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800. STRATICO Simone, Dell’antico teatro di Padova, Padova 1795, in 4, fig.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B. Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B. Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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758. GIORGI Felice, Descrizione Isterica del teatro di Tor di Nona, Roma 1795, in 4, fig., M. 62.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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4267. D’ONOFRI Pietro, Succinte notizie intorno la facciata della chiesa cattedrale napoletana e l’antica speciosa sua porta, Napoli 1788, in 4, fig., M. 27.
Con sei grandi tavole in rame.
Con sei grandi tavole in rame.
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393. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787, in fol. mass.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
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391. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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4305. LAZZARINI Andrea, Catalogo delle pitture che si conservano nelle chiese di Pesaro, Pesaro 1783, in 8. PESCIA
3949. BAROZZI Serafino, Pianta, e spaccato della celebre chiesa di S. Vitale di Ravenna, Bologna 1782, in fol., fig.
Con tre tavole in rame, e la figura della rotonda ravennate nel frontespizio.
Con tre tavole in rame, e la figura della rotonda ravennate nel frontespizio.
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3456. SOMMEREAU Lovis, Les célebres tapisseries de Raphael d’Urbin connues sous le nom d’Arazzi qui sont au Vatican au nombre de 20 pieces, Rome 1780, in fol. obl.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Show MoreSono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis. Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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4164. PASTA Andrea, Le pitture notabili di Bergamo, che sono esposte alla vista del pubblico: con alcuni avvertimenti intorno alla conservazione, e all’amorosa cura de’ quadri, Bergamo 1775, in 4.
Libro benissimo eseguito da un ottimo conoscitore.
Libro benissimo eseguito da un ottimo conoscitore.
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4195. CATALOGO delle pitture nella chiesa de’ PP. della Congregazione dell’Oratorio di Fano,
lo stesso 1772, in 12
lo stesso 1772, in 12
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4000. DISSERTAZIONE critico-lapidaria sopra l’antico arco di Fano innalzato a Cesare Augusto, Fano 1772, in 4, M. 8. 239
4064. PESSANI Pietro, Dei palazzi reali, che sono stati nella città, e territorio di Pavia, dissertazione, Pavia 1771, in 4, fig.
4279. ROSSETTI Giovan Battista, Il forestiero illuminato per le pitture, sculture, e architetture della città di Padova, Padova, in 12, 4 edizione ampliata. — Aggiuntavi: La guida del forestiero nella Basilica di S. Antonio, ampliata da Pier Luigi Corradi Bianchi, Venezia 1768.
4344. RIGAMONTI Ambrogio, Descrizione delle più celebri pitture di Trevigi, Trevigi 1767, in 12.
4194. CATALOGO delle pitture nella chiesa de’ PP. della Congregazione dell’Oratorio di Fano detto S. Pietro in Valle, Fano 1765, in 12.
751. BIBIENA Galli Antonio cavaliere, Pianta e spaccato del nuovo teatro di Bologna aperto nel 1763, Bol. In 4, fig. M. 7.
Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in rame.
Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in rame.
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4079. RICHA Giuseppe, Notizie storiche delle chiese fiorentine, divise ne’ suoi quartieri, Firenze dal 1754 al 1762, tomi 10, in 4, fig.
Opera copiosa di memorie e documenti estratti dagli archivj.
Opera copiosa di memorie e documenti estratti dagli archivj.
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3803. NERINI Felicis, De templo, et coenobio SS. Bonifacii, et Alexi historica monumenta, Romae 1752, in 4, fig.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
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2516. BANDINI Angeli Mariae, De obelisco Caesaris Augusti e Campi-Martii ruderibus eruto commentarius. Accedunt CII virorum epistolae atque opuscula, Romae 1750, in fol., fig.
Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
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3971. BUONAMICI Giovan Francesco, Metropolitana di Ravenna, Bologna 1748. — Aggiuntovi: il Museo Arcivescovile, e la descrizione della Rotonda di Ravenna, che forma la seconda parte dell’opera suddetta, Bologna 1754, in fol. grand.
Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le opere di questo architetto.
Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le opere di questo architetto.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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4242. LATTUADA Serviliano, Descrizione di Milano ornata con molti disegni in rame delle fabbriche più cospicue, che si trovano in quella metropoli, Milano 1737 a 1738, in 8, fig., vol. 5.
Quest’opera è troppo voluminosa, e piena di inutilità, e scritta con poca critica. Le tavole sono a’ luoghi voluti dal testo.
Quest’opera è troppo voluminosa, e piena di inutilità, e scritta con poca critica. Le tavole sono a’ luoghi voluti dal testo.
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639. RUGGERI Ferdinando, Studio di architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre colle misure 116 tratte dalle fabbriche più insigni di Firenze, Firenze 1728, vol. 3, in fol. mass.
Quest’opera serve ad illustrare i monumenti dell’architettura toscana in un’epoca sola, poiché non vengono prodotti i monumenti di quelle prime età alle quali siamo debitori del risorgimento delle arti. 80 tavole ha il primo volume, in egual numero il secondo e 77 il terzo; un semplice elenco la precede senza alcun ragguaglio storico o discussione critica.
Quest’opera serve ad illustrare i monumenti dell’architettura toscana in un’epoca sola, poiché non vengono prodotti i monumenti di quelle prime età alle quali siamo debitori del risorgimento delle arti. 80 tavole ha il primo volume, in egual numero il secondo e 77 il terzo; un semplice elenco la precede senza alcun ragguaglio storico o discussione critica.
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4090. SCALETTA Carlo Cesare, Il fonte pubblico di Faenza con un’appendice d’istruzione agli architetti per comporre simili fabbriche, Faenza 1719, in 8, figurato.
Con tre cattive tavole intagliate in rame.
Con tre cattive tavole intagliate in rame.
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3864. ROSSI (De), Disegni di varj altari, e cappelle nelle chiese di Roma colle loro facciate, piante, e misure dei più celebri architetti. Data in luce da Domenico de Rossi nella sua stamperia in Roma, in fol., fig., tav. 50.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
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3671. CIAMPINI Joannis, Vetera monumenta, in quibus praecipue musiva opera, sacrarum, profanarumque aedium structura, ac nonnulli antiqui ritus dissertationibus, iconibusque illustrantur, tomi 2, Romae 1690 ad 1699, in fol., fig.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
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3700. DESGODETZ Antoine architecte, Les edifices antiques de Rome, dessinés et mesurés trés exactement, Paris, chez Coignard, 1682, in fol., fig.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
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4208. CINELLI Giovanni, Le bellezze della città di Firenze, Firenze 1677, in 8.
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
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3242. HOLSTENII Lucae, Vetus pictura nympheum referens, commentariolo explicata. Accedunt alia quaedam ejusdem auctoris, Romae 1676, in fol., fig., M. 91.
Il ritratto dell’autore è nel frontespizio. Segue la gran tavola in rame dell’antica pittura e gli altri opuscoli. In tutto non sono però che 12 pagine
Il ritratto dell’autore è nel frontespizio. Segue la gran tavola in rame dell’antica pittura e gli altri opuscoli. In tutto non sono però che 12 pagine
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3863. ROSSI (De) Giovan Giacomo, Le fontane di Roma delineate, ed incise da Giovan Battista Falda e da Francesco Venturini, in fol. obl., senz’anno. — La prima parte di questo libro contiene le fontane nei luoghi pubblici di Roma. — La seconda quelle di Frascati, e di Tusculano. — La terza dei palazzi e giardini di Roma.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
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4074. RACCOLTA di opinioni, e disegni emessi in diversi tempi per la facciata del Duomo di Milano.
Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al progetto del Buzio, o del Castelli.
Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al progetto del Buzio, o del Castelli.
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3772. MANILLI Jacomo, Villa Borghese fuori di porta Pinciana descritta, Roma 1650, in 8.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
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4084. RUBENS Pietro Paolo, Palazzi di Genova, colla data di Anversa 1622, in fol., fig.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
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4085. RUBENS Pietro Paolo, La stessa opera colla 2 parte contenente altre 67 tavole, oltre quelle della prima parte, in fol., fig., senza data.
In questa seconda edizione i caratteri, e la carta non sono come nella prima ma di molto inferiori: l’ortografia dell’avviso ai lettori con maggiori errori di stampa, e verosimilmente l’opera fu ridotta al completo dopo la prima parte pubblicata da Rubens, che nell’avviso indica di voler dare un piccol numero di questi edifici; e distratto da altri lavori in Ispagna, e in Inghilterra avrà lasciato i palazzi di Genova, poiché già in quella prima parte aveva dati i più insigni pel gusto dell’architettura, se non pel lusso della meccanica esecuzione. Ora si riproducono i palazzi di Genova nuovamente in diversa maniera per quaderni.
In questa seconda edizione i caratteri, e la carta non sono come nella prima ma di molto inferiori: l’ortografia dell’avviso ai lettori con maggiori errori di stampa, e verosimilmente l’opera fu ridotta al completo dopo la prima parte pubblicata da Rubens, che nell’avviso indica di voler dare un piccol numero di questi edifici; e distratto da altri lavori in Ispagna, e in Inghilterra avrà lasciato i palazzi di Genova, poiché già in quella prima parte aveva dati i più insigni pel gusto dell’architettura, se non pel lusso della meccanica esecuzione. Ora si riproducono i palazzi di Genova nuovamente in diversa maniera per quaderni.
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3761. LAURI, Antiquae urbis splendor. Hoc est praecipua ejusdem templa, amphiteatra, theatra etc. incisa atque in lucem edita, Romae 1612, in 4 obl. La seconda parte ha per titolo: Antiquitatum urbis liber secundus, Romae 1613. La terza ha per titolo: Antiquae urbis splendoris complementum 1615. La quarta ha per titolo: Antiquae urbis vestigia quae nunc extant, 1628. In tutto tavole 166 non compreso l’indice al fine, e le dichiarazioni.
Questa ritiensi per l’edizione più completa
Questa ritiensi per l’edizione più completa
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4245. MORIGIA Paolo, Santuario della città, e diocesi di Milano colle notizie delle chiese, reliquie ec., Milano 1603. Aggiuntavi la raccolta nobilissima di tutte le opere di carità che si fanno nella città di Milano, Milano 1602, in 8.
2533. MERCATI Michele, Considerazioni sopra gli avvertimenti del sig. Latino Latini intorno alcune cose scritte nel libro degli obelischi di Roma insieme con alcuni supplementi al medesimo libro, Roma, per Domenico Basa. 1590, in 4.
2534. MERCATI Michele, Degli obelischi di Roma; alla Santità di Sisto V, Roma, per Domenico Basa, 1589, in 4.
2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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3816. PANVINII Onophrii, De praecipuis urbis Romae Basilicis quas septem ecclesias, vulgo vocant, liber, Romae, apud haeredes Antonii Bladii, 1570, in 8.