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3285. OLIVIERI Annibale degli Abbati, Di alcune antichità cristiane conservate in Pesaro, Pesaro 1781, in 4, fig., M. 2.
Con 10 tav. in rame.
Con 10 tav. in rame.
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3286. OLIVIERI, Di alcune altre antichità cristiane, ivi 1784, M. 2.
Questa è un’epistola di due foglietti con tre tavole stampate fra il testo e diretta al cardinal Giovannetti.
Questa è un’epistola di due foglietti con tre tavole stampate fra il testo e diretta al cardinal Giovannetti.
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3288. OLIVIERI, Esame del bronzo Lerpiriano pubblicato dallo Spon, Pesaro 1771, in 4, fig., M. 8.
Sostiene l’Olivieri contro mille opinioni essere questo bronzo una solenne impostura e la sua memoria è corroborata da grandi argomenti e profonde dottrine.
Sostiene l’Olivieri contro mille opinioni essere questo bronzo una solenne impostura e la sua memoria è corroborata da grandi argomenti e profonde dottrine.
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2952. OLIVIERI degli Abati Annibale, Illustrazione di un sigillo della zecca di Orvieto, Bologna 1782, in 4, M. 26. È questo stampato nel frontespizio.
3139. OLIVERII de abatibus Annibal, Marmora pisaurensia notis illustrata, Pisauri 1738, in fol.
Le iscrizioni e i monumenti sono riportati fra il testo. Esemplare in carta grande.
Le iscrizioni e i monumenti sono riportati fra il testo. Esemplare in carta grande.
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1336. NOTIZIE dell’origine e progressi dell’Istituto delle Scienze in Bologna, e sue Accademie: Bologna 1780, in 8.
4180. NOTIZIE dell’origine e progressi dell’Instituto delle Scienze di Bologna e sue Accademie, Bologna 1780, in 8,
con quattro tavole in fine
con quattro tavole in fine
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1321. GIORDANI Pietro, Discorso letto nella pubblica funzione tenutasi per la distribuzione de’ premi nell’Accademia di Belle Arti in Bologna l’anno 1806, in 8.
1338. ORAZIONI recitate nella distribuzione solenne an 229 nuale de’ premi nella Veneta Accademia di Belle Arti in Venezia nuovamente instituita dall’ anno 1808 al 1820, in 8.
Contiene questa 12 discorsi in materie teoriche di Belle Arti del N. U. Diedo segretario della detta accademia: Un discorso inaugurale delle accademie del C. Cicognara presidente e gli elogi di Tiziano, di Giorgione, di Palladio dello stesso. L’ Elogio del Bellini del D. Aglietti, quello di Tintoretto dell’Ab. Zabeo, quello del Sammicheli del professore architetto Selva, quello di Paolo Cagliari dell’avvocato Biagi. Le lodi di Luigi Cornaro del Sig. Bartolommeo Gamba. L’Elogio del Vivarini del Sig. Neumam Rizzi. L’Elogio del Selva del Sig. Diedo.
Contiene questa 12 discorsi in materie teoriche di Belle Arti del N. U. Diedo segretario della detta accademia: Un discorso inaugurale delle accademie del C. Cicognara presidente e gli elogi di Tiziano, di Giorgione, di Palladio dello stesso. L’ Elogio del Bellini del D. Aglietti, quello di Tintoretto dell’Ab. Zabeo, quello del Sammicheli del professore architetto Selva, quello di Paolo Cagliari dell’avvocato Biagi. Le lodi di Luigi Cornaro del Sig. Bartolommeo Gamba. L’Elogio del Vivarini del Sig. Neumam Rizzi. L’Elogio del Selva del Sig. Diedo.
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1337. ORAZIONI e discorsi letti nell’aula dell’Accademia di Belle Arti di Milano in occasione dell’annua distribuzione dei premi dopo la sua nuova riforma ed istituzione dal 1802 al 1819, in 8.
Questi discorsi vennero scritti da molti chiarissimi personaggi nelle arti e nelle lettere, sempre però sul tema delle arti, divagando con liberti in quest’ampia materia. I principali sono il pittore e segretario dell’accademia Giuseppe Bossi; il segretario ed architetto Giuseppe Zanoja, il medico e consigliere Pietro Moscati, il numismatico e pittore G. Cutaneo, il canonico antiquario Luigi Bossi. Stanchi però i dotti di flagellar di continuo la materia stessa per tanti anni, la quale astata trattata in tutte le accademie del mondo; in luogo di due discorsi annuali (già da qualche tempo declinando dagli statuti) non se ne pubblica che un solo per ciascun anno.
Questi discorsi vennero scritti da molti chiarissimi personaggi nelle arti e nelle lettere, sempre però sul tema delle arti, divagando con liberti in quest’ampia materia. I principali sono il pittore e segretario dell’accademia Giuseppe Bossi; il segretario ed architetto Giuseppe Zanoja, il medico e consigliere Pietro Moscati, il numismatico e pittore G. Cutaneo, il canonico antiquario Luigi Bossi. Stanchi però i dotti di flagellar di continuo la materia stessa per tanti anni, la quale astata trattata in tutte le accademie del mondo; in luogo di due discorsi annuali (già da qualche tempo declinando dagli statuti) non se ne pubblica che un solo per ciascun anno.
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4776. DISCORSO letto nella grande aula dell’I. R. Palazzo delle Scienze ed Arti in occasione della distribuzione de’ premj nell’I. R. Accademia delle Belle Arti l’anno 1820, in Milano, in 8.
Questo è un discorso teorico del signor Fumagalli segretario di quell’Accademia.
Questo è un discorso teorico del signor Fumagalli segretario di quell’Accademia.
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4294. AFFÒ Ireneo, Il parmigiano servitor di piazza. Ovvero dialoghi di Frombola, Parma 1796, in 8.
Questo frate aveva molto gusto per le cose dell’arte, e i suoi giudizj sono dati con criterio.
Questo frate aveva molto gusto per le cose dell’arte, e i suoi giudizj sono dati con criterio.
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2183. AFFÒ Ireneo, Vita di M. Bernardino Baldi da Urbino primo Ab. di Guastalla, Parma 1783, in 8.
L’autore che amò passionatamente le arti scrisse la vita di questo abate guastallese conoscitore di questi studi e dei più profondi che in quelli fossero versati nel XVI secolo.
L’autore che amò passionatamente le arti scrisse la vita di questo abate guastallese conoscitore di questi studi e dei più profondi che in quelli fossero versati nel XVI secolo.
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4191. ALIO Giuseppe, Le pitture, e le sculture della città di Cremona, Cremona 1794, in 8.
3568. AGRIPPA Camillo, Trattato di trasportar la guglia sulla piazza di S. Pietro, Roma, per Francesco Zanetti, 1583, in 4. Aggiuntovi dello stesso. Dialogo sopra la generazione de’ venti, baleni, tuoni, folgori, laghi, fiumi, valli, montagne, Roma 1584, in 4.
4668. ALCORAN (l’) des Cordeliers tant en latin qu’en françois. Avec figures dessinées par B. Pickart, 2 vol., in 12, Amsterdam 1734.
Le trentadue tavole intagliate con estrema finezza rendono quest’edizione pregievole a preferenza delle altre che furono fatte.
Le trentadue tavole intagliate con estrema finezza rendono quest’edizione pregievole a preferenza delle altre che furono fatte.
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1285. ALBERGATI Capacelli Francesco, Orazione per la distribuzione dei premi di Belle Arti nell’Istituto di Bologna, l’a. 1772, in 4.
4129. ALBERTI Leandro bolognese, Descrizione di tutta Italia, nella quale si contiene il sito di essa, l’origine, le Signorie delle città, e delle castella, coi nomi antichi e moderni, i costumi de’ popoli, le condizioni de’ paesi ec. ec., in Bologna, per Anselmo Giaccarelli, 1550, in 4 gr.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
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1476. ALBERTI G. Matteo, Giuochi festivi e militari, danze, serenate e macchine, boscareccia artificiosa e regata solenne ec. nella dimora, di Ernesto Augusto Duca di Brunsvich in Venezia, il tutto descritto ed espresso con figure da Giovan Matteo 253 Alberti, Medico di S. A. S., Venezia 1686, in fol. m. fig.
Ricchissima di tavole è quest’opera, ove in fine vedesi una tavola immensa composta da 9 fogli, che rappresenta tutto il corso della regata nel gran canale, oltre altre gran tavole.
Ricchissima di tavole è quest’opera, ove in fine vedesi una tavola immensa composta da 9 fogli, che rappresenta tutto il corso della regata nel gran canale, oltre altre gran tavole.
Show More MDCLXXXVI
394. ALBERTOLI Ferdinando, Porte di città e fortezze, depositi sepolcrali ed altre principali fabbriche pubbliche e private di Michele Sammicheli, misurate, disegnate ec., Milano 1816, in fol. grande.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
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390. ALBERTOLI Giocondo, Ornamenti diversi, inventati, disegnati ed eseguiti; incisi da Giacomo Mercoli, Milano 1782, in fol. grand.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
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4761. ALDINI Giovanni, Memoria sulla illuminazione a gas dei teatri, e progetto di applicarla all’I. R. Teatro della Scala in Milano, Milano 1820, in 8, con due tavole.
3929. ALLEGRANZA P. Giuseppe, De sepulcris christianis in aedibus sacris, et in 227 scriptiones sepulcrales christianae in Insubria Austriaca repertae, Mediolani 1773, in 4.
3928. ALLEGRANZA P. Giuseppe, Spiegazione, e riflessioni sopra alcuni sacri monumenti antichi di Milano, Milano 1757, in 4, fig. Con 8 tavole in rame.
3092. AMADUTII, Ad virum clarissimum Janum Plancum epistola, qua inscriptiones nonullae Ariminenses a falsitatis nota, qua eas Scipio Maffejus inusserat, vindicantur, Lucae 1767, in 12, M. 67.
Con quattro foglietti di aggiunte autografe manoscritte.
Con quattro foglietti di aggiunte autografe manoscritte.
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3575. AMATI Pasquale, Dissertazione sopra il passaggio dell’Appennino fatto da Annibale, e sopra il castello Mutilo degli antichi Galli, Bologna 1776, in 4.
3577. AMATI Pasquale, Dissertazione seconda sopra alcune lettere del d. Bianchi e sopra il Rubicone degli antichi, Faenza 1763, in 4, M. 58, con molte appendici, e una carta topografica.
Queste dissertazioni dottissime sul Rubicone formano un buon volume di 272 pagine.
Queste dissertazioni dottissime sul Rubicone formano un buon volume di 272 pagine.
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4256. BELLEI Domenico, Sposizione delle pitture in muro del Palazzo Ducale di Sassuolo, villeggiatura de’ principi Estensi, Modena 1784, in 8. — Aggiuntavi la Descrizione dei quadri del ducale appartamento di Modena.
1383. BARGA Pietro Angelio (da), Orazione fatta nell’esequie del Serenissimo Cosimo de’ Medici Gran. Duca di Toscana, recitata nel Duomo di Pisa, 1574, Fior., Giunti, anno stesso, in 4,
col ritratto di Cosimo in legno.
col ritratto di Cosimo in legno.
Show More MDLXXIV.
2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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452. BRUNO Spinelli Giovan Battista, Economia delle fabbriche e regola di tutti i materiali per costruire ogni fabbrica tanto urbana che rurale, Bologna 1698, in 4. Aggiuntovi la Risposta al Capitolo IV del libretto intitolato: Economia delle fabbriche fatta da un accademico clementino, Bologna 1721, in 12.
4306. CRESPI canonico Luigi, Descrizione delle pitture, sculture, e architetture della città, e subborghi di Pescia nella Toscana, Bologna 1772, in 8.
3580. ANTINORI Giovanni, Scioglimento di alcune difficoltà insorte contro la mossa de’ cavalli colossali sul Quirinale, e lettera diretta al medesimo, segnata di Venezia 22 nov. 1783 C.P.B. Un foglietto di stampa, in 4, M. 7.
3881. SCIOGLIMENTO d’alcune difficoltà insorte contro la mossa dei cavalli colossali sul Quirinale all’emin. signor cardinal Pallotta.
Questa è una giudiziosa lettera dell’Antinori, che venne destinato all’esecuzione del progetto che ebbe effetto; accompagnata da altra lettera a lui diretta da Venezia li 22 nov. 1783 da C.P.B. sullo stesso argomento, in 4, M. 7.
Questa è una giudiziosa lettera dell’Antinori, che venne destinato all’esecuzione del progetto che ebbe effetto; accompagnata da altra lettera a lui diretta da Venezia li 22 nov. 1783 da C.P.B. sullo stesso argomento, in 4, M. 7.
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3938. ANTOLINI Giovanni, Il tempio di Minerva in Assisi confrontato colle tavole del Palladio, Milano 1803, in fol., fig.
1560. ANTONINO Filippo, Introduzione a’ discorsi dell’antichità di Sarsina, 1606, in 4. Queste sono 20 pagine precedute dall’indicato frontispizio e sono seguite dall’altro: Delle antichità di Sarsina et 270 de’ costumi di Romani nel trionfo e nel Trichlinio antico, Sarsina 1607, in 4, p. M. 56.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
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3456. SOMMEREAU Lovis, Les célebres tapisseries de Raphael d’Urbin connues sous le nom d’Arazzi qui sont au Vatican au nombre de 20 pieces, Rome 1780, in fol. obl.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Show MoreSono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis. Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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1486. AQUINO Car. Sacra exequialia in funere Jacobi II, Magnae Britanniae Regis descriptae Carolo de Aquino, Roma 1702, in fol. fig.
Sebastiano Cipriani inventò gli apparati e Alessandro Specchi intagliò le 19 tavole di nitida esecuzione: in fine è la orazione funebre dello stesso Carlo d’Aquino.
Sebastiano Cipriani inventò gli apparati e Alessandro Specchi intagliò le 19 tavole di nitida esecuzione: in fine è la orazione funebre dello stesso Carlo d’Aquino.
Show More MDCCIII
3096. ARAGONENSI Sebastiano pictore Brixiano, Monumenta antiqua urbis et agri Brixiani summa cura, et diligentia collecta, 1564, in fol., M. 83.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
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1376. CAVALLERIE della città di Ferrara, che contengono il Castello di Gorgoferusa, il Monte di Feronia e il Tempio d’Amore. Fatti in Ferrara in occasione delle Nozze dei Duca Alfonso e della 234Regina Barbara d’Austria nel Carnevale del 1561, Ferrara 1566, in 4.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli in quella occasione.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli in quella occasione.
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3586. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima tribus libris distincta ex absolutissimo opere Pauli Aringhi in hanc portatilem formam concinnata, Arnhemiae 1661, in 12, fig.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
2514. ASSEMANI, Museo Cufico Naniano illustrato, Padova 1787 e 88, in 4, parte prima e seconda, fig., M. 6.
Opera dottissima e illustrata con 9 tavole intagliate in rame. Con 3 grandissime tavole.
Opera dottissima e illustrata con 9 tavole intagliate in rame. Con 3 grandissime tavole.
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4184. AVEROLDO Giulio Antonio, Le scelte pitture di Brescia, 1700, in 4, fig.
La singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin 268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
La singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin 268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
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3589. BACCI Mass. Andrea, Del Tevere, e della natura, e bontà dell’acqua, e delle inondazioni: libri due, Roma, presso Vincenzo Lucchino, 1558, in ottavo.
Raro, e singolare libretto stampato in bei caratteri corsivi grandi. Esemplare in mar. rub.
Raro, e singolare libretto stampato in bei caratteri corsivi grandi. Esemplare in mar. rub.
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2663. COCHIN le fils, et Bellicard, Observations sur les antiquités de la ville d’Herculanum, Paris 1754, in 12, fig.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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2191. BAGLIONE Giovanni Romano, Le vite de’ pittori, scultori, architetti ed intagliatori dal 1572 al 1642 colla vita di Salvator Rosa scritta da Gio. Batt. Passari nuovamente aggiunta, Napoli 1733, in 4.
2190. BAGLIONE Giovanni Romano, Le vite de’ pittori, scultori, architetti del Pontificato di Gregorio XIII, 1572 fino al 1642, Roma 1642, in 4.
Con frontespizio allegorico disegnato dall’autore e il suo ritratto in abito di Cavaliere di Cristo.
Con frontespizio allegorico disegnato dall’autore e il suo ritratto in abito di Cavaliere di Cristo.
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2645. Le ANTICHITÀ di Ercolano esposte, volumi 9, Napoli 1755, in fol., fig. l. Cominciò l’edizione col Catalogo degli antichi monumenti composto da monsig. Bajardi, che escì alle stampe nel 1755 ed occupa un vol. di 447 p. 2. Seguirono le pitture antiche d’Ercolano a contorni, incise con qualche spiegazione. Vol. I 1757. 3. Le pitture Vol. II pubblicate nel 1760. 4. Le pitture Vol. III pubblicate nel 1762. 5. Le pitture Vol. IV pubblicate nel 1765. 6. De’ bronzi Vol. I dei busti. Pubblicato nel 1767. 7. De’ bronzi d’Ercolano Vol. II statue pubblicate nel 1771. 8. Delle pitture Vol. V pubblicato nel 1779. 9. Delle lucerne e candelabri tomo unico nel 1792.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di osservazioni. Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente titolo: Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I. Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato. È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi essere stato il Colbert dell’Italia.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di osservazioni. Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente titolo: Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I. Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato. È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi essere stato il Colbert dell’Italia.
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