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Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile
esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile
esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
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Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il
Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono
che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il
Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono
che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
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La lindura del bulino pare aver tolto all’originalità delle stampe antiche tutto il sapore e il gusto, che le
rendevano tanto pregiate.
La lindura del bulino pare aver tolto all’originalità delle stampe antiche tutto il sapore e il gusto, che le
rendevano tanto pregiate.
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Poco utile come opera elementare è questo libro; ma eseguito con tutta la venustà propria di questo spiritoso
incisore.
Poco utile come opera elementare è questo libro; ma eseguito con tutta la venustà propria di questo spiritoso
incisore.
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,
Senz’anno, nome, luogo di stampa, con 24 bellissime tavole intagliate in rame di prima freschezza.
– Per essere dello stesso autore ed amatore di belle arti abbiamo registrato anche il seguente.
Senz’anno, nome, luogo di stampa, con 24 bellissime tavole intagliate in rame di prima freschezza.
– Per essere dello stesso autore ed amatore di belle arti abbiamo registrato anche il seguente.
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Opera di stile non troppo severo e purgato.
Opera di stile non troppo severo e purgato.
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Questi due opuscoli sono estesi in italiano, quantunque, il titolo sia espresso in latino. Questa è l’edizione
originale dell’Hecatomphila e della Deifira in caratteri rotondi a 25 righe per pagina. Ciascuno dei due volumetti
rilegati in ini solo conta 20 foglietti. Tanto il titolo, che il finale colla data è stampato in maiuscole. Santander
opina che possano essere stampati questi due opuscoli a Venezia da Clemente Padovano, ch’egli denomina il
Guttemberg dell’Italia. Vero è che sono d’un estrema rarità e preziosità. Il nostro esemplare è di prima bellezza
in vit.
Questi due opuscoli sono estesi in italiano, quantunque, il titolo sia espresso in latino. Questa è l’edizione
originale dell’Hecatomphila e della Deifira in caratteri rotondi a 25 righe per pagina. Ciascuno dei due volumetti
rilegati in ini solo conta 20 foglietti. Tanto il titolo, che il finale colla data è stampato in maiuscole. Santander
opina che possano essere stampati questi due opuscoli a Venezia da Clemente Padovano, ch’egli denomina il
Guttemberg dell’Italia. Vero è che sono d’un estrema rarità e preziosità. Il nostro esemplare è di prima bellezza
in vit.
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Tacciono di quest’edizione i bibliografi De Bure, Brunet, Santander e motti altri da me consultati. Il primo
foglietto non contiene cbe le prime -quattro parole da noi qui sopra indicate. A tergo comincia una dedicatoria di
tutti questi opuscoli di Girolamo Massaimi a Roberto Pucci, la quale finisce col 4 foglietto, enumerando molte
opere dell’Alberti, così facendo il suo elogio. Si vede da questa che era già stampato il trattato dell’architettura
iamdiu edititum; ma non pare che gli altri opuscoli fossero pubblicati. A tergo del 4 foglietto comincia il testo e
continua per altri 48 foglietti, nell’ultimo de’ quali è l’Errata e a tergo alcuni versi in lode dell’autore di Antonio
Sabino imolese. Probabilmente il libro è stampato a Firenze. Il carattere è rotondo e assai bello. L’esemplare è
intonso e conservatissimo, leg. ol.
Tacciono di quest’edizione i bibliografi De Bure, Brunet, Santander e motti altri da me consultati. Il primo
foglietto non contiene cbe le prime -quattro parole da noi qui sopra indicate. A tergo comincia una dedicatoria di
tutti questi opuscoli di Girolamo Massaimi a Roberto Pucci, la quale finisce col 4 foglietto, enumerando molte
opere dell’Alberti, così facendo il suo elogio. Si vede da questa che era già stampato il trattato dell’architettura
iamdiu edititum; ma non pare che gli altri opuscoli fossero pubblicati. A tergo del 4 foglietto comincia il testo e
continua per altri 48 foglietti, nell’ultimo de’ quali è l’Errata e a tergo alcuni versi in lode dell’autore di Antonio
Sabino imolese. Probabilmente il libro è stampato a Firenze. Il carattere è rotondo e assai bello. L’esemplare è
intonso e conservatissimo, leg. ol.
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Edizione appena servibile per i poveri e da consumarsi nelle scuole, M. 62.
Edizione appena servibile per i poveri e da consumarsi nelle scuole, M. 62.
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Tavole 44 di bellissima, esecuzione, sulle quali il testo è intagliato. Vi si trova aggiunto
Tavole 44 di bellissima, esecuzione, sulle quali il testo è intagliato. Vi si trova aggiunto
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,
Sono 49 tavole; aggiuntovi altre macchine e disegni vari.
Sono 49 tavole; aggiuntovi altre macchine e disegni vari.
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,
Il Veranzio non debb’essere di molto antica impressione 83poiché dimostra le nuove Procuratie in una
tavola della Piazza S. Marco di Venezia edificate col terzo piano ec. e quasi potrebbe determinarsi l’epoca, se il
disegno è abbastanza fedele, giacché non vedesi la loggietta alla torre. Singolare è però il porsi lungo questa
Piazza tre fontane, che egli pretendeva potere far sorgere d’acqua dolce con poco dispendio. Le tavole sono di
meschino intaglio e le nozioni non troppo chiare e precise, non senza però qualche finezza di accorgimento.
Il Veranzio non debb’essere di molto antica impressione 83poiché dimostra le nuove Procuratie in una
tavola della Piazza S. Marco di Venezia edificate col terzo piano ec. e quasi potrebbe determinarsi l’epoca, se il
disegno è abbastanza fedele, giacché non vedesi la loggietta alla torre. Singolare è però il porsi lungo questa
Piazza tre fontane, che egli pretendeva potere far sorgere d’acqua dolce con poco dispendio. Le tavole sono di
meschino intaglio e le nozioni non troppo chiare e precise, non senza però qualche finezza di accorgimento.
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Queste non sono che dodici cattive tavole all’acqua forte che non corrispondono in alcun modo al titolo.
Queste non sono che dodici cattive tavole all’acqua forte che non corrispondono in alcun modo al titolo.
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Nella prima carta sono due epigrammi l’uno del Beroaldo, l’altro del Grapaldi a Orlando Pallavicino: segue un
secondo foglietto colla dedica allo stesso Pallavicino; e incomincia subito il testo diviso in due libri. In fine
termina con un indirizzo dello stampatore Angelo Ugoletto parmense al lettore. Senza che siavi espressamente
segno di luogo, ed anno e di contro nell’ultimo foglietto sono 8 versi di Bernardino Sassoguidano modenese e la
marca dell’Ugoletto. Sono in tutto 194 foglietti di stampa in bei caratteri rotondi, esemplare bellissimo in mar.
dor. di un’opera da tenersi in pregio.
Nella prima carta sono due epigrammi l’uno del Beroaldo, l’altro del Grapaldi a Orlando Pallavicino: segue un
secondo foglietto colla dedica allo stesso Pallavicino; e incomincia subito il testo diviso in due libri. In fine
termina con un indirizzo dello stampatore Angelo Ugoletto parmense al lettore. Senza che siavi espressamente
segno di luogo, ed anno e di contro nell’ultimo foglietto sono 8 versi di Bernardino Sassoguidano modenese e la
marca dell’Ugoletto. Sono in tutto 194 foglietti di stampa in bei caratteri rotondi, esemplare bellissimo in mar.
dor. di un’opera da tenersi in pregio.
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Comincia col libro dei grotteschi di Simone Vovet intagliati da Dovigny. Poi gli ornati di Ducerrean intagliati da
Poilly, gli ornati di Raffaello pubblicati da la Guertiere, i fregi del Mitelli; le Bar [...] de Pieret e molte statue e
figure prese da Rafaello pubblicate da Mariette; in tutto dugento [...].
Comincia col libro dei grotteschi di Simone Vovet intagliati da Dovigny. Poi gli ornati di Ducerrean intagliati da
Poilly, gli ornati di Raffaello pubblicati da la Guertiere, i fregi del Mitelli; le Bar [...] de Pieret e molte statue e
figure prese da Rafaello pubblicate da Mariette; in tutto dugento [...].
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Il primo contiene 23 tavole con profili esterni di trabeazioni di vari ordini. Il secondo altrettante tavole con
profili, relativi ad interne decorazioni mobiliarie.
Il primo contiene 23 tavole con profili esterni di trabeazioni di vari ordini. Il secondo altrettante tavole con
profili, relativi ad interne decorazioni mobiliarie.
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Nei primi tre volumi, pubblicati da Mariette, sono raccolti i più bizzarri ornamenti d’ogni genere; e targhe e vasi
e vedute e candelieri e tutto ciò che a una ricca fantasia può venire in capo, intagliati con grazia all’acqua forte:
contengono questi oltre 650 tavole.
Nei primi tre volumi, pubblicati da Mariette, sono raccolti i più bizzarri ornamenti d’ogni genere; e targhe e vasi
e vedute e candelieri e tutto ciò che a una ricca fantasia può venire in capo, intagliati con grazia all’acqua forte:
contengono questi oltre 650 tavole.
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Il codice è composto da 124 foglietti; sonovi alcune poche figure e i vocaboli greci al margine. Fu confrontato e
corrisponde, con piccolissime varietà e non essenziali, ai due principali della Vaticana e per la bellissima sua
conserva 127 zione, e prima legatura e lettere aurate, e nitidezza di pergamene il riteniamo di non comune
preziosità.
Il codice è composto da 124 foglietti; sonovi alcune poche figure e i vocaboli greci al margine. Fu confrontato e
corrisponde, con piccolissime varietà e non essenziali, ai due principali della Vaticana e per la bellissima sua
conserva 127 zione, e prima legatura e lettere aurate, e nitidezza di pergamene il riteniamo di non comune
preziosità.
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, Questo codice che non giunge se non a tutto il terzo libro è stato cominciato col massimo lusso ed eleganza,
essendo la prima pagina interamente scritta a lettere d’oro e le due seguenti alternate in oro in lapis lazzuli e in
porpora: tutto il resto del codice in minio e in nero, è della massima bellezza: non è però anteriore al XV secolo.
Era nella biblioteca del Duca di Cassano.
Questo codice che non giunge se non a tutto il terzo libro è stato cominciato col massimo lusso ed eleganza,
essendo la prima pagina interamente scritta a lettere d’oro e le due seguenti alternate in oro in lapis lazzuli e in
porpora: tutto il resto del codice in minio e in nero, è della massima bellezza: non è però anteriore al XV secolo.
Era nella biblioteca del Duca di Cassano.
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, Nel principio è la lettera di Giovanni Sulpizio al lettore: segue l’indice: poi la lettera del Cardinal Riario a
Giovanni Sulpizio: vengono i dieci libri di Viuuvio: che finiscono con una carta di errata col registro. In fine
Sexti Iulii Frontini Consularis de acques quae in urbem influunt; libellus mirabilis. Dell’ultima carta è il registro
dei fogli, in fol., senza luogo ed anno.
Questa è la più rara e pregiata edizione di quest’opera per esser la prima non solo, ma perché il suo testo è
bastantemente corretto: esemplare magnifico in vit. dor. Era della biblioteca Corsini.
Nel principio è la lettera di Giovanni Sulpizio al lettore: segue l’indice: poi la lettera del Cardinal Riario a
Giovanni Sulpizio: vengono i dieci libri di Viuuvio: che finiscono con una carta di errata col registro. In fine
Sexti Iulii Frontini Consularis de acques quae in urbem influunt; libellus mirabilis. Dell’ultima carta è il registro
dei fogli, in fol., senza luogo ed anno.
Questa è la più rara e pregiata edizione di quest’opera per esser la prima non solo, ma perché il suo testo è
bastantemente corretto: esemplare magnifico in vit. dor. Era della biblioteca Corsini.
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, Esemplare bellissimo d’antica legatura appartenne al cav. Maderna architetto.
Esemplare bellissimo d’antica legatura appartenne al cav. Maderna architetto.
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, Intendesi il gran teatro di Bibiena.
Intendesi il gran teatro di Bibiena.
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Questo Visentini fu maestro nel secolo scorso della pubblica Accademia Veneta e scrisse questo trattato
prospettico per erudire la gioventù. Lo ornò di 81 figure, che sono quadri di composizione sua, acquarellati in
chiaroscuro per essere poi intagliati, e pubblicati nell’opera. Il dispendio che avrebbe costato quest’edizione
ritenne forse l’autore dal darla alla luce. Sebbene se fosse stata eseguita, come la sua seconda parte degli Errori
del Gallacini, non vi si sarebbe troppo lodata l’accuratezza e il buon gusto. Vedi GALLACINI ec.
Questo Visentini fu maestro nel secolo scorso della pubblica Accademia Veneta e scrisse questo trattato
prospettico per erudire la gioventù. Lo ornò di 81 figure, che sono quadri di composizione sua, acquarellati in
chiaroscuro per essere poi intagliati, e pubblicati nell’opera. Il dispendio che avrebbe costato quest’edizione
ritenne forse l’autore dal darla alla luce. Sebbene se fosse stata eseguita, come la sua seconda parte degli Errori
del Gallacini, non vi si sarebbe troppo lodata l’accuratezza e il buon gusto. Vedi GALLACINI ec.
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, L’anonimo indicato è il sig. Luigi Zandomeneghi scultore.
L’anonimo indicato è il sig. Luigi Zandomeneghi scultore.
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, In tedesco. Senza alcun testo. Queste sono le stampe di Egidio Sadeler, quantunque segnate anche col nome di
Marco, che dovevano servire all’edizione dell’Esopo di Parigi nel 1659 di Raf. Du Fresne e servirono anche a
quella del 1689. Le stampe sono bellissime e freschissime in numero di 140 dalle quali con un frontespizio a
parte trassero partito i calcografi per imbarazzare i bibliografi e speculare.
In tedesco. Senza alcun testo. Queste sono le stampe di Egidio Sadeler, quantunque segnate anche col nome di
Marco, che dovevano servire all’edizione dell’Esopo di Parigi nel 1659 di Raf. Du Fresne e servirono anche a
quella del 1689. Le stampe sono bellissime e freschissime in numero di 140 dalle quali con un frontespizio a
parte trassero partito i calcografi per imbarazzare i bibliografi e speculare.
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Con una tavola intagliata in rame del busto d’Asclepiade.
Con una tavola intagliata in rame del busto d’Asclepiade.
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, Il Sig. Dufourny stava allora in Palermo fabbricando l’edifizio che vedesi ora in mezzo al Giardino Botanico ed
era possessore di questo bel vaso che permise al dotto archeologo d’illustrare.
Il Sig. Dufourny stava allora in Palermo fabbricando l’edifizio che vedesi ora in mezzo al Giardino Botanico ed
era possessore di questo bel vaso che permise al dotto archeologo d’illustrare.
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, In due diverse dimensioni è il cammeo intagliato e la lettera è in francese e in italiano.
In due diverse dimensioni è il cammeo intagliato e la lettera è in francese e in italiano.
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S’aggirano le ricerche sovra un colatoio forato.
S’aggirano le ricerche sovra un colatoio forato.
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, Ha il suo principio dal 1772 al 1798. Con un volume addizionale del 1806, in 4.
Ha il suo principio dal 1772 al 1798. Con un volume addizionale del 1806, in 4.
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Sta una tavola nel principio col tumulo e col ritratto di questa donna famosa per la sua bellezza e per i suoi talenti sommi nel canto e nella declamazione. Sono raccolte le produzioni poetiche de’ primi ingegni del secolo,
pubblicate con somma eleganza nella stamperia Reale coi tipi Bodoniani.
Sta una tavola nel principio col tumulo e col ritratto di questa donna famosa per la sua bellezza e per i suoi talenti sommi nel canto e nella declamazione. Sono raccolte le produzioni poetiche de’ primi ingegni del secolo,
pubblicate con somma eleganza nella stamperia Reale coi tipi Bodoniani.
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MDCCXCII , Parma 1700, in 4.
Sono 13 piccola stampe oblonghe, delle quali ciascuna ha quattro compartimenti ove sono intagliate ed ai numeri
2 e 9 sta la marca dell’intagliatore A. D. in corsivo iniziali. Oltre 12 tavole è anche nella stessa forma intagliato e
figurato il frontespizio.
Sono 13 piccola stampe oblonghe, delle quali ciascuna ha quattro compartimenti ove sono intagliate ed ai numeri
2 e 9 sta la marca dell’intagliatore A. D. in corsivo iniziali. Oltre 12 tavole è anche nella stessa forma intagliato e
figurato il frontespizio.
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Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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, Opuscoletto manoscritto di sedici pagine di testo ed esteso con molta dottrina e buon gusto di stile.
Opuscoletto manoscritto di sedici pagine di testo ed esteso con molta dottrina e buon gusto di stile.
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Opera che si sta pubblicando con molto decoro ed utilità. Estratti da tutti i più scelti libri di costumi, viaggi ed
antichità.
Opera che si sta pubblicando con molto decoro ed utilità. Estratti da tutti i più scelti libri di costumi, viaggi ed
antichità.
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, De annulorum origine, Vedi Kirchmanni.
De annulorum origine, Vedi Kirchmanni.
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, L’opuscolo fu pubblicato dall’Egnazio e stampato probabilmente a Venezia con caratteri rotondi e di bella
forma.
L’opuscolo fu pubblicato dall’Egnazio e stampato probabilmente a Venezia con caratteri rotondi e di bella
forma.
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, Questo è un libretto di disegni vari di ricami con stemmi ed allegorie disegnato a penna, preceduto da’ citati due
frontespizi con lettere dedicatorie, alle quali va innanzi un primo frontespizio miniato riccamente ove è una
Devise con un girasole, e in una targa: non san questi occhi miei volgersi altrove. Sono carte 67 in tutto,
comprese le due dedicatorie e il frontespizio. Vedi agli articoli Bellezze, Vinciolo, Vavassore.
Questo è un libretto di disegni vari di ricami con stemmi ed allegorie disegnato a penna, preceduto da’ citati due
frontespizi con lettere dedicatorie, alle quali va innanzi un primo frontespizio miniato riccamente ove è una
Devise con un girasole, e in una targa: non san questi occhi miei volgersi altrove. Sono carte 67 in tutto,
comprese le due dedicatorie e il frontespizio. Vedi agli articoli Bellezze, Vinciolo, Vavassore.
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, Pittore bolognese, dissegnatore e miniatore figlio di Bartolommeo
Passerotti circa al 1560 (Vedasi Malvasia e Abec. Pit.), Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
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, Le prime sono quasi tutte di Orazio Vernet.
Le prime sono quasi tutte di Orazio Vernet.
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Vedi sui trattati di equitazione e cavalli.
Vedi sui trattati di equitazione e cavalli.
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Sono queste 79 tavole assai ben disegnate, intagliate e acquarellate con gusto, che presentano i moderni costumi
di Francia, delle quali 32 appartengono al primo e 10 al secondo autore. Vi sono aggiunte di Orazio Vernet le
Ore del giorno in sei stampine in 8 di due figure ciascuna aggruppate, che sono di bellissima esecuzione.
Sono queste 79 tavole assai ben disegnate, intagliate e acquarellate con gusto, che presentano i moderni costumi
di Francia, delle quali 32 appartengono al primo e 10 al secondo autore. Vi sono aggiunte di Orazio Vernet le
Ore del giorno in sei stampine in 8 di due figure ciascuna aggruppate, che sono di bellissima esecuzione.
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, Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è
da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi
di Gesù.
Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è
da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi
di Gesù.
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, Sono queste cinque gran tavole a mezzo tinto, o a fumo eseguite da Elia Cristoforo Heis.
Sono queste cinque gran tavole a mezzo tinto, o a fumo eseguite da Elia Cristoforo Heis.
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Sono 24 emblemi intagliati con gran finezza di bulino in altrettanti medaglioni rotondi con motti latini stampali
in giro sull’orlo delle incisioni, etc. illustrazioni poi in lingua olandese. Il frontespizio è figurato, alla cima del
quale è un cartello con questi versi:
Queris quid sit amor, quid amare, Cupidins et quid
Castra sequi? Chartam hanc inspice, doctus eris.
Haec tibi delicias hortumque ostendit amorum;
Inspice; sculptori est ingeniosa manus.
Sono 24 emblemi intagliati con gran finezza di bulino in altrettanti medaglioni rotondi con motti latini stampali
in giro sull’orlo delle incisioni, etc. illustrazioni poi in lingua olandese. Il frontespizio è figurato, alla cima del
quale è un cartello con questi versi:
Queris quid sit amor, quid amare, Cupidins et quid
Castra sequi? Chartam hanc inspice, doctus eris.
Haec tibi delicias hortumque ostendit amorum;
Inspice; sculptori est ingeniosa manus.
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Sono 12 tavole intagliate all’acqua forte con grazia e vivacità, in 4, grande.
Sono 12 tavole intagliate all’acqua forte con grazia e vivacità, in 4, grande.
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, Sono 30 tavole di bell’intaglio con illustrazioni latine tedesche.
Sono 30 tavole di bell’intaglio con illustrazioni latine tedesche.
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332
,
Vedi per le Biblie. Biblia Pauperum: Vita et Passio: Veteris Testamenti Stockmann: Schellemberg Histoire du V.
et du N. Testament. Bibl. de Mortier. Luyken: Imagines veteris Testamenti: Ulrich Kraussen: Historiarum
Passeo Crispino Lib. Gen.
Vedi per le Biblie. Biblia Pauperum: Vita et Passio: Veteris Testamenti Stockmann: Schellemberg Histoire du V.
et du N. Testament. Bibl. de Mortier. Luyken: Imagines veteris Testamenti: Ulrich Kraussen: Historiarum
Passeo Crispino Lib. Gen.
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,
Noi crediamo di non dovere con diverso nome intitolare il seguente libretto di cui i bibliografi ci lasciano oscuri,
e che non troviamo enumerato nella classe cui appartiene se non dal eig. Ab. P. Zani nella parte a. del 1 Voi.
della sua Enciclopedia metodica di Belle Arti, citandone due esemplari da lui veduti, ma imperfetti. Il nostro
esemplare è completo e ben conservato ed un altro ne fu veduto da noi in Londra alla vendita dei libri rari del
Duca di Malborough. Convien credere che il Bar. Heinecken e il sig. Ottley non ne avessero sentore se ne
tacquero nelle dottissime e preziose loro opere. Il titolo è il seguente.
339 Opera nova contemplativa per ogni fedel cristiano, la quale tratta delle figure del Testamento Vecchio:
le quali figure sono verificale nel Testamento Nuovo: con le sue exposizioni: et con el detto de li propheti sopra
esse figure: siccome legenda troverete: et nota che a ciaschuna figura del Testamento nuovo trovami dita dil
Testamento vecchio: le quali sono affigurate a quelle del nuovo, et sempre quella del nuovo sarà posta nel
meggio di quelle dita del vecchio: cosa bellissima da intendere a chi se dilectano de la sacra Scrittura:
nuovamente stampata.
Il titolo è in quadrato in una cornice nera con ornamenti chiari a maniera di ciffre. Comincia coi tre medesimi i
soggetti della Biblia Pauperum, Gedeone genuflesso coll’elmo in capo e le mani giunte, l’Annunciata e il
colloquio d’Eva col serpente: e sono appunto 40 soggetti trattati nello stesso modo a tre a tre, formanti il numero
di 120 tavole. La prima tavola di ciascun soggetto e la terza hanno le loro iscrizioni, come la seguente ch’è nella
tavola di Gedeone: Leggesi in lo libro de Indici al sexto Ca. che Gedeone dimando a Dio signore vittoria per la
rugiada irigada sopra la luna: questa significava et figurava la tergine Maria gloriosa senza compitane
intravedala per infusione dello Spirito Santo: e l’altra che sta alla terza tavola del primo soggetto, la quale figura
il colloquio di Eva: Leggesi in Genesi al tenia va, che il signore Dio disse al serpente: tu caminerai sopra el
petto tuo; et etiam leggisi che la donna romperà il capo del serpente: et tu serpente sarai insidiato dal suo
calceo: Certo questo fu adimpito in la nuntiatione della gloriosa Vergine Maria. Nella tavola poi che resta fra la
prima e terza di ognuno di questi 40 soggetti stanno come in due arcate o nicchie in mezzi busti i Profeti,
leggendosi nelli due primi De Hieremia al 31 il Signore ha creato una cosa nova sopra la terra; la donna ha
circundato l’intorno: De Ezechiele 44: Questa porta farà serrati et non se aprirà. Così procede col med. ordine
sino al termine ove s’incontrano i tre soggetti come sono descritti dai bibliografi nelle altre Bibliae Pauperum
più antiche. Nell’ultima carta contornata, come abbiamo descritto il frontespizio, è stampato opera di Giovanni
Andrea Vavassore ditto Vadagnino: Stampata novamente nella inclita città diVinegia. Laus Deo. Dopo trovasi
un’altra carta con una Madonna seduta in trono con due Angeli che la incoronano: tiene il Bambino in piedi sulle
ginocchia e due angeli laterali suonano.
Le stampe sono di bella esecuzione, e provengono da disegni di diversi maestri, alle quali non può assegnarsi
una data più antica del 1510 ovvero 12, giacché alcuna (siccome avvertì l’Ab. Zani) è presa dalla passione di
Alberto Durero e fra le altre poi esattissimamente quella ove N. S. scaccia i profanatori del tempio, che dal
maestro tedesco si pubblicò nel 1509. Alcune altre poi sono rozze ed alcune sembrano provenire possino da’ bei
disegni dei Bellini, del Carpazio 340 dello Squarcione o del Montagna come probabilmente sarà. Questo
Vadagnino pubblicò diversi anni dopo anche la vita di Esopo volgarizzata dal Tuppo.
Noi crediamo di non dovere con diverso nome intitolare il seguente libretto di cui i bibliografi ci lasciano oscuri,
e che non troviamo enumerato nella classe cui appartiene se non dal eig. Ab. P. Zani nella parte a. del 1 Voi.
della sua Enciclopedia metodica di Belle Arti, citandone due esemplari da lui veduti, ma imperfetti. Il nostro
esemplare è completo e ben conservato ed un altro ne fu veduto da noi in Londra alla vendita dei libri rari del
Duca di Malborough. Convien credere che il Bar. Heinecken e il sig. Ottley non ne avessero sentore se ne
tacquero nelle dottissime e preziose loro opere. Il titolo è il seguente.
339 Opera nova contemplativa per ogni fedel cristiano, la quale tratta delle figure del Testamento Vecchio:
le quali figure sono verificale nel Testamento Nuovo: con le sue exposizioni: et con el detto de li propheti sopra
esse figure: siccome legenda troverete: et nota che a ciaschuna figura del Testamento nuovo trovami dita dil
Testamento vecchio: le quali sono affigurate a quelle del nuovo, et sempre quella del nuovo sarà posta nel
meggio di quelle dita del vecchio: cosa bellissima da intendere a chi se dilectano de la sacra Scrittura:
nuovamente stampata.
Il titolo è in quadrato in una cornice nera con ornamenti chiari a maniera di ciffre. Comincia coi tre medesimi i
soggetti della Biblia Pauperum, Gedeone genuflesso coll’elmo in capo e le mani giunte, l’Annunciata e il
colloquio d’Eva col serpente: e sono appunto 40 soggetti trattati nello stesso modo a tre a tre, formanti il numero
di 120 tavole. La prima tavola di ciascun soggetto e la terza hanno le loro iscrizioni, come la seguente ch’è nella
tavola di Gedeone: Leggesi in lo libro de Indici al sexto Ca. che Gedeone dimando a Dio signore vittoria per la
rugiada irigada sopra la luna: questa significava et figurava la tergine Maria gloriosa senza compitane
intravedala per infusione dello Spirito Santo: e l’altra che sta alla terza tavola del primo soggetto, la quale figura
il colloquio di Eva: Leggesi in Genesi al tenia va, che il signore Dio disse al serpente: tu caminerai sopra el
petto tuo; et etiam leggisi che la donna romperà il capo del serpente: et tu serpente sarai insidiato dal suo
calceo: Certo questo fu adimpito in la nuntiatione della gloriosa Vergine Maria. Nella tavola poi che resta fra la
prima e terza di ognuno di questi 40 soggetti stanno come in due arcate o nicchie in mezzi busti i Profeti,
leggendosi nelli due primi De Hieremia al 31 il Signore ha creato una cosa nova sopra la terra; la donna ha
circundato l’intorno: De Ezechiele 44: Questa porta farà serrati et non se aprirà. Così procede col med. ordine
sino al termine ove s’incontrano i tre soggetti come sono descritti dai bibliografi nelle altre Bibliae Pauperum
più antiche. Nell’ultima carta contornata, come abbiamo descritto il frontespizio, è stampato opera di Giovanni
Andrea Vavassore ditto Vadagnino: Stampata novamente nella inclita città diVinegia. Laus Deo. Dopo trovasi
un’altra carta con una Madonna seduta in trono con due Angeli che la incoronano: tiene il Bambino in piedi sulle
ginocchia e due angeli laterali suonano.
Le stampe sono di bella esecuzione, e provengono da disegni di diversi maestri, alle quali non può assegnarsi
una data più antica del 1510 ovvero 12, giacché alcuna (siccome avvertì l’Ab. Zani) è presa dalla passione di
Alberto Durero e fra le altre poi esattissimamente quella ove N. S. scaccia i profanatori del tempio, che dal
maestro tedesco si pubblicò nel 1509. Alcune altre poi sono rozze ed alcune sembrano provenire possino da’ bei
disegni dei Bellini, del Carpazio 340 dello Squarcione o del Montagna come probabilmente sarà. Questo
Vadagnino pubblicò diversi anni dopo anche la vita di Esopo volgarizzata dal Tuppo.
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Esemplare di prima nitidezza e freschezza. Oltre le tavole figurate vedesi nel frontespizio una Cartella intagliata
colla Iscrizione: Michael Angelus Bonarotus pinxit; Adam sculptor mantuanns incidit.
Esemplare di prima nitidezza e freschezza. Oltre le tavole figurate vedesi nel frontespizio una Cartella intagliata
colla Iscrizione: Michael Angelus Bonarotus pinxit; Adam sculptor mantuanns incidit.
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, Il frontespizio è di Bloemart e le stampe sono tirate con una tinta rossiccia e troppo cruda.
Il frontespizio è di Bloemart e le stampe sono tirate con una tinta rossiccia e troppo cruda.
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Vedi .
. , Questa è una miscellanea di 179 tavole coi più begli ornamenti de’ principali gabinetti di Francia e anche d’Italia
inventati da Simon Vovet, da Ducerceau, dai Mitelli, dal Rosso Fiorentino, da Champagne, da Raffaello,
intagliate da buoni artefici come Dorigny, Poilly, B. David, Ciartres ec.
Questa è una miscellanea di 179 tavole coi più begli ornamenti de’ principali gabinetti di Francia e anche d’Italia
inventati da Simon Vovet, da Ducerceau, dai Mitelli, dal Rosso Fiorentino, da Champagne, da Raffaello,
intagliate da buoni artefici come Dorigny, Poilly, B. David, Ciartres ec.
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, Questi due scritti l’uno a tergo dell’altro stanno nell’ultimo fogli di stampa. I fogli sono 152 impressi da ciascun
lato con un contorno istoriato e figurato indipendentemente dalle tavole principali che sono meno belle dei
contorni. È incredibile la varietà delle storie che sono espresse in questi lavori in legno: gli esemplari più
accreditati sono in pergamena e miniati. Kerver ristampò questo ufficio più volte e siccome questa è una delle
prime impressioni, o forse la prima, cosi le stampe hanno il pregio della freschezza originale senza aiuto del
pennello. Esemplare di prima legatura e conservazione.
Questi due scritti l’uno a tergo dell’altro stanno nell’ultimo fogli di stampa. I fogli sono 152 impressi da ciascun
lato con un contorno istoriato e figurato indipendentemente dalle tavole principali che sono meno belle dei
contorni. È incredibile la varietà delle storie che sono espresse in questi lavori in legno: gli esemplari più
accreditati sono in pergamena e miniati. Kerver ristampò questo ufficio più volte e siccome questa è una delle
prime impressioni, o forse la prima, cosi le stampe hanno il pregio della freschezza originale senza aiuto del
pennello. Esemplare di prima legatura e conservazione.
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Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli
a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al
piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva
fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli
a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al
piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva
fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
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Sono 26 tavole compreso il frontespizio con marca L. A. Le dichiarazioni sono in tedesco. M. 100.
Sono 26 tavole compreso il frontespizio con marca L. A. Le dichiarazioni sono in tedesco. M. 100.
Show MoreQuesto libro in foglio è composto dai primi 16 fogli contenenti 62 figure di soldati, in seguito alle quali vengono
altri 3 fogli con 6 stampe di fiumi e deità marine; 617 altri fogli di opere di gran composizione in tutto 36 fogli.
Opera di questo autore completa.
Questo libro in foglio è composto dai primi 16 fogli contenenti 62 figure di soldati, in seguito alle quali vengono
altri 3 fogli con 6 stampe di fiumi e deità marine; 617 altri fogli di opere di gran composizione in tutto 36 fogli.
Opera di questo autore completa.
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, Sono 11 tavole di questo accuratissimo intagliatore, ove espresse i dodici mesi dell’anno con i rispettivi soggetti
allegorici. Ciascun soggetto è contornato dai simboli graziosamente intrecciati ed in una cartellina sta un distico
relativo. La marca S. si trova nel primo. L’esemplare è di bellissima conservazione.
Sono 11 tavole di questo accuratissimo intagliatore, ove espresse i dodici mesi dell’anno con i rispettivi soggetti
allegorici. Ciascun soggetto è contornato dai simboli graziosamente intrecciati ed in una cartellina sta un distico
relativo. La marca S. si trova nel primo. L’esemplare è di bellissima conservazione.
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, Contiene 22 tav. intagliate in rame. Il depauperamento a cui soggiacque la Galleria del Louvre nel 1815 collocò
questi 22 quadri a ricuoprire i vani rimasti su quelle pareti.
Contiene 22 tav. intagliate in rame. Il depauperamento a cui soggiacque la Galleria del Louvre nel 1815 collocò
questi 22 quadri a ricuoprire i vani rimasti su quelle pareti.
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,Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese
accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del
nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese
accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del
nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
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Sebbene vi siano le stesse tavole, molti contrasegni fanno 379 conoscere la contraffazione eseguita verso la
meta del XVIII secolo, ma sul frontespizio si noti che dopo il nome Gio. vi sono due punti, e nell’originale un
solo, e ove dicesi nella stamperia a è minuscola e nella contraffazione è maiuscola; nell’originale sta un vaso di
fiori, mentre nella seconda edizione è una cestella.
Sebbene vi siano le stesse tavole, molti contrasegni fanno 379 conoscere la contraffazione eseguita verso la
meta del XVIII secolo, ma sul frontespizio si noti che dopo il nome Gio. vi sono due punti, e nell’originale un
solo, e ove dicesi nella stamperia a è minuscola e nella contraffazione è maiuscola; nell’originale sta un vaso di
fiori, mentre nella seconda edizione è una cestella.
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, Preziosissimo per le interessantissime notizie inedite e per una quantità di aneddoti d’arte non conosciuti e
utilissimi per la storia delle medesime.
Preziosissimo per le interessantissime notizie inedite e per una quantità di aneddoti d’arte non conosciuti e
utilissimi per la storia delle medesime.
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, Queste quattro operette vedile nelle orazioni recitate nelle distribuzioni de’ premi veneti.
Queste quattro operette vedile nelle orazioni recitate nelle distribuzioni de’ premi veneti.
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, Libro che è posto fra i testi di Crusca e prezioso pei modi del dire più che per le nozioni, le quali trovansi
amplissime in Junius de Pictura veterum. Non sono in quest’opera pubblicate che le vite di Zeusi, Parrasio,
Apelle, Protogene, con alcune postille ed aggiunte.
Libro che è posto fra i testi di Crusca e prezioso pei modi del dire più che per le nozioni, le quali trovansi
amplissime in Junius de Pictura veterum. Non sono in quest’opera pubblicate che le vite di Zeusi, Parrasio,
Apelle, Protogene, con alcune postille ed aggiunte.
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, Vedi Orazioni
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