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725. VITRUVIO M., I dieci libri dell’architettura tradotti e commentati da Monsig. Daniele Barbaro ed ora in questa nuova impressione per maggior comodità del lettore le materie di ciascun libro ridotte sotto capi, Venezia, presso Alessandro de’ Vecchi, 1629.
Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo. Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo. Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
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889. BRANCA Giovanni, Le macchine. Volume di molto artificio da fare effetti maravigliosi tanto spiritali, quanto di animali operazioni: Roma 1629, in 4, pic. fig.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
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1437. ELOGES et Discours sur la triomphante reception du roy en sa ville de Paris après la réduction de la Rochelle accompagné de figures, Paris 1629, in fol. fig. Tutte le dodici tavole di quest’opera sono state intagliate da Melchior Tavernier; molto bella è la prima inventata da A. Bosse.
Questo esemplare è colle armi della città di Parigi, come vedesi dalla magnifica sua legatura.
Questo esemplare è colle armi della città di Parigi, come vedesi dalla magnifica sua legatura.
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1745. PANCIROLI Guidonis, Rerum memorabilium, sive deperditarum, Francofurti 1629, in 4.
L’edizione latina è illustrata dai commentari di Enrico Salmuth ed ha il frontespizio figurato. L’opera di questo autore non levò un grido perché abbiasi a ritenere fra le produzioni più distinte in tal genere.
L’edizione latina è illustrata dai commentari di Enrico Salmuth ed ha il frontespizio figurato. L’opera di questo autore non levò un grido perché abbiasi a ritenere fra le produzioni più distinte in tal genere.
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1933. PHILOSTRATE, Les images ou tableaux de platte peinture des deux Philostrates sophistes grecs, mis en français par Blaise de Vigénere et representéz en taille douce, Paris 1629, in fol. fig.
Opera che non gode gran credito per la sua prolissità e poca giustezza di critica e intralciata erudizione, ma che non manca di essere di qualche pregio per chi sa sciegliere il grano dalla zizania; volume di presso a 1000 pagine comprendendovi gli indici e i prolegomeni. Le numerose tavole di cui va ornato non sono spregievoli. Sembra che ne fosse fatta un’anteriore edizione nel 1614.
Opera che non gode gran credito per la sua prolissità e poca giustezza di critica e intralciata erudizione, ma che non manca di essere di qualche pregio per chi sa sciegliere il grano dalla zizania; volume di presso a 1000 pagine comprendendovi gli indici e i prolegomeni. Le numerose tavole di cui va ornato non sono spregievoli. Sembra che ne fosse fatta un’anteriore edizione nel 1614.
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2502. SALMASII Claudii, Plinianae exercitationes in Caji Julii Solini Polyhistora: item Caji Julii Solini Polyhistor ex veteribus libris emendatus, Parisiis 1629, in fol., vol. 2.
Quest’opera è commendevole per la critica con cui è scritta e per le nozioni d’antichità e di arti che vi si trovano, illustrando molti luoghi di Plinio e di Vitruvio.
Quest’opera è commendevole per la critica con cui è scritta e per le nozioni d’antichità e di arti che vi si trovano, illustrando molti luoghi di Plinio e di Vitruvio.
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2522. GAFFAREL Jacques, Curiosités inouies sur la sculpture talismanique des persans, horoscope des patriarches, et lecture des étoiles, Paris 1629, in 8. Prima edizione.
Fu molte volte ristampato e anche da Giorgio Michele con note nel 1676 al 78 in due volumetti in 8.
Fu molte volte ristampato e anche da Giorgio Michele con note nel 1676 al 78 in due volumetti in 8.
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2731. ALEANDRI Hieronimi junioris, Navis Ecclesiae Sym 40 bolum in veteri gemma annulari insculptum, Romae 1629, in 8, fig.
In quest’opuscolo l’autore si annunzia come un teologo piuttosto che come un antiquario.
In quest’opuscolo l’autore si annunzia come un teologo piuttosto che come un antiquario.
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3146. SELDENII Joannis, Marmora Arundeliana, sive saxa graece incisa etc. Londini 1629, in 4.
Questa è la vera prima edizione, che dà ragione di questi marmi prima che passassero all’Università di Oxford, appena il c. Tommaso d’Arundel li fece porre ne’ suoi giardini sulle rive del Tamigi. Vedi Mittaire e Arundeliana marmora.
Questa è la vera prima edizione, che dà ragione di questi marmi prima che passassero all’Università di Oxford, appena il c. Tommaso d’Arundel li fece porre ne’ suoi giardini sulle rive del Tamigi. Vedi Mittaire e Arundeliana marmora.
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