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La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
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MDCXXXII
, Bella e preziosa edizione per l’esattezza delle tavole intagliate in rame e in legno, collocate fra il testo, nonché
per l’eleganza dei tipi e bellezza della carta non comune in Germania. Vedi anche all’articolo Micali.
Bella e preziosa edizione per l’esattezza delle tavole intagliate in rame e in legno, collocate fra il testo, nonché
per l’eleganza dei tipi e bellezza della carta non comune in Germania. Vedi anche all’articolo Micali.
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, In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
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Con 17 tavole intagliate in rame di archi trionfali e macchine per opera di Floriano del Buono.
Con 17 tavole intagliate in rame di archi trionfali e macchine per opera di Floriano del Buono.
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MDCXXXVII
, Sonovi 29 tavole in cui stanno intagliate sei figure emblematiche per ciascheduna, con qualche accuratezza
Sonovi 29 tavole in cui stanno intagliate sei figure emblematiche per ciascheduna, con qualche accuratezza
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316
, I disegni delle 8 tavole compreso il frontespizio furono di Alfonso Parigino e l’intaglio di Stefano della Bella.
I disegni delle 8 tavole compreso il frontespizio furono di Alfonso Parigino e l’intaglio di Stefano della Bella.
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MDCXXXII
, Bellissimo è il frontespizio di Pietro de Jode ed eleganti le 16 tavole allegoriche sparse nel volume.
Bellissimo è il frontespizio di Pietro de Jode ed eleganti le 16 tavole allegoriche sparse nel volume.
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, L’illustrazione venne estesa da Raffaello Rondinelli Segretario del gran Duca. L’architetto adoprato fu un certo
Alfonso Parigi al servizio di quella corte, e le cinque tavole, tre di apparati, una del ritratto dell’imperatore e
l’altra coll’aquila bicipite e lo stemma furono intagliate da Stefano della Bella.
L’illustrazione venne estesa da Raffaello Rondinelli Segretario del gran Duca. L’architetto adoprato fu un certo
Alfonso Parigi al servizio di quella corte, e le cinque tavole, tre di apparati, una del ritratto dell’imperatore e
l’altra coll’aquila bicipite e lo stemma furono intagliate da Stefano della Bella.
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MDCXXXIX
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