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4188. TARTAGLINI Domenico, Nuova descrizione dell’antichissima città di Cortona, Perugia 1700v, in 4 picc.
4319. PARRINO Antonio, Nuova guida de’ forestieri per le antichità di Pozzuoli, ed isole adjacenti, Napoli 1751, fig., in 12.
790. FEA Carlo, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, discusse contro quelle del Sig. Pietro Bianchi e del Sig. Lorenzo de Romano, Roma 1713, parti due. — Aggiuntevi: Le iscrizioni di monumenti pubblici trovate nelle attuali escavazioni dei medesimi, stesso anno. — Le notizie degli scavi nell’anfiteatro Flavio e nel Foro Traiano: Le ammonizioni criticoantiquarie a vari scrittori del giorno, 1813. — Infine: Nuove osservazioni intorno l’arena nell’anfiteatro Flavio, Roma 1814, in 8.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
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3819. PANVINII Onophrii, De ludis circensibus libri II. De triumphis, liber I, Patavii 1642, in f., fig.
Opera eseguita con molta dottrina da questo troppo distinto archeologo, che non cribrò i suoi scritti con l’insistenza della moderna critica, ma a cui debbesi infinita riconoscenza dalla posterità, con 32 tavole intagliate in rame.
Opera eseguita con molta dottrina da questo troppo distinto archeologo, che non cribrò i suoi scritti con l’insistenza della moderna critica, ma a cui debbesi infinita riconoscenza dalla posterità, con 32 tavole intagliate in rame.
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3818. PANVINII Onophrii, Civitas romana, Parisiis 1588, in 8.
Elegante edizione. Questa è riportata nel Tesoro di Grevio al tomo primo.
Elegante edizione. Questa è riportata nel Tesoro di Grevio al tomo primo.
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3165. ALMELOVEEN Theodorus I., Syllabus plagiariorum. Accedit Henrici Sypesteinii de Plagiariis epistola, Amstelodami 1694, in 8, M. 72.
4317. MAZELLA Scipione, Sito e antichità della città di Pozzuolo e del suo amenissimo distretto, Napoli 1591, in 8, con alcune tavole intagliate in legno. — Aggiuntovi: Opusculum de balneis puteolorum etc.
Elegante libretto per le sue erudite notizie.
Elegante libretto per le sue erudite notizie.
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3571. ALBERTINI Francisci florentini, Opusculum, de mirabilis novae et veteris urbis Romae per Jacobum Mazzocchium 1515, Romae die 20 Octobris, in 4 parv., seconda edizione.
4318. MAZELLA Scipione, Lo stesso aumentato e ricorretto dall’autore, Napoli 1595, e coll’opuscolo de balneis, 1593, in 8.
3938. ANTOLINI Giovanni, Il tempio di Minerva in Assisi confrontato colle tavole del Palladio, Milano 1803, in fol., fig.
4068. PIGNORIA Lorenzo, Le origini di Padova ove si parla dell’antichità, e memorie illustri etc., Padova, 1625, presso Paolo Tozzi, in 4, fig.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S. Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S. Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
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3817. PANVINII Onophrii, Imperium romanorum, Parisiis 1588, in 8. — Addito Sexti Julii Frontini de Coloniis, et origo gentis romanae incerto auctore, et Sexti Julii Frontini de aquaeductibus, Parisiis 1588, in 8.
4213. LASTRI Proposto, L’Osservatore Fiorentino sugli edifici della sua patria, Firenze 1766, in 8, fig., 2 vol. legati in 3.
Vi sono alcune tavole de’ principali edifici e monumenti, 271 ma le illustrazioni sono dottissime e preziose, e forse non avvi miglior libro per le cose fiorentine. Noi abbiamo indicato il nome, sebbene per modestia od altro motivo l’autore si tenne anonimo.
Vi sono alcune tavole de’ principali edifici e monumenti, 271 ma le illustrazioni sono dottissime e preziose, e forse non avvi miglior libro per le cose fiorentine. Noi abbiamo indicato il nome, sebbene per modestia od altro motivo l’autore si tenne anonimo.
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3720. FICORONI Francesco, Osservazioni sopra l’antichità di Roma descritte nel Diario Italico di Montfaucon, Roma 1709, in 4, fig.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
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2781. BONARROTTI Filippo, Osservazioni sopra alcuni frammenti di vasi antichi di vetro, ornati di figure, trovati nei cimiterj di Roma, Firenze 1716, in 4, fig.
Aggiuntevi alcune osservazioni sopra tre dittici d’avorio, colle rispettive tavole e con 31 tavole in rame al fine, relative agli antichi vetri.
Aggiuntevi alcune osservazioni sopra tre dittici d’avorio, colle rispettive tavole e con 31 tavole in rame al fine, relative agli antichi vetri.
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2605. MICALI Giuseppe, Osservazioni sopra i monumenti antichi uniti 21 all’opera intitolata: L’Italia avanti il dominio de’ romani. Lette in Aprile 1811 in Firenze.
Queste furono estese dal cavalier Francesco Inghirami in opposizione alle opinioni del Micali; e per ciò le diamo qui unite.
Queste furono estese dal cavalier Francesco Inghirami in opposizione alle opinioni del Micali; e per ciò le diamo qui unite.
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2693. PAOLI Paol Antonio, Della città di Pesto. Dissertazioni, Roma 1784, in fol., fig.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
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1740. PACIAUDI, De Beneventano Cereris Augustae mensore, Roma 1753, in 4, fig M. 21.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
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2698. PAUSANIAS ou voyage historique de la Grece traduit en francois avec des remarques par l’ab. Gedoyn, vol. 2, in 4, Paris 1731.
Con diverse carte topografiche e alcune tavole figurate, colle vedute della barriera d’Olimpia, della battaglia di Mantinea, di quella dei Messenj contro gli Spartani e di quella del Monte Itome, intagliate magistralmente in quattro gran tavole da Gio. Rigaud.
Con diverse carte topografiche e alcune tavole figurate, colle vedute della barriera d’Olimpia, della battaglia di Mantinea, di quella dei Messenj contro gli Spartani e di quella del Monte Itome, intagliate magistralmente in quattro gran tavole da Gio. Rigaud.
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2972. PETITI Petri, De amazonibus, dissertatio, Amstelodami 1686, in 8, fig.
Questa non comune e preziosa operetta tende a provare coi monumenti e in ispecie colle medaglie. I tipi sono eleganti non meno che le tavole frequenti sparse fra il testo con indici copiose e utilissime.
Questa non comune e preziosa operetta tende a provare coi monumenti e in ispecie colle medaglie. I tipi sono eleganti non meno che le tavole frequenti sparse fra il testo con indici copiose e utilissime.
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3824. PIANTE, e fabbriche, che dimostrano lo splendore degli edifizj di Roma antica.
Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8 tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti questa collezione.
Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8 tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti questa collezione.
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3592. BARBAULT, Les plus beaux monumens de Rome ancienne, ou recueil des plus beaux morceaux de l’antiquité romaine qui existent encore, gravés en 128 planches avec leur explication, Rome, chez Bouchard et Gravier, 1761, in fol.
594. PALLADIO, I quattro libri dell’architettura, Venezia, per Domenico de’ Franceschi, 1570, in fol. fig.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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595. PALLADIO, Lo stesso, ristampato in Venezia colle medesime tavole da Bartolomeo Carampello, 1581 in fol.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
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666. SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe. — Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.
3894. VALADIER Giuseppe e Feoli Vincenzo, Raccolta delle più insigni fabbriche di Roma antica, e sue adjacenze misurate, e dichiarate dall’architetto Giuseppe Valadier, illustrate con iscrizioni antiquarie da Filip 222 po Aurelio Visconti, ed incise da Vincenzo Feoli, Roma, da’ torchi di Girolamo de’ Romanis, 1810, in fol., fig. Non ne sono fin’ora usciti che quattro quaderni. È da sperarsi che i nostri nipoti possano ammirare il compimento di un’opera che deve ritenersi fra le migliori che illustrano i monumenti dell’antica Roma.
2644. AMADUZZI Cristoforo, Raccolta d’antichità argentine, alle quali si uniscono i disegni del tempio di Teseo in Atene e di quello di Pesto, il tutto espresso in 53 rami con brevi dichiarazioni postume dell’ab. Amaduzzi, Roma 1798, in fol., fig.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
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2675. HADRAVA, Ragguagli di varj scavi e scoverte di antichità fatte nell’isola di Capri, Napoli 1793, in 8, fig., M. 61.
Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
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3708. FABRETTI Raphaelis, De aquis et aquaeductis veteris Romae, dissertationes tres, Romae 1680, in 4, fig.
Dotta e preziosa opera con alcune tavole inserte fra il testo incise in rame.
Dotta e preziosa opera con alcune tavole inserte fra il testo incise in rame.
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3012. SPON Jacobi, Recherches curieuses d’antiquité contenues en plusieurs dissertations sur les médailles, bas-reliefs, statues, mosaiques, inscriptions, Lion 1683, in 4, fig.
Sono queste 31 dissertazioni intorno a varj soggetti d’antichità e numismatica, corredate di gran numero di tavole collocate ai rispettivi luoghi voluti dal testo e nelle esposizioni vi si incontra molta critica e dottrina.
Sono queste 31 dissertazioni intorno a varj soggetti d’antichità e numismatica, corredate di gran numero di tavole collocate ai rispettivi luoghi voluti dal testo e nelle esposizioni vi si incontra molta critica e dottrina.
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2485. CAYLUS, Recueil d’antiquités egyptiennes, etrusques, grecques, et romaines, Paris1752 au 1767, in 4., fig., vol. 7.
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
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3315. QUATREMERE de Quinci, Recueil de dissértations sur differents sujets d’antiquité, Paris, 1817, de l’Imprimerie Royale, in 4, fig.
La descrizione dello scudo di Achille. La corsa armata e gli oplitodromi. Il carro funerale che trasportò in Egitto il corpo di Alessandro. Il rogo di Efestione. Il modo con cui erano illuminati i templi de’ greci e de’ romani. La sfida di Apelle e Protogene. Queste dissertazioni sono ornate delle relative tavole intagliate con diligenza.
La descrizione dello scudo di Achille. La corsa armata e gli oplitodromi. Il carro funerale che trasportò in Egitto il corpo di Alessandro. Il rogo di Efestione. Il modo con cui erano illuminati i templi de’ greci e de’ romani. La sfida di Apelle e Protogene. Queste dissertazioni sono ornate delle relative tavole intagliate con diligenza.
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3593. BARBAULT, Recueil de divers monumens anciens, repandus dans plusieurs endroits de l’Italie, gravés en 166 planch. pour servir de suite aux monumens de Rome, 1770, in fol.
4122. WAXEL (de) Leon, Recueil de quelques antiquités trovées sur les bords de la Mer Noire, Berlin 1803, in 4, tedesco e francese.
Vi sono 21 tavole compreso il frontespizio, e una piccola carta del Mar Nero nel principio.
Vi sono 21 tavole compreso il frontespizio, e una piccola carta del Mar Nero nel principio.
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3996. DANIELE D. Francesco, I regali sepolcri del Duomo di Palermo riconosciuti, ed illustrati, Napoli 1784, in fol., fig., M. 81.
Opera dottamente illustrata, e sommamente interessante per la luce che porta nelle epoche più oscure: eseguita magnificamente con 19 tavole di buon intaglio oltre molte vignette.
Opera dottamente illustrata, e sommamente interessante per la luce che porta nelle epoche più oscure: eseguita magnificamente con 19 tavole di buon intaglio oltre molte vignette.
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665. SERLIO Sebastiano, Regole generali d’architettura sopra le cinque maniere degli edifici, Venezia, per Francesco Marcolini, 1544, fol. fig.
Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc. accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali, ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc. accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali, ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
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4032. LYSONS Samuel, Reliquiae britannico-romanae containing figures of roman antiquities discovered in various parts of England, London, 2 vol., in fol. max., fig., 1813 1817.
Nel primo volume sono 37 tavole, e 42 nel secondo. Opera eseguita con immenso lusso per la carta, i tipi, e le tavole colorite con molta accuratezza. Non altrettanto può dirsi per la parte critica del testo, che darebbe luogo a più profondità di discussioni.
Nel primo volume sono 37 tavole, e 42 nel secondo. Opera eseguita con immenso lusso per la carta, i tipi, e le tavole colorite con molta accuratezza. Non altrettanto può dirsi per la parte critica del testo, che darebbe luogo a più profondità di discussioni.
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3992. CORDINER’s Charles, Remarkable ruins, and romantic prospects of north Britain with ancient monuments, and singular subjects of natural history, London 1795, 2 vol., in 4, fig.
Le cento tavole che trovansi in quest’opera sono eseguite con minor cura che non sogliono essere ordinariamente condotte simili opere inglesi. Le vedute pittoresche però sono preferibili alle tavole dei monumenti.
Le cento tavole che trovansi in quest’opera sono eseguite con minor cura che non sogliono essere ordinariamente condotte simili opere inglesi. Le vedute pittoresche però sono preferibili alle tavole dei monumenti.
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2524. HAMILTON William, Egyptiaca… Remarks on several parts of Turkey, London 1809, in 4.
L’atlante di quest’opera è composto di 25 tavole in foglio legate a parte.
L’atlante di quest’opera è composto di 25 tavole in foglio legate a parte.
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3195. CHEVALIER Nicolas, Remarques sur une piece antique de bronze trouvée aux environs de Rome etc. avec une description de la Chambre des rarétez de l’auteur, Amsterdam 1694, in 12, fig.
In questo elegante volumetto sono 14 tavole, compreso il frontespizio istoriato, le quali con grazia furono incise da Schoonebeek.
In questo elegante volumetto sono 14 tavole, compreso il frontespizio istoriato, le quali con grazia furono incise da Schoonebeek.
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1670. GUENEBAULD Jean Medecin, Le réveil de Chyndonax Prince des Vacies, Druydes, Celtiques, Diionois, avec la saincteté, religion et diversité des cérémonies observées aux anciennes sepultures par J. G. D. M. D. A., Dijon 1621, in 8, fig.
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali, e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali, e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
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1734. NIEUPOORT, Explication abrégé des coutumes et cérémonies des Romains, à Toulouse 1783, in 12.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
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3738. FRANZINI Federico, Roma antica, e moderna ec., Roma, 1668, per i successori al Mascardi, in 8, figurato.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
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3855. ROMA antica, e moderna; ossia nuova descrizione di tutti gli antichi edifici moderni, sacri, e profani con 200 e più figure in rame; il tutto cavato dal Baronio, Bosso, Nardini, Grevio, ed altri classici autori, presso Roisecco, Roma, 1765, vol. 3, fig.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
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3748. GIOVANNOLI Alò da Civita Castellana, Roma antica, Roma 1619, in fol. obl., fig., libri III.
Questi tre libri sono affatto senza testo, meno un’interpretazione delle tavole in italiano, e in latino intagliato sotto le stesse. La prima parte contiene il frontespizio figurato, la pianta di Roma, e 33 tavole. Il secondo contiene 40 tavole, e un frontespizio istoriato, e il terzo 50 tav. con un frontespizio figurato. Le incisioni sono all’acqua forte eseguite in una maniera tutta proprio di questo autore.
Questi tre libri sono affatto senza testo, meno un’interpretazione delle tavole in italiano, e in latino intagliato sotto le stesse. La prima parte contiene il frontespizio figurato, la pianta di Roma, e 33 tavole. Il secondo contiene 40 tavole, e un frontespizio istoriato, e il terzo 50 tav. con un frontespizio figurato. Le incisioni sono all’acqua forte eseguite in una maniera tutta proprio di questo autore.
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3800. NARDINI Famiano, Roma antica, alla Santità di Alessandro VII, Roma 1666, in 4, fig.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
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541. LABACCO, Libro appartenente all’architettura, nei quale si figurano alcune notabili antichità di Roma.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
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3872. SANDRART Joachimi, Romae antiquae et novae theatrum, Norimbergae 1684, in fol., fig.
Opera di 59 tavole intagliate in rame, non compreso un frontespizio figurato. Fra queste osservisi non manchi la bella pianta in grande di Roma, che da alcuni esemplari fu tolta. Opera delle più pregievoli in questo genere.
Opera di 59 tavole intagliate in rame, non compreso un frontespizio figurato. Fra queste osservisi non manchi la bella pianta in grande di Roma, che da alcuni esemplari fu tolta. Opera delle più pregievoli in questo genere.
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