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1670 to 1679
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Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
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Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto
viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto
viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
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Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
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Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di
tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal
P. Francesco Eschinardi.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di
tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal
P. Francesco Eschinardi.
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Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
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architetto e cittadino cremonese, Se nelle opere architettoniche di questo autore la barbarie del gusto spaventa chi voglia esaminarle, in questa
rimanisi talmente ingolfato nell’astrusa pompa che egli fa di nozioni matematiche per metter in evidenza se
stesso, che un artista non sarebbe trovarvi né capo, né coda per quanto fosse iniziato negli studi geometrici. Le
figure sono intagliate in legno e frapposte al testo.
Se nelle opere architettoniche di questo autore la barbarie del gusto spaventa chi voglia esaminarle, in questa
rimanisi talmente ingolfato nell’astrusa pompa che egli fa di nozioni matematiche per metter in evidenza se
stesso, che un artista non sarebbe trovarvi né capo, né coda per quanto fosse iniziato negli studi geometrici. Le
figure sono intagliate in legno e frapposte al testo.
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Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
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, Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in
qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della
bizzaria del gusto di quell’età.
Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in
qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della
bizzaria del gusto di quell’età.
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, Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
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, Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle
sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle
sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
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, Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer
Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer
Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
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MDLXXIV
, Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
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MDCLXXI
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
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MDCLXXV
, La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
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MDCLXXX
, Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte
altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo.
Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà
del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte
altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo.
Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà
del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
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, Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito
m le sue opere divenute rare.
Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito
m le sue opere divenute rare.
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, I due volumi legati assieme fig.
Questo grosso volume di circa 900 pagine contiene 88 emblemi e 32 ritratti, oltre i frontespizi, ove vennero più
in grande intagliati da un imitatore i bellissimi rami di Agostino Caracci che ornano le rime dei Gelati.
I due volumi legati assieme fig.
Questo grosso volume di circa 900 pagine contiene 88 emblemi e 32 ritratti, oltre i frontespizi, ove vennero più
in grande intagliati da un imitatore i bellissimi rami di Agostino Caracci che ornano le rime dei Gelati.
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, Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario
inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di
Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario
inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di
Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
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, Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
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, Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi
annessa una stampa allegorica.
Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi
annessa una stampa allegorica.
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, Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
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, Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in
rosso. Edizione prima e non comune.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in
rosso. Edizione prima e non comune.
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, Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
Show More
,Libro pieno di sole sciocchezze astrologiche.
Libro pieno di sole sciocchezze astrologiche.
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, La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di
numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui
medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua
prerogativa nel frontespizio.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di
numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui
medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua
prerogativa nel frontespizio.
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, Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti
elementari.
Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti
elementari.
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, Questo curioso libro fu esteso da un artista e verosimilmente le 28 belle tavole sono da lui disegnate e fors’anche
intagliate: ancorché non appartenga strettamente alla nostra raccolta, lo abbiam posto per lo stesso motivo che le
due Persilie scritte dal Fedini e che un libro di farmacia steso dal Colombina.
Questo curioso libro fu esteso da un artista e verosimilmente le 28 belle tavole sono da lui disegnate e fors’anche
intagliate: ancorché non appartenga strettamente alla nostra raccolta, lo abbiam posto per lo stesso motivo che le
due Persilie scritte dal Fedini e che un libro di farmacia steso dal Colombina.
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, Le tavole sono in legno a’ luoghi dal testo indicati intagliati da Veronica Fontana, di cui mano è anche il ritratto
di Ferdinando III di Toscana al quale il volume è intitolato. Il solo ritratto del Cospi è intagliato in rame da Adr.
Halluech tolto da una pittura di Sutterman.
Le tavole sono in legno a’ luoghi dal testo indicati intagliati da Veronica Fontana, di cui mano è anche il ritratto
di Ferdinando III di Toscana al quale il volume è intitolato. Il solo ritratto del Cospi è intagliato in rame da Adr.
Halluech tolto da una pittura di Sutterman.
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, Questo stampatore riunì in 17 fogli le stampe di Adamo Mantovano, unendole a quattro in ciascheduna pagina
fino al numero di 68; ma i rami di questa ristampa molto logori non possono compararsi alle bellissime prove
della prima edizione in questo catalogo citata.
Questo stampatore riunì in 17 fogli le stampe di Adamo Mantovano, unendole a quattro in ciascheduna pagina
fino al numero di 68; ma i rami di questa ristampa molto logori non possono compararsi alle bellissime prove
della prima edizione in questo catalogo citata.
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— Aggiuntovi: Favole ed emblemi disegnati da Rafaelle, intagliati da Silvestro da Ravenna, Enea Vico ed altri,
Roma, per Carlo Losi. Furono in cinque fogli riuniti gli antichi rami ristampati.
— Aggiuntovi: Profeti e sibille di Michel Angelo in l4 tavole, intagliate da Tommaso Piroli.
— In fine: Sigismundi Augusti triumphus ex archetypo Julii Romani a Francisco Primaticcio, Mantuae
Anaglyphica opera elaboratum, a Petro Sancte Bartolo excusum, Romae 1670, tab. 26.
— In fine: Polidori Caravagensis monocromata aegyptiorum, sive afrorum peregrinatio et navalis pugna ad
Tiberis Ostia a Petro Sancte Bartolo delineata, et incisa: extant Romae in anteriori facie aedium olim Gaddorum
nunc gentis Colesiae in regione pontis. Constat 8 tabul. in fol. max.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche
logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche
logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
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,Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce;
segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna
intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso,
sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio,
estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle
materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce;
segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna
intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso,
sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio,
estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle
materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
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, Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono
una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono
una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
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, In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in
luoghi pubblici che privati.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in
luoghi pubblici che privati.
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, Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da
P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da
P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
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, Stette per lungo tempo questo libretto come la miglior guida tascabile di Roma.
Stette per lungo tempo questo libretto come la miglior guida tascabile di Roma.
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, Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
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. Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più
parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di
Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più
parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di
Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
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Questa è la ristampa dell’altra edizione del 1659, in cui l’autore non più Francesco, ma chiamatosi Andrea, è
però lo stesso.
Questa è la ristampa dell’altra edizione del 1659, in cui l’autore non più Francesco, ma chiamatosi Andrea, è
però lo stesso.
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, Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
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Firenze 1798, in 8.
, Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
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, Esemplare prezioso con molte buone aggiunte manoscritte nel principio, e nel fine.
Esemplare prezioso con molte buone aggiunte manoscritte nel principio, e nel fine.
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, Porta questo libretto la data di Colonia, poiché è parlato in esso delle cose di Stato, che non si potevano render
pubbliche senza difficoltà di censure.
Porta questo libretto la data di Colonia, poiché è parlato in esso delle cose di Stato, che non si potevano render
pubbliche senza difficoltà di censure.
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