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190. PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
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441. BONARROTI Michel Angelo, Le porte di Roma nuo 79vamente ed esattamente disegnate ed intagliate, Bologna 1787, in fol. fig.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
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442. BORROMINO Francesco, Opera cavata da’ suoi originali, cioè la chiesa e fabbrica della Sapienza di Roma colle vedute prospettiche, piante, alzato ec., Roma 1760, tav. 47. Aggiuntovi: Una raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi e di varie targhe di celebri architetti moderni, data in luce da Domenico de Rossi erede di Giovan Giacomo, disegnata e intagliata da Francesco Aquila, Roma 1713. Sono tav. 51 in fol. grande ec.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
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516. GIARDINI Giovanni da Forlì, Disegni diversi inven93tati, e delineati per lampadi, candelabri ed altri simili arredi, Roma 1714, in fol.
L’epoca infelice per le opere di gusto, in cui furono pubblicati questi disegni intagliati da Massimilno Limpach di Praga, basta per relegare quest’opera fra i monumenti, che nella storia dell’arte attestano il decadimento a cui soggiacque in quel secolo: sono 100 tavole intagliate in rame.
L’epoca infelice per le opere di gusto, in cui furono pubblicati questi disegni intagliati da Massimilno Limpach di Praga, basta per relegare quest’opera fra i monumenti, che nella storia dell’arte attestano il decadimento a cui soggiacque in quel secolo: sono 100 tavole intagliate in rame.
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540. LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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541. LABACCO, Libro appartenente all’architettura, nei quale si figurano alcune notabili antichità di Roma.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
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561. MARQUEZ D. Pietro Gias., Esercitazioni architettoniche sopra gli spettacoli degli antichi con un’appendice sul bello in generale, Roma 1808, in 4, fig.
Con 27 figure dimostrative, in 3 grandi tavole. Questo dot100to Messicano sparse una copiosissima erudizione in tutte te sue opere, che meritano di stare fra le più utili e istruttive in queste materie.
Con 27 figure dimostrative, in 3 grandi tavole. Questo dot100to Messicano sparse una copiosissima erudizione in tutte te sue opere, che meritano di stare fra le più utili e istruttive in queste materie.
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565. MILIZIA Francesco, Roma, delle belle arti del dise 101gno: parte prima: dell’architettura civile, Bassano 1787, in 8.
569. MITELLI Agostino, Fregi dell’architettura presso Giangiacomo de’ Bossi, in Roma, in fol. contenente 25 carte di grotteschi in 49 colonne. – Aggiuntevi: otto tavole di antiche fabbriche e fontane e fragmenti di monumenti in diversi paesi d’Italia, come la fabbrica dell’orologio in Piazza San Marco di Venezia, avanti che vi fossero poste le colonne, la fontana di Bologna colla data 1563, due capitelli singolari colla data 1537 e la marca P. S. (Petri Nobilitas Formis) alcuni grotteschi intagliati da Enea Vico, colla data 1541. – Libro di catafalchi e tabernacoli con vari altri disegni tratti da diverse opere; colle porte di Michel Angelo; tav. 21 riunite e pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Bossi. – Il funerale fatto nel 1661 al cardinal Mazarini, tav. 8, ove è la bellissima stampa emblematica del Gallestruzzi. 102 – La festa fatta in Roma ai 28 febb. 1634, data in luce da Vitale Mascardi con molte altre feste, trionfi, scenari, prospettive, di Remigio Cantagallina e di Giulio Parigi, per le nozze dei Principi di Toscana nel 1608, tav. 7 e altri spettacoli teatrali disegnati da Francesco Grimaldi bolognese con in fine 22 vedute prospettiche antiche ripubblicate nel 1647 da Giovan Giacomo de’ Rossi.
578. NAVONE Giovan Domenico e Cipriani Giovan Battista, Nuovo metodo per apprendere le teorie e le pratiche dell’architettura civile sopivi una nuova raccolto dei più cospicui esemplari di Roma, misurati, ed incisi collo annotazioni dell’Abb. Niccola Mari, Roma, dai torchi di Luigi Perego Salvioni, Parte I, 1794, in fol. fig.
La bella esecuzione dei prospetti e delle piante lascia bramare una maggiore precisione nelle tavole dei dettagli, che sono prodotti con qualche negligenza e in piccola forma sono in tutto 55 tavole.
La bella esecuzione dei prospetti e delle piante lascia bramare una maggiore precisione nelle tavole dei dettagli, che sono prodotti con qualche negligenza e in piccola forma sono in tutto 55 tavole.
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597. PALLADIO, Fabbriche antiche da lui disegnate e date in luce da Riccardo Conte di Burlington. Londra 1730, in fol. fig.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
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599. PALLADIO, Le thermes des Romains publiées de nouveau avec quelques observations par Octave Bertotti Scamozzi d’après l’exemplaire du Lord Comte de Burlingthon, imprimé à Londre en 1732, Vicence, chez François Modena, 1785.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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623. PREISLER (Justin), Ornamenti d’architettura, Norimberga 1734, in 4, fig. in tedesco.
Sono 14 tavole con 26 porte intagliate in rame dalle quali Dio salvi ogni cristiano dal divenir eretico passandovi sotto.
Sono 14 tavole con 26 porte intagliate in rame dalle quali Dio salvi ogni cristiano dal divenir eretico passandovi sotto.
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697. VITRUVIUS Marcus, Iterum et Frontintis a Jucundo revisi repurgatique quintum ex collatione licuit, Florentiae, sumptibus Philippi de Giunta, 1513, in 8, fig.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
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700. VITRUVII, De architectura lib. X, summa diligentia recogniti, cum nonnullis figuribus hoc signo * positis, 1523, in 8, fig.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
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707. M. VITRUVII Pollionis, Viri suae professionis peritissimi. De Architectura lib. X. Cum notis Philandri et Sexti Jul. Frontini de aquaeductibus, et Nicolai Cusani de staticis monumentis: Argentorati ex officina Knoblochiana, 1543, in 4, fig.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
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758. GIORGI Felice, Descrizione Isterica del teatro di Tor di Nona, Roma 1795, in 4, fig., M. 62.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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785. BIANCHI Pietro, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, illustrate e difese da Lorenzo de Romano, Roma, nella stamperia de Romanis, 1812, in fol. fig. M. 81.
Con una gran tavola intagliata in rame. Fu oggetto di molte discussioni un’escavazione in quell’anno fatta, che si dovette fatalmente ricuoprire.
Con una gran tavola intagliata in rame. Fu oggetto di molte discussioni un’escavazione in quell’anno fatta, che si dovette fatalmente ricuoprire.
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790. FEA Carlo, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, discusse contro quelle del Sig. Pietro Bianchi e del Sig. Lorenzo de Romano, Roma 1713, parti due. — Aggiuntevi: Le iscrizioni di monumenti pubblici trovate nelle attuali escavazioni dei medesimi, stesso anno. — Le notizie degli scavi nell’anfiteatro Flavio e nel Foro Traiano: Le ammonizioni criticoantiquarie a vari scrittori del giorno, 1813. — Infine: Nuove osservazioni intorno l’arena nell’anfiteatro Flavio, Roma 1814, in 8.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
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791. LIPSII Justi, De amphitheatro liber in quo forma ipsa loci expressa et ratio spectandi. Cum aeneis figuris, Ant. Plant. 1699, in 4, fig. — Aggiuntovi de amphitheatris quae extra Romam. Libellus in quo formae eorum aliquot et typi ec.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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801. WACQUIER de la Barthe, Ragionamento sulla ricerca delle cagioni dell’inferiorità del teatro latino al greco, Roma 1806, in 8, M. 51.
L’ Ab. Cancellieri lo pubblicò facendosi un merito col divulgare la produzione di un ingegno altrettanto modesto che svegliato.
L’ Ab. Cancellieri lo pubblicò facendosi un merito col divulgare la produzione di un ingegno altrettanto modesto che svegliato.
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910. EXERCITATIO juridica, Antiquaria de Agrimensoribus Romanorum, Bremae 1771, in 8, M. 70.
914. De la FAYE, Mémoire pour servir de suite aux recherches sur la préparation que les Romains donnoient à la chaux, Paris 1778, en 8.
968. ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana, Roma 1743, in fol. fig.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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1137. BIANCHI Gio., Lettera intorno il Panteo sacro di 205 quella città ed alcune altre antichità, inserita poi nelle Novelle Letterarie Fiorentine 1751, in 4, M. 1.
1147. De la CHAUSSE Michelangelo, Lettera in cui si fa parola della colonna nuovamente travata in Roma nel Campo Marzo ed eretta già per l’apoteosi di Antonino Pio. Data in luce da Nicolò Bulifoni, Napoli 1704, in 8, M. 56.
1166. LETTERA di N. ad un amico sullo stato delle Belle Arti in Roma, Roma 1788, in 8, M. 87.
1224. VISCONTI Ennio Quirino, Lettera su d’un’antica argenteria nuovamente scoperta in Roma, 1793, in 4, M. 28.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
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1247. DESCRIZIONE della pittura fatta nella volta della sala di Villa Pinciana, Roma 1779, in 4, M. 15.
1255. DICHIARAZIONE della pittura della Cappella del Collegio Clementino di Roma 1695, in 4, M. 87.
1284. ZANNONI Francesco, La nuova pittura, opera del Sig. Filippo Gherardi da Lucca sulla volta o tribuna della chiesa di S. Pantaleo scoperta l’anno 1690 in Roma, in 4, M. 62.
Unitivi gli Applausi Poetici pubblicati in tal circostanza.
Unitivi gli Applausi Poetici pubblicati in tal circostanza.
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1307. COLLEZIONE non interrotta e completa delle accademie tenutesi in Campidoglio per le Belle Arti, cominciando dal 1690 in poi: rilegata in 6 volumi, Roma, in 4.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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1313. FEA Carlo, Discorso intorno alle Belle Arti in Roma, recitato nell’Adunanza degli Arcadi, Roma 1797, in 8.
1323. GUATTANI Giuseppe Antonio, Monumenti antichi inediti, ovvero notizie sulle antichità e belle Arti di Roma, vol. 6, legati in 3.
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
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in 4, fig.
in 4, fig.
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1324. GUATTANI Giuseppe Antonio, Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, tomi 6.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
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1382. TASSOLO Domenico, Trionfi, feste e livree, fatte dai conservatori e popolo romano e da tutte le arti di Roma nell’entrata del Sig. Marc’Antonio Colonna, Venezia 1671, in 6.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
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1429. GUIDICCIONI Lelio, Breve racconto della trasportazione del corpo di Paolo V dalla Basilica di S. Pietro a quella di S. Maria Maggiore coll’orazione recitata sulle sue esequie ed alcuni versi posti nell’apparato, Roma 1623, in fol. fig.
I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion funerale sono di Lelio Guidiccioni.
I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion funerale sono di Lelio Guidiccioni.
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1440. MOSCARDI Vitale, Festa fatta in Roma al 25 Febbraio 1634 in occasione della venuta in Roma del Principe Alessandro Carlo di Polonia, spettacolo datogli dal Cardinale Antonio Barberini, in 4, fig.
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
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1444. MANZINI Luigi, Applausi festivi fatti in Roma per 247 l’elezione di Ferdinando III al Regno de’ Romani, Roma 1637, in 4, fig.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
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1456. BENEDETTI Elpidio, Pompa funebre nelle esequie celebrate in Roma al Cardinal Mazarini cogli elogi al medesimo, 1661 Roma, in fol. fig.
La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre 4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre 4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
Show More MDCLXI
1467. FONTANA Carlo, Lettera in risposta al Sig. Ottavio Castiglioni, in cui racconta il nobilissimo rinfresco dato dai Cardinal Chigi alla Sig. D. Caterina Rospigliosi e altri principi e principesse, Roma 1668, in 4, fig.
Con 6 tavole in tutto foglio intagliate da P. S. Bartoli.
Con 6 tavole in tutto foglio intagliate da P. S. Bartoli.
Show More MDCLXX
1488. FUNERALE celebrato nella chiesa di Sant’Antonio de’ Portoghesi per la morte dì Pietro II, in Roma l’anno 1707, in fol. fig.
I dodici grandiosi disegni di quest’opera furono fatti dal Cav. Carlo Fontana e intagliati dai migliori artisti di Roma. L’orazion funerale alfine del M. Vincenzo Lucchesini.
I dodici grandiosi disegni di quest’opera furono fatti dal Cav. Carlo Fontana e intagliati dai migliori artisti di Roma. L’orazion funerale alfine del M. Vincenzo Lucchesini.
Show MoreRegate in Venezia. Vedi nei volumi di miscellanee Feste e Spettacoli qui al fine A, B, C, D, E. MDCCXII
1496. CIRCO Agonale di Roma restituito all’antica forma con illuminazioni e macchine artificiali dal Cardinale di Polignac per la nascita del Delfino, Roma 1729, in 4.
Dedicato al Card. di Polignac di Gregorio Ruisecco.
Dedicato al Card. di Polignac di Gregorio Ruisecco.
Show More MDCXXIX
1497. CARLO Magno, Festa teatrale in occasione della nascita del Delfino offerta alle LL. MM. dal Cardinal Ottoboni protettore degli affari della corona, Roma 1729, fog. fig.
Opera stampata con tutta il maggior lusso inelegante che 257 dir si possa con 13 tavole disegnate dal Michetti, intagliate da Francesco Vasconi, esemplare di dedica.
Opera stampata con tutta il maggior lusso inelegante che 257 dir si possa con 13 tavole disegnate dal Michetti, intagliate da Francesco Vasconi, esemplare di dedica.
Show More MDCCXXXI
1502. PARENTALIA Mariae Clementinae Mag. Brit. Fran.et Hibern. Regin. Jussu Clementis XII Pont. Max., Romae 1736, in fol. fig., ital. et. lat.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Show More MLCCXXXVI
1505. MANZINI Luigi, Applausi festivi fatti in Roma per la elezione di Ferdinando III, al Regno de’ Romani, Roma 1737, in 4, fig. MDCCXXXIX
1512. RÉLACION de las exequias hechas en Roma a la magestad catolica de Phelippe V, Roma 1746, in foglio, fig.
Con due orazioni funerali, l’una di Mons. Marcolini, l’altra del Padre Guzman Gesuita. Con sette grandissime tavole atlantiche inventate e disegnate dal Cav. Fuga e intagliate da vari artefici.
Con due orazioni funerali, l’una di Mons. Marcolini, l’altra del Padre Guzman Gesuita. Con sette grandissime tavole atlantiche inventate e disegnate dal Cav. Fuga e intagliate da vari artefici.
Show More MDCCXLVII
1518. EXEQUIAS feitas em Roma a magestade fidelissima du senhor rey Dom Joan V. en Roma 1751, in fol. mag. fig.
Furono queste esequie celebrate nella chiesa dei Portoghesi in Roma. Le invenzioni furono di Emanuele Rodrigues de los sanctos intagliate in 20 gran tavole, l’orazione in fine di Sebast. Mar. Correa.
Furono queste esequie celebrate nella chiesa dei Portoghesi in Roma. Le invenzioni furono di Emanuele Rodrigues de los sanctos intagliate in 20 gran tavole, l’orazione in fine di Sebast. Mar. Correa.
Show More MDCCLVIII
1520. RELACION de las exequias que a la magestad del rey catolico D. Fernando VI, se hicieron en la Real Iglesia de Santiago de los Espanuoles de Roma, Roma 1760, in fol. fig.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Show More MDCCLXIV
1523. FUNERALI di Giacomo III re della gran Brettagna celebrati per ordine di Clemente XIII l’anno 1766, Roma, pei Salvioni, fol. fig.
Sonovi due grandi stampe l’una in principio, l’altra in fine e il ritratto nel frontespizio. Ma a risparmio di spesa o di tempo, la stampa intagliata della pompa funebre posta in fine, mutata la iscrizione e la figura del cadavere, fu la stessa di quella adoperata ai funerali di Maria Clementina nel 1736.
Sonovi due grandi stampe l’una in principio, l’altra in fine e il ritratto nel frontespizio. Ma a risparmio di spesa o di tempo, la stampa intagliata della pompa funebre posta in fine, mutata la iscrizione e la figura del cadavere, fu la stessa di quella adoperata ai funerali di Maria Clementina nel 1736.
Show More MDCCLXVII
1550. AGRICOLAE Georgii Medici, De mensuris et ponderibus libri quinque, in quibus pleraque a Budaeo et Portio parum animadversa diligenter executiuntur, hoc nunc primum in lucem editum, Parisiis 1533, in 12.
1555. ALSTORPII Joannis J. N. D., Dissertatio philologica de lecticis veterana, Diatribe, Amstelodami 1704, in 12 fig.
Le diverse tavole sono eseguite con nitidezza e collocate ai luoghi indicati nel testo.
Le diverse tavole sono eseguite con nitidezza e collocate ai luoghi indicati nel testo.
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1582. BECCHETTI Filippo Angelico, Lettera sopra i giuochi circensi celebrati da Nerva e sopra il commercio degli antichi Romani, Roma 1784, 8, M. 60. Con un medaglione intagliato in rame.
1586. De BEKGER Christoph. Henr., Commentatio de personis, vulgo iarvis seu mascheris von der Carnavals Lust. Critico historico, morali atque iuridico modo diligenter conscripta, Francofurti et Lipsiae 1723, in 4, fig.
Trovansi 83 carte in questo volume destinate alle tavole nelle quali sono rappresentati 153 sogg. tratti dalle sei commedie di Terenzio, oltre il ritratto di Terenzio stesso d’incontro al frontespizio. Opera dottissima e non comune in Italia.
Trovansi 83 carte in questo volume destinate alle tavole nelle quali sono rappresentati 153 sogg. tratti dalle sei commedie di Terenzio, oltre il ritratto di Terenzio stesso d’incontro al frontespizio. Opera dottissima e non comune in Italia.
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1590. BEVERINI Bartholomei, Syntagma de ponderibus et mensuris, in quo veterum nummorum pretium ac mensurarum quantitam demonstratur, Lucae 1711, in 12.
1613. CAPPONI Giovan Battista dottore, Il marmo Augustale, Discorso, ove si parla delle terme, bagni, esercizi e giuochi degli antichi Romani, in 8.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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1617. CARYOPHILI, De veterum Clypeis opusculum, Lugduni Batavorum 1761, in 4, fig.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole, l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole, l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
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1624. CIACONII Petri Toletani, Opuscula in Columna rostrata inscriptionem, de ponderibus, de mensuris, de nummis, Romae 1608, in 8.
Questi opuscoli sono postumi, poiché non erano stati finiti dall’autore e nullameno vennero dai dotti applauditi per l’estensione delle cognizioni che racchiudono.
Questi opuscoli sono postumi, poiché non erano stati finiti dall’autore e nullameno vennero dai dotti applauditi per l’estensione delle cognizioni che racchiudono.
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1635. DONII Jo. Bapt., Dissertatio de utraque Paenula, Parìsiis 1644, in 8, M. 69.
1638. DURANDI Jacopo, Del collegio degli antichi cacciatori Pollentini in Piemonte e della condizione de’ cacciatori sotto i Romani contro le opinioni del Sig. Goebel, Torino 1778, in 8, M. 53.
1642. EXERCITATIONES duae: altera de praecipuis veterum Romanorum sacrificiis: altera de ipsorum nuptiis ex probatissimis scriptoribus excerptae, in 8, M. 55.
Estratto da qualche raccolta, cui manca un primo frontespizio.
Estratto da qualche raccolta, cui manca un primo frontespizio.
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1651. FICORONI Francesco, I Tali, ed altri istromenti lusori degli antichi Romani descritti, Roma 1734, in 4.
Esemplare di dedica in carta grande leg. mar. con due tav. incise in rame, l’una dei Tali, l’altra d’un fanciullo che giuoca con essi.
Esemplare di dedica in carta grande leg. mar. con due tav. incise in rame, l’una dei Tali, l’altra d’un fanciullo che giuoca con essi.
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1652. FICORONI Francesco, Le maschere sceniche e le figure comiche, di’ antichi Romani brevemente descritte, Roma 1736, in 4, fig.
Con 84 tavole in rame. Opera che in questa materia può ritenersi per la più classica e copiosa di quante l’hanno preceduta e seguitata. Ma fatalmente il povero autore cadde in mano di cattivi disegnatori e peggiori intagliatori per le tavole che deturpano un’opera cosi distinta.
Con 84 tavole in rame. Opera che in questa materia può ritenersi per la più classica e copiosa di quante l’hanno preceduta e seguitata. Ma fatalmente il povero autore cadde in mano di cattivi disegnatori e peggiori intagliatori per le tavole che deturpano un’opera cosi distinta.
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1653. FICORONI Francisci, Dissertatio de larvis scenicis et figuris comicis antiquorum Romanorum ex italica in linguam latinam versa. Editio secunda auctior et emendatior, Romae 1754, in 4, fig.
Le tavole sono le stesse colla differenza d’un capitolo e una tavola di più in fine dell’opera.
Le tavole sono le stesse colla differenza d’un capitolo e una tavola di più in fine dell’opera.
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1667. GUASCO Francesco Eugenio, Delle ornatrici e dei loro uffici, ed insieme della superstizione de’ gentili per la chioma e della cultura della medesima, presso le antiche Dame Romane, Napoli 1776, in 4, fig.
Opera erudita con molte tavole di medaglie, busti e attrezzi femminili inserite nelle pagine fra il testo dell’opera.
Opera erudita con molte tavole di medaglie, busti e attrezzi femminili inserite nelle pagine fra il testo dell’opera.
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1668. GUASCO Francesco Eugenio, I riti funebri di Roma pagana descritti, Lucca 1758, in 4, fig.
Le poche tavole intagliate in rame sono inserte fra il testo dell’opera eruditissima.
Le poche tavole intagliate in rame sono inserte fra il testo dell’opera eruditissima.
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1680. KIRCHMANNI Jo., De funeribus.
Vedi Rigaltii
Vedi Rigaltii
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1697. MALLIOT J., Recerches sur les costumes, les moeurs, les usages religieux, civils et militaires des anciens peuples, chez Didot, 1’ ainé, Paris 1819, vol. 3, 4. gr. fig.
Illustrano quest’opera 206 tavole; ma la troppo piccola 294 dimensione degli oggetti e la mancanza di gusto nell’esecuzione la rendono di mediocre pregio per la parte calcografici; e la condannano all’uso delle scuole e delle impressioni dozzinali.
Illustrano quest’opera 206 tavole; ma la troppo piccola 294 dimensione degli oggetti e la mancanza di gusto nell’esecuzione la rendono di mediocre pregio per la parte calcografici; e la condannano all’uso delle scuole e delle impressioni dozzinali.
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1708. MEIBOMII Marci, De fabrica triremium, Amsterdami 1671, in 4, fig.
Prezioso libro con una gran tavola in principio. E singolare come, scorrendo l’opera del sig le roi sulla marina degli antichi popoli, non si parli in quella mai di questo autore che d’un secolo lo aveva preceduto.
Prezioso libro con una gran tavola in principio. E singolare come, scorrendo l’opera del sig le roi sulla marina degli antichi popoli, non si parli in quella mai di questo autore che d’un secolo lo aveva preceduto.
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1715. MEURSII Joannis, Grecia ludibunda, sive de ludis Graecorum, Accedit Souterii Danielis Palamedes, siva de tabula lusoria, alea et variis ludis, libri tres, Lugd. Bat., Elzevir 1625 in 8.
Elegantissima edizione e libretto prezioso non tanto per le nozioni che pei tipi.
Elegantissima edizione e libretto prezioso non tanto per le nozioni che pei tipi.
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1723. NADAL M. l’Abbé, Histoire des Vestales, suivie d’un traité du luxe des dames romanes, Paris 1725, in 12. Opera erudita non solo e rara, ma utile per conoscere le costumanze della vita privata degli antichi.
1734. NIEUPOORT, Explication abrégé des coutumes et cérémonies des Romains, à Toulouse 1783, in 12.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
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1740. PACIAUDI, De Beneventano Cereris Augustae mensore, Roma 1753, in 4, fig M. 21.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
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1743. PAGANINUS Gaudentius, De evulgatis Romani Imperii arcanis. Accedit de funere heroum et Cesarum: e in fine le singolarità della guerra di Germania, Firenze 1640. in 4.
Libro ove trattasi singolarmente di molte singolari costumanze nell’elezione e nella morte e funeralidegli imperatori.
Libro ove trattasi singolarmente di molte singolari costumanze nell’elezione e nella morte e funeralidegli imperatori.
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1751. PERSIO Antonio, Del bever caldo costumato dagli antichi Romani, Venezia 1693, in 8.
Operetta dedicata al Papa Clemente VIII.
Operetta dedicata al Papa Clemente VIII.
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1753. PERUCCI Francesco, Pompe funebri di tutte le nazioni del mondo, Verona 1646, in 4, obl. fig.
Questa è una seconda edizione di minor pregio della prima, quantunque riveduta e corretta, poiché le tavole sono logore.
Questa è una seconda edizione di minor pregio della prima, quantunque riveduta e corretta, poiché le tavole sono logore.
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1762. PINELLI Bartolommeo, Nuova raccolta di 50 costumi pittoreschi incisi all’acqua forte, Roma 1816, in fol.
Questi cono tolti la più parte dalle abitudini del popolo romano e sono espressi con una verità e fedeltà insuperabile.
Questi cono tolti la più parte dalle abitudini del popolo romano e sono espressi con una verità e fedeltà insuperabile.
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1772. QUERCI Giuseppe M., Del gusto per gli odori degli antichi Romani, Roma 1764, in 4, M. 21.
1779. RIGALTII Nicolai, Funus parasiticum, sive L. Biberii Curculionis parasiti mortualia, Brunsvigae 1661, in 12. — Accedit Kirchmanni Joannis, De funeribus Romanorum libri quattuor, cum appendice.
1780. I RITI Nuziali degli antichi Romani per le nozze di sua Eccellenza D. Giovanni Lambertini colla Sig. D. Lucrezia Savorgnan, Bologna 1762, in fol., fig. esemplare di dedica.
Una lettera eruditissima precede i componimenti fatti da i primi letterati e il tutto è ornato di eleganti emblemi e figure a piede o a capo di pagina. Sono 21 tavole oltre i ritrat 306ti in principio, le quali sono interpretate. L’autore della dissertazione in forma di lettera s’intitola col nome arcadico Diomede Egeriaco, cio è Monsig. Floriano Malvezzi bolognese.
Una lettera eruditissima precede i componimenti fatti da i primi letterati e il tutto è ornato di eleganti emblemi e figure a piede o a capo di pagina. Sono 21 tavole oltre i ritrat 306ti in principio, le quali sono interpretate. L’autore della dissertazione in forma di lettera s’intitola col nome arcadico Diomede Egeriaco, cio è Monsig. Floriano Malvezzi bolognese.
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1782. Le ROI, La Marine des anciens peuples, expliquée avec des figures répresentantes les vaisseaux de guerre des ces peuples, Paris 1777, in 8, fig.
Con sei tavole dimostrative intagliate in rame.
Con sei tavole dimostrative intagliate in rame.
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1783. Le ROI, Les navires des anciens considérés par rapport à leurs voiles, ouvrage sérvant de suite à celui, qui a pour titre: La marine des anciens peuples, Paris 1783, in 8, fig.
Con tre tavole in rame per le dimostrazioni.
Con tre tavole in rame per le dimostrazioni.
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1788. RUBENII Alberti Petri Pauli filii, De re vestiario veterum, praecipue de lato clavo: libri duo, Antuerpiae 1665, Plantin, in 4, fig.
— Accedunt: De Gemma Tiberiana; de Gemma Augustea: De urbibus Neocoris, de Nummo Augusti, de Natali die Caesaris Augusti, Io. Bap. Donii de utraque paenula. Bella e nitida edizione con tavole intagliate in rame, fra le quali in grande si vede l’apoteosi d’Augusto
— Accedunt: De Gemma Tiberiana; de Gemma Augustea: De urbibus Neocoris, de Nummo Augusti, de Natali die Caesaris Augusti, Io. Bap. Donii de utraque paenula. Bella e nitida edizione con tavole intagliate in rame, fra le quali in grande si vede l’apoteosi d’Augusto
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1791. SAVORELLI Domenico, Dissertazione intorno alle fiaccole, che nell’accompagnare la sposa al talamo accendevansi dagli antichi Romani, Forlì 1779, in 4, M. 9.
La dedicazione di questa dotta dissertazione estesa in guisa di cicalata, affettando ogni modo il più disusato di dire e ogni più strano arzigogolo
La dedicazione di questa dotta dissertazione estesa in guisa di cicalata, affettando ogni modo il più disusato di dire e ogni più strano arzigogolo
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1795. SECONDO Ferdinando, Della vita pubblica de’ Romani. Vol. 2 in uno, Napoli 1784, in 12.
1797. SOLERII Anselmi, De Pileo, caeterisque capitis tegminibus, Amstelodami 1671.
— Accedit Bossii Hieronimi, De toga romana commentarius, Amstelod. 1671, in 12, fig. Con belle e numerose tavole a’ luoghi citati nel testo e con elegante frontespizio intagliato da R. de Hooge.
— Accedit Bossii Hieronimi, De toga romana commentarius, Amstelod. 1671, in 12, fig. Con belle e numerose tavole a’ luoghi citati nel testo e con elegante frontespizio intagliato da R. de Hooge.
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1814. TURRETTINI Jo. Alphonsi, De ludis saecularibus academicae quaestiones, Genevae 1701, in 4, M. 94.
1834. ASCIATI Andreae, Emblematum libellus, Parisiis, ex officina Christiani Wechelii, 1640, fig., in 12.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
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1978. ABREGÉ de l’histoire romaine orné de 49 estampes en taille douce avec le plus grand soin, Paris 1789, in 4 gr.
Il ristretto dell’istoria è lo stesso che quello di Millot che trovasi nel corso di studi per uso della scuola R. Militare e le tavole furono acquistate dall’editore di questo libro dagli eredi di M. Pretot che le avea fatte intagliare per lo Spectacle de l’histoire romaine. Ricomparvero poi alla luce una terza, cena quarta volta nel 1786 e nel 1801 coll’abregé di Millot stampato isolatamente dopo la sua morte ed estratto dal citato corso di studi.
Il ristretto dell’istoria è lo stesso che quello di Millot che trovasi nel corso di studi per uso della scuola R. Militare e le tavole furono acquistate dall’editore di questo libro dagli eredi di M. Pretot che le avea fatte intagliare per lo Spectacle de l’histoire romaine. Ricomparvero poi alla luce una terza, cena quarta volta nel 1786 e nel 1801 coll’abregé di Millot stampato isolatamente dopo la sua morte ed estratto dal citato corso di studi.
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2008. De CAVALLERUS Jo. Bap., Ecclesia; militantis triumphi, Romae 1585, in f. p. ex officina Barth. Grassi. Queste sono 32 tav. compreso il frontespizio rappresentanti martirii diversi. —Aggiuntevi. Ecclesiae Anglicanae trophea 1584.
Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e terminate a bulino con molto valore.
Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e terminate a bulino con molto valore.
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Seguono le 5 tavole intitolate Crudelitas in Catholicis mactandis, 1584Termina il volume: Beati Apollinaris martiris primi Ravennatum. Episc. res gestae, Romae 1586.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
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2009. De CAVALLERUS Jo. Bap., Romanorum Imperatorum effigies elogiis ex diversis scriptoribus per Thomam Treterum collectis, Romae 1583, in 8.
Contiene questo volume 156 ritratti da Cesare a Massimiliano II intagliati in rame.
Contiene questo volume 156 ritratti da Cesare a Massimiliano II intagliati in rame.
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2103. SALY Iacobus, Vasa a se inventa atque studii causa delineata et incisa, 1746.
Questa collezione di acque forti piena di bizzarria, di grazia e di spirito, compreso il frontespizio contiene 31 tavole.
Questa collezione di acque forti piena di bizzarria, di grazia e di spirito, compreso il frontespizio contiene 31 tavole.
Show MoreAggiugnesi nello stesso libro: La Caravanne du Sultan à la Mecque, Mascarade turque donnée à Rome par les pensionnaires de l’Academie de France au Carnoval de l’année 1748, gravée en 32 planches par Joseph Vien peintre de l’Academie.
2120. URSINI Fulvii, Effigies viginti quatuor Romanorum Imperatorum, qui a C. Jul. Caes. Extiterunt.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
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2121. VAENIO Othone, Batavorum cum Romanis bellum a Cornelio Tacito lib. 4 et 5 hist. olim descritto, figuris nunc aeneis expresso ab Antonio Tempesta, Antuerpiae 1612.
Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
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2156. DANETIUS Petrus, Dictionarium antiquitatum romanarum et graecarum ad usum Delphini, Amstelodami 1701, in 4.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
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2174. PITISCI Samuelis, Lexicon antiquitatum Romanarum, Leovardiae 1713, in fol., 2 vol.
2344. PASSERI Giambattista, Vite de’ pittori, scultori e architetti che hanno lavorato in Roma, morti dal 3971641 fino al 1673. Prima edizione, Roma 1772, in quarto.
Questa è la continuazione del Baglioni.
Questa è la continuazione del Baglioni.
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2488. GRAEVII Joan. Georgii, Jacobi Gronovii etc., Thesaurus antiquitatum graecarum et romanarum 33 vol. in fol. fig. compresivi i tre volumi del Sallengre e i cinque del supplemento del Poleni, Venezia 1732-37.
È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
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2503. TACITI Cornelii, Opera, quae extant. Lucius Lipsius postremum recensuit. Antuerpiae, ex officina Plautiniana, 1607, in fol.