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Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno
sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con
autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali:
Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in
principio.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno
sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con
autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali:
Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in
principio.
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, Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile
dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il
testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile
dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il
testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
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, Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’
Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’
Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
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, L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,
di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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, Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia
semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in
Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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, Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli
inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli
inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
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MDXCIV
, Vi è aggiunto altro opuscolo: Laudatio in funere Francisci Medicei habita a Balduino de Monte, Flor. 1614,
Giunti.
Vi è aggiunto altro opuscolo: Laudatio in funere Francisci Medicei habita a Balduino de Monte, Flor. 1614,
Giunti.
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MDCXIV
, Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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MDCXXI
. Le invenzioni e le macchine furono dell’ingegnere architetto Carlo Buzzio e le pitture dei quadri di Giovanni
Angelo Storel, di Stefano Montalto e Antonio Busca, in tutto tavole 21 di mediocre intaglio.
Le invenzioni e le macchine furono dell’ingegnere architetto Carlo Buzzio e le pitture dei quadri di Giovanni
Angelo Storel, di Stefano Montalto e Antonio Busca, in tutto tavole 21 di mediocre intaglio.
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MDCLVIII
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
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MDCLXXXI
, Sebastiano Cipriani inventò gli apparati e Alessandro Specchi intagliò le 19 tavole di nitida esecuzione: in fine è
la orazione funebre dello stesso Carlo d’Aquino.
Sebastiano Cipriani inventò gli apparati e Alessandro Specchi intagliò le 19 tavole di nitida esecuzione: in fine è
la orazione funebre dello stesso Carlo d’Aquino.
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MDCCIII
Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami
che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo
VI Imperatore e sono assai ben fatti.
Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami
che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo
VI Imperatore e sono assai ben fatti.
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MDCCXXXV
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole
non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole
non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
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MLCCXXXVI
Con due orazioni funerali, l’una di Mons. Marcolini, l’altra del Padre Guzman Gesuita. Con sette grandissime
tavole atlantiche inventate e disegnate dal Cav. Fuga e intagliate da vari artefici.
Con due orazioni funerali, l’una di Mons. Marcolini, l’altra del Padre Guzman Gesuita. Con sette grandissime
tavole atlantiche inventate e disegnate dal Cav. Fuga e intagliate da vari artefici.
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MDCCXLVII
Furono queste esequie celebrate nella chiesa dei Portoghesi in Roma. Le invenzioni furono di Emanuele
Rodrigues de los sanctos intagliate in 20 gran tavole, l’orazione in fine di Sebast. Mar. Correa.
Furono queste esequie celebrate nella chiesa dei Portoghesi in Roma. Le invenzioni furono di Emanuele
Rodrigues de los sanctos intagliate in 20 gran tavole, l’orazione in fine di Sebast. Mar. Correa.
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MDCCLVIII
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
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MDCCLXIV
Tre tavole di medaglie, una del catafalco e il frontespizio formano gli ornamenti dell’edizione.
Tre tavole di medaglie, una del catafalco e il frontespizio formano gli ornamenti dell’edizione.
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MDCCLXVI
Trovansi 83 carte in questo volume destinate alle tavole nelle quali sono rappresentati 153 sogg. tratti dalle sei
commedie di Terenzio, oltre il ritratto di Terenzio stesso d’incontro al frontespizio. Opera dottissima e non
comune in Italia.
Trovansi 83 carte in questo volume destinate alle tavole nelle quali sono rappresentati 153 sogg. tratti dalle sei
commedie di Terenzio, oltre il ritratto di Terenzio stesso d’incontro al frontespizio. Opera dottissima e non
comune in Italia.
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, Questi opuscoli sono postumi, poiché non erano stati finiti dall’autore e nullameno vennero dai dotti applauditi
per l’estensione delle cognizioni che racchiudono.
Questi opuscoli sono postumi, poiché non erano stati finiti dall’autore e nullameno vennero dai dotti applauditi
per l’estensione delle cognizioni che racchiudono.
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, Questa rara e copiosa collezione comprende molte serie di costumi di vari popoli. 104 tav. comprende il primo
volume cogli abiti dei popoli veneti ed orientali. Il secondo contiene costumi di vari popoli in numero di circa
100 tavole. Il terzo volume ha per titolo additio ad duos superiores libros de habitibus diversarum nationum,
composto di varie serie e di diverso intaglio con altre 100 tavole, di rara e bella esecuzione.
Questa rara e copiosa collezione comprende molte serie di costumi di vari popoli. 104 tav. comprende il primo
volume cogli abiti dei popoli veneti ed orientali. Il secondo contiene costumi di vari popoli in numero di circa
100 tavole. Il terzo volume ha per titolo additio ad duos superiores libros de habitibus diversarum nationum,
composto di varie serie e di diverso intaglio con altre 100 tavole, di rara e bella esecuzione.
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— live de re athletica, 284 ludisque veterani gymnicis, musicis,
circensibus etc., opus tassellatum, Lugduni 1693, in 4.
Laboriosissima opera per la vasta sua erudizione tratta specialmente dei classici greci.
Laboriosissima opera per la vasta sua erudizione tratta specialmente dei classici greci.
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, , Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
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, Le tavole sono 151, compreso il primo simbolo in legno che rappresenta un teschio di Bove e il bel ritratto di
Achille Bocchi, che è il simbolo secondo. Il volume comincia col frontespizio suddetto, il privilegio di Giulio III
il catalogo degli autori citati, l’elenco dei motti colla divisione dell’opera, l’indice delle materie, le ommissioni e
gli errori di stampa e alcuni versi greci e latini in onore dell’autore. In tutto i prolegomeni, sino al numero primo
e alla lettera A del registro, sono 28 foglietti. E singolarmente da notarsi come indistintamente nella prima e
nella seconda edizione trovinsi alcune tavole non logore, ma mal stampate, siccome accade in tutti i libri ed
opere intagliate dal Bonasone. E qualche volta abbiamo osservato qualche esemplare meglio impresso nella
seconda che nella prima edizione. È però duopo avere parecchi esemplari per poter sceglierne, col disfarli, uno
che sia perfetto e degno d’ una scelta e ricca biblioteca ec.
Le tavole sono 151, compreso il primo simbolo in legno che rappresenta un teschio di Bove e il bel ritratto di
Achille Bocchi, che è il simbolo secondo. Il volume comincia col frontespizio suddetto, il privilegio di Giulio III
il catalogo degli autori citati, l’elenco dei motti colla divisione dell’opera, l’indice delle materie, le ommissioni e
gli errori di stampa e alcuni versi greci e latini in onore dell’autore. In tutto i prolegomeni, sino al numero primo
e alla lettera A del registro, sono 28 foglietti. E singolarmente da notarsi come indistintamente nella prima e
nella seconda edizione trovinsi alcune tavole non logore, ma mal stampate, siccome accade in tutti i libri ed
opere intagliate dal Bonasone. E qualche volta abbiamo osservato qualche esemplare meglio impresso nella
seconda che nella prima edizione. È però duopo avere parecchi esemplari per poter sceglierne, col disfarli, uno
che sia perfetto e degno d’ una scelta e ricca biblioteca ec.
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, Con più di 200 tavole intagliate diligentemente.
Con più di 200 tavole intagliate diligentemente.
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, Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
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— Seguono le 5 tavole intitolate Crudelitas in Catholicis mactandis, 1584
— Termina il volume: Beati Apollinaris martiris primi Ravennatum. Episc. res gestae,
Romae 1586.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
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, Questa collezione di acque forti piena di bizzarria, di grazia e di spirito, compreso il frontespizio contiene 31
tavole.
Questa collezione di acque forti piena di bizzarria, di grazia e di spirito, compreso il frontespizio contiene 31
tavole.
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— Aggiugnesi nello stesso libro: La Caravanne du Sultan à la Mecque, Mascarade turque
donnée à Rome par les pensionnaires de l’Academie de France au Carnoval de l’année 1748,
gravée en 32 planches par Joseph Vien peintre de l’Academie.
, Composta di 50 tavole in fol., le quali sono contrassegnate in qualche luogo dal nome di Bernardino Passeri
pittore e intagliatore che lavorò moltissimo in Roma con troppa facilità e intagliò anche un’altra vita di S
Brunone.
Composta di 50 tavole in fol., le quali sono contrassegnate in qualche luogo dal nome di Bernardino Passeri
pittore e intagliatore che lavorò moltissimo in Roma con troppa facilità e intagliò anche un’altra vita di S
Brunone.
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Le tavole sono 31 precedute dal ritratto della Santa e dal frontespizio ove sono intagliati in 8 medaglie i SS.
dell’Ordine. Operetta della più fina esecuzione.
Le tavole sono 31 precedute dal ritratto della Santa e dal frontespizio ove sono intagliati in 8 medaglie i SS.
dell’Ordine. Operetta della più fina esecuzione.
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Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
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Questa è la continuazione del Baglioni.
Questa è la continuazione del Baglioni.
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, Col ritratto in fronte intagliato da Odoardo Fialetti. 404
Col ritratto in fronte intagliato da Odoardo Fialetti. 404
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— Aggiuntovi; Titiani Pictoris celeberrimi, Danae, Parisiis, apud Clodovoeum Cottard,1633.
Questo e un poemetto latino preceduto da altri componimenti di Eustazio, di Erasmo e di altri scrittori. Amendue
questi opuscoli sono rarissimi. Vedasi anche questa vita medesima originale in Miscellanei 88.
Questo e un poemetto latino preceduto da altri componimenti di Eustazio, di Erasmo e di altri scrittori. Amendue
questi opuscoli sono rarissimi. Vedasi anche questa vita medesima originale in Miscellanei 88.
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,
Si riprendono tutti, o molti dei passi pungenti dei Malvasia 405 e trovasi innanzi al frontespizio una tavola in
rame con due mani che temperano una penna da scrivere col motto di sopra ut scribat, non feriat.
Si riprendono tutti, o molti dei passi pungenti dei Malvasia 405 e trovasi innanzi al frontespizio una tavola in
rame con due mani che temperano una penna da scrivere col motto di sopra ut scribat, non feriat.
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, Le poche tavole intagliate in rame che illustrano quest’opera, non troppo profonda, sono inserite fra il testo.
Vedansi le osservazioni su quest’opera all’articolo Ficoroni e l’apologia all’articolo Riccobaldi.
Le poche tavole intagliate in rame che illustrano quest’opera, non troppo profonda, sono inserite fra il testo.
Vedansi le osservazioni su quest’opera all’articolo Ficoroni e l’apologia all’articolo Riccobaldi.
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, Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
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, Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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, I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e
monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di
osservazioni.
Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente
titolo:
Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I.
Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità
Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato.
È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione
e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi
essere stato il Colbert dell’Italia.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e
monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di
osservazioni.
Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente
titolo:
Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I.
Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità
Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato.
È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione
e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi
essere stato il Colbert dell’Italia.
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In principio è la tavola in rame del monumento. La grand’opera di quest’autore è la prima qui sopra citata notae
Graecorum che deve essergli costata una fatica straordinaria ed ha grandemente per questa ben meritato della
Repubblica Letteraria.
In principio è la tavola in rame del monumento. La grand’opera di quest’autore è la prima qui sopra citata notae
Graecorum che deve essergli costata una fatica straordinaria ed ha grandemente per questa ben meritato della
Repubblica Letteraria.
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, Nel 1745 fu trovato in un vecchio sepolcro questo atramentario in Puglia presso Turicium luogo d’antica città
lontana 4 mille passi dall’Adriatico, italianamente detta Terlizzo e dal volgo Turrizzo. Vedesi una tavola
diligentissima incisa in rame che lo rappresenta, oltre le molte altre sparse fra il testo dell’opera intagliate in
legno. Questo monumento diede luogo ad ampie memorie ed eruditissime discussioni che formarono i due
volumi indicati.
Nel 1745 fu trovato in un vecchio sepolcro questo atramentario in Puglia presso Turicium luogo d’antica città
lontana 4 mille passi dall’Adriatico, italianamente detta Terlizzo e dal volgo Turrizzo. Vedesi una tavola
diligentissima incisa in rame che lo rappresenta, oltre le molte altre sparse fra il testo dell’opera intagliate in
legno. Questo monumento diede luogo ad ampie memorie ed eruditissime discussioni che formarono i due
volumi indicati.
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, Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
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, Sito ed antichità della città di Pozzuolo e del suo amenissimo distretto, Napoli 1595, in 8,
fig. e de Balneis Puteolorum. Vedi fra le Guide di Pozzuolo.
, Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e
diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi
luoghi: esemplare in carta distinta.
Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e
diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi
luoghi: esemplare in carta distinta.
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, Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da
Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò
in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da
Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò
in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
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