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126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
Opera superficiale.
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2599. LISCI Nicolò Maria, Documenti raccolti intorno le antichità toscane di Curzio Inghirami, Firenze 1739, in 4, M. 64.
2916. MANNI Domenico Maria, Osservazioni istoriche sopra i sigilli antichi dei secoli bassi, Firenze 1739 1786, in 4, fig., vol. 30 legati in 10.
Opera grandiosa e di buona esecuzione, coll’intaglio in legno di tutti i sigilli e di altri monumenti, ripiena di vastissima erudizione.
Opera grandiosa e di buona esecuzione, coll’intaglio in legno di tutti i sigilli e di altri monumenti, ripiena di vastissima erudizione.
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3061. VICTORII, Dissertatio glyptographica, sive gemmae due vetustissimae ex museo Victorio explicatae, et illustratae, Romae 1739, in 4, fig.
Questa è una delle migliori memorie che abbiansi, ove non solo degli antichi, ma dei moderni intagliatori sia parlato con qualche esame delle loro opere e della loro vita.
Questa è una delle migliori memorie che abbiansi, ove non solo degli antichi, ma dei moderni intagliatori sia parlato con qualche esame delle loro opere e della loro vita.
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3192. CARYOPHILI Paschalis, De thermis Herculanis, nuper in Dacia detectis, Mantuae 1739, in 4. — Accedit ejusdem de usu et praestantia thermarum Herculanarum, Mantuae 1739, in 4, fig.
L’erudizione di cui sono sparse queste due dissertazioni è arida in un argomento che prestavasi ad una maggiore amenità nel trattarlo.
L’erudizione di cui sono sparse queste due dissertazioni è arida in un argomento che prestavasi ad una maggiore amenità nel trattarlo.
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3806. OVERBEKE Bonaventura, Degli avanzi dell’antica Roma. Opera postuma tradotta, ed accresciuta da Paolo Rolli, Londra 1739, in 8.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
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3879. SCARFÒ Jo. Chris., In collectanea antiq. roman. quas 100 tab. aeneis incisas, et a Rudolphino Venuti notis illustratas exhibet Antonius Borioni etc. observationes criticae, Venetiis 1739, in 4, M. 45.
Questa velenosa diatriba estesa con tutto l’amaro della gelosia letteraria contro un uomo d’alta fama, e profondo sapere, disonora questo frate, e il disvela come un pessimo uomo, quantunque non senza dottrina. Ma da diversi eruditi fu vendicato il Venuti in parecchi opuscoli latini, e italiani pubblicati a Lucca, e a Parigi ove rilevasi l’erudizion puerile e le false congetture, e il barbaro latino dello Scarfò.
Questa velenosa diatriba estesa con tutto l’amaro della gelosia letteraria contro un uomo d’alta fama, e profondo sapere, disonora questo frate, e il disvela come un pessimo uomo, quantunque non senza dottrina. Ma da diversi eruditi fu vendicato il Venuti in parecchi opuscoli latini, e italiani pubblicati a Lucca, e a Parigi ove rilevasi l’erudizion puerile e le false congetture, e il barbaro latino dello Scarfò.
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3954. BERTOLI Gian Domenico, Le antichità di Aquileja raccolte, disegnate, ed illustrate, Venezia 1739, in fol., fig.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
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4130. BARBARO Tommaso, Il pellegrino geografo cronistorico da Napoli fino a Venezia, Venezia 1739, in 8, diviso in 7 libri, e la serie Cronistica dell’origine di Venezia sino all’anno 1738.
4295. RUTA Clemente, Guida ed esatta notizia ai forestieri delle più eccellenti pitture di Parma, Parma 1739, in 12.
Raro a trovarsi, e non senza pregio.
Raro a trovarsi, e non senza pregio.
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