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Early works to 1800
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Italy
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L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti
dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti
dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
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Libro utilissimo per la ricognizione di molte opere e di molti autori.
Libro utilissimo per la ricognizione di molte opere e di molti autori.
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In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una
quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una
quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
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Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
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Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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Bellissima edizione resa oggi rara.
Bellissima edizione resa oggi rara.
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Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
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Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire,
come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò
Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di
nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire,
come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò
Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di
nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
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Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere
d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce
separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere
d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce
separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
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Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
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Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
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La bella esecuzione dei prospetti e delle piante lascia bramare una maggiore precisione nelle tavole dei dettagli,
che sono prodotti con qualche negligenza e in piccola forma sono in tutto 55 tavole.
La bella esecuzione dei prospetti e delle piante lascia bramare una maggiore precisione nelle tavole dei dettagli,
che sono prodotti con qualche negligenza e in piccola forma sono in tutto 55 tavole.
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Quest’opera serve ad illustrare i monumenti dell’architettura toscana in un’epoca sola, poiché non vengono
prodotti i monumenti di quelle prime età alle quali siamo debitori del risorgimento delle arti. 80 tavole ha il
primo volume, in egual numero il secondo e 77 il terzo; un semplice elenco la precede senza alcun ragguaglio
storico o discussione critica.
Quest’opera serve ad illustrare i monumenti dell’architettura toscana in un’epoca sola, poiché non vengono
prodotti i monumenti di quelle prime età alle quali siamo debitori del risorgimento delle arti. 80 tavole ha il
primo volume, in egual numero il secondo e 77 il terzo; un semplice elenco la precede senza alcun ragguaglio
storico o discussione critica.
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Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno
sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con
autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali:
Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in
principio.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno
sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con
autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali:
Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in
principio.
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, Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’
Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’
Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
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, Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in
rame.
Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in
rame.
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, Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
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, Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in
quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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, Questo ingegnoso architetto studiò grandemente la linea visuale sui teatri e vi riescì meglio d’ognuno. In
quest’opera pone in confronto con altrettante tavole, undici teatri diversi e bello ed utile è il fare questa
comparatione. In altre 3 tavole produce il proprio teatro, oltre altre tavole in guisa di vignette con soggetti teatrali
presi dall’antico.
Questo ingegnoso architetto studiò grandemente la linea visuale sui teatri e vi riescì meglio d’ognuno. In
quest’opera pone in confronto con altrettante tavole, undici teatri diversi e bello ed utile è il fare questa
comparatione. In altre 3 tavole produce il proprio teatro, oltre altre tavole in guisa di vignette con soggetti teatrali
presi dall’antico.
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, Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
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, Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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, Con tre tavole intagliate in rame.
Con tre tavole intagliate in rame.
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, Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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, Con bellissime figure di Callot in cinque tavole e il frontespizio figurato, prove freschissime.
Con bellissime figure di Callot in cinque tavole e il frontespizio figurato, prove freschissime.
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, Con una tavola grande al fine.
Con una tavola grande al fine.
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, Non sono che due foglietti di stampa.
Non sono che due foglietti di stampa.
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1195*. , Dello stato delle Belle Arti in Toscana, Lettera, Italia 1807, in 8, M. 35 e
48.
Questo scrittore era passionatamente intelligente delle arti e le studiò col raccogliere oggetti preziosi e vivere
nelle città di Roma e Firenze tutta la sua età sempre in mezzo ai monumenti ed agli artisti.
Questo scrittore era passionatamente intelligente delle arti e le studiò col raccogliere oggetti preziosi e vivere
nelle città di Roma e Firenze tutta la sua età sempre in mezzo ai monumenti ed agli artisti.
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, L’onesta franchezza, con cui questo esimio letterato ed artista pubblicò queste lettere in un’epoca tanto
pericolosa quan 212to quella in cui i suoi concittadini barbaramente saccheggiavano l’Italia d’ogni sua
ricchezza, ponendo egli senza riguardo le proprie iniziali sulle «sue lettere, onora il suo animo, siccome i suoi
scritti onorano il suo ingegno.
La petizione fu segnata da’ principali artisti, che veggonsi firmati alla fine di questo opuscolo, ma non ottenne
alcuna risposta.
L’onesta franchezza, con cui questo esimio letterato ed artista pubblicò queste lettere in un’epoca tanto
pericolosa quan 212to quella in cui i suoi concittadini barbaramente saccheggiavano l’Italia d’ogni sua
ricchezza, ponendo egli senza riguardo le proprie iniziali sulle «sue lettere, onora il suo animo, siccome i suoi
scritti onorano il suo ingegno.
La petizione fu segnata da’ principali artisti, che veggonsi firmati alla fine di questo opuscolo, ma non ottenne
alcuna risposta.
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, Questo frate aveva studio, dottrina, pregiudizi e pedanteria e ci vuoi gran criterio a scegliere il grano dalla
zizzania.
Questo frate aveva studio, dottrina, pregiudizi e pedanteria e ci vuoi gran criterio a scegliere il grano dalla
zizzania.
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