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Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità
del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità
del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
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Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
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, Questo è un libretto singolare scritto da Ortensio Lando che in fine pose per anagramma Svisnetroh, Sudnal,
Rotua, tse per dire Hortensius Landus est auctor. Sbagliò il Fontanini, che cita le due edizioni di questo libretto,
a credere che quella del 1550 al segno del Pozzo stampata in Venezia fosse la prima edizione, e vedesi che non
conosceva questa, stampata accuratamente.
Questo è un libretto singolare scritto da Ortensio Lando che in fine pose per anagramma Svisnetroh, Sudnal,
Rotua, tse per dire Hortensius Landus est auctor. Sbagliò il Fontanini, che cita le due edizioni di questo libretto,
a credere che quella del 1550 al segno del Pozzo stampata in Venezia fosse la prima edizione, e vedesi che non
conosceva questa, stampata accuratamente.
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, Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
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Dopo il frontespizio figurato vengono le indicazioni dei privilegi, due avvisi ai lettori di Antonio Zantani, (nei
quali Enea Vico non è mai nominato) un prodromo alla vita di Cesare, indi le effigie di ciascuno dei 12 primi
imperatori con contorni figurati e le loro medaglie rispettive, espresse nel rovescio soltanto, con brevi
illustrazioni intorno le vite unicamente: opera nitidissima e accuratissima per i tipi e per le tavole. Questo
volumetto è composto di sessanta carte.
Dopo il frontespizio figurato vengono le indicazioni dei privilegi, due avvisi ai lettori di Antonio Zantani, (nei
quali Enea Vico non è mai nominato) un prodromo alla vita di Cesare, indi le effigie di ciascuno dei 12 primi
imperatori con contorni figurati e le loro medaglie rispettive, espresse nel rovescio soltanto, con brevi
illustrazioni intorno le vite unicamente: opera nitidissima e accuratissima per i tipi e per le tavole. Questo
volumetto è composto di sessanta carte.
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, Altro esemplare di prima freschezza e di mirabi1e intaglio, su cui di mano autografa è riportata la versione in
latino e molte correzioni della stessa opera che non fu poi riprodotta; e dal millesimo egualmente emendato,
vedesi che doveva pubblicarsi nel 1552 sostituendosi nel frontespizio all’arme del Zantani quella di S. Marco.
Essendo levate le carte di dedica, rimangono per conseguenza nel volume 55 foglietti. Il frontespizio e la prima
medaglia di ciascuno dei 12 Cesari sono egregiamente figurate; le altre medaglie puramente intagliate senza
ornamenti ed è illustrata la vita di ciascuno dei Cesari con brevi dichiarazioni. Doveva aver per titolo questa
versione, come leggesi in cartellino: Divorum Caesarum verissimae imagines ex antiquis numismatibus
desumptae etc.
Altro esemplare di prima freschezza e di mirabi1e intaglio, su cui di mano autografa è riportata la versione in
latino e molte correzioni della stessa opera che non fu poi riprodotta; e dal millesimo egualmente emendato,
vedesi che doveva pubblicarsi nel 1552 sostituendosi nel frontespizio all’arme del Zantani quella di S. Marco.
Essendo levate le carte di dedica, rimangono per conseguenza nel volume 55 foglietti. Il frontespizio e la prima
medaglia di ciascuno dei 12 Cesari sono egregiamente figurate; le altre medaglie puramente intagliate senza
ornamenti ed è illustrata la vita di ciascuno dei Cesari con brevi dichiarazioni. Doveva aver per titolo questa
versione, come leggesi in cartellino: Divorum Caesarum verissimae imagines ex antiquis numismatibus
desumptae etc.
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, Le vite contenute nel primo di questi due volumi legati unitaraente sono quelle dei XII Visconti, di Lodovico
Sforza, di Consalvo di Cordova e del Marchese di Pescara. Trovatisi a molti luoghi nel nostro esemplare buone
postille marginali e incontratisi in più luoghi fatti e memorie utili allo studio delle arti e dell’antichità.
Le vite contenute nel primo di questi due volumi legati unitaraente sono quelle dei XII Visconti, di Lodovico
Sforza, di Consalvo di Cordova e del Marchese di Pescara. Trovatisi a molti luoghi nel nostro esemplare buone
postille marginali e incontratisi in più luoghi fatti e memorie utili allo studio delle arti e dell’antichità.
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, Con undici carte topografiche, e 25 tavole figurate in rame.
Con undici carte topografiche, e 25 tavole figurate in rame.
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COLLEZIONE di stampe, pareri, lettere, e disegni per la facciata del Duomo di Milano, pubblicate nella fine del
secolo XVII. Opera rarissima e interessantissima. Vedasi all’articolo Raccolta.
COMMENTARIO delle più notabili, e mostruose cose d’Italia. Vedi Venezia 1548, in 8.
fra le Guide: al quale è
aggiunto un catalogo degli inventori delle cose, che si mangiano, e si bevono, composto da messer Anonimo di
Eutopia, Libro dei più strani, e curiosi che siensi stampati in quel tempo, ma pienissimo di notizie relative ai fasti di molte
famiglie italiane.
Libro dei più strani, e curiosi che siensi stampati in quel tempo, ma pienissimo di notizie relative ai fasti di molte
famiglie italiane.
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, Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
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, Queste entrano nella serie delle opere vitruviane: così postevi anche dal Poleni. Vedasi fra le altre alla pag. 81 la
lettera al Conte Agostino de’ Landi.
Queste entrano nella serie delle opere vitruviane: così postevi anche dal Poleni. Vedasi fra le altre alla pag. 81 la
lettera al Conte Agostino de’ Landi.
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, Edizione dedicata a Francesco I e copiosa per le relazioni che si trovano fra loro dei vari pesi, e misure di quel
tempo presso diversi popoli.
Edizione dedicata a Francesco I e copiosa per le relazioni che si trovano fra loro dei vari pesi, e misure di quel
tempo presso diversi popoli.
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, Esemplare elegantissimo.
Esemplare elegantissimo.
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191
, Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma
l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo,
del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di
Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo
traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di
bellissima conservazione; in vitello.
Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma
l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo,
del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di
Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo
traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di
bellissima conservazione; in vitello.
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Sono due opuscoli per la piccolezza della loro forma così facili a smarrirsi che divennero rari, e sempre
riscontrami in questi et altri simili preziose memorie storiche.
Sono due opuscoli per la piccolezza della loro forma così facili a smarrirsi che divennero rari, e sempre
riscontrami in questi et altri simili preziose memorie storiche.
Show More MDXLIX
Edizione splendidamente eseguita.
Edizione splendidamente eseguita.
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,Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili.
Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo
amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di
concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili.
Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo
amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di
concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
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Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
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132
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