
dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come
una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come
una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
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Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
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Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
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Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto
somigliante.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto
somigliante.
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, Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
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, Con una tavola in rame
Con una tavola in rame
Show More.
. Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
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, Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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, Vedilo anche altrove fra le opere di scultura.
Vedilo anche altrove fra le opere di scultura.
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, Rende interessante quest’opuscolo l’elenco delle curiosità riunite nel Gabinetto Borgia.
Rende interessante quest’opuscolo l’elenco delle curiosità riunite nel Gabinetto Borgia.
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, Esemplare in carta distinta con quattordici tavole disegnate e intagliate con precisione.
Esemplare in carta distinta con quattordici tavole disegnate e intagliate con precisione.
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, Questa lettera fu dall’autore diretta al Card. Borgia e su questa medesima medaglina di piombo scrisse nello
stesso anno una illustrazione anche l’Ab. Sestini e la diresse al Sig. Giorgio Zoega.
Questa lettera fu dall’autore diretta al Card. Borgia e su questa medesima medaglina di piombo scrisse nello
stesso anno una illustrazione anche l’Ab. Sestini e la diresse al Sig. Giorgio Zoega.
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, Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
Show More
, Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Show More Roma in 4, fig.
in 4, fig.
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, Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
Show More
, Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del
testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei
frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del
testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei
frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
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, Questi opuscoli, od operette per meglio dire, sono preziose la maggior parte per lo studio e la diligenza con cui
hanno cercato gli studiosi di esaurire le materie e pei monumenti e tavole di cui sono arricchite.
Questi opuscoli, od operette per meglio dire, sono preziose la maggior parte per lo studio e la diligenza con cui
hanno cercato gli studiosi di esaurire le materie e pei monumenti e tavole di cui sono arricchite.
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Opera eruditissima colle figure incise in rame ai luoghi indicati fra il testo.
Opera eruditissima colle figure incise in rame ai luoghi indicati fra il testo.
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, Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole,
l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole,
l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
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, Nel primo volume è tutta la serie delle caricature di Grose, ripubblicata poi da Renouard e assai numerosa è la
serie dei monumenti e ritratti sparsi nell’opera e collocati fra il testo. Questa copiosa collezione è altresì
ragguardevole per la profonda critica ed erudizione di cui sono ripiene le dissertazioni.
Nel primo volume è tutta la serie delle caricature di Grose, ripubblicata poi da Renouard e assai numerosa è la
serie dei monumenti e ritratti sparsi nell’opera e collocati fra il testo. Questa copiosa collezione è altresì
ragguardevole per la profonda critica ed erudizione di cui sono ripiene le dissertazioni.
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288
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali,
e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del
sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali,
e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del
sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
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, Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
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, Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
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, Quest’opera è annunciata dal traduttore come continuazione delle collezioni di Montfaucon e di Caylus. Le
tavole in numero di 77 sono nel volume secondo.
Quest’opera è annunciata dal traduttore come continuazione delle collezioni di Montfaucon e di Caylus. Le
tavole in numero di 77 sono nel volume secondo.
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,
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che
quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che
quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
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, Sono in questo opuscolo alcune vignette intagliate con grazia da Francesco Rosaspina, aggiunta in fine
l’illustrazione di due medaglie di Giacomo Zucconi dedicata al P. Trombelli: non sono che quattro foglietti di
stampa.
Sono in questo opuscolo alcune vignette intagliate con grazia da Francesco Rosaspina, aggiunta in fine
l’illustrazione di due medaglie di Giacomo Zucconi dedicata al P. Trombelli: non sono che quattro foglietti di
stampa.
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