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75. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, La stessa ristampata in Venezia 1678, in 4 pic.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
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205. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Giuripeno sotto la scorta di Raffaello d’Urbino, Pavia 1674, in 4. Col ritratto dell’autore dis. dal cavaliere del Cairo, scolpito da I. B. Bonacina.
206. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Altro esemplare colle aggiunte e mutazioni che si credono di Luigi Scaramuccia medesimo, forse per fare una edizione più corretta del libro.
Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
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339. MORO Jacopo, Anatomia ridotta ad uso de’ pittori e scultori, Vinegia 1679, in fol. figur. Aggiuntavi una breve istruzione per dipingere a fresco.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio, concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio, concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
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397. AMICHEVOLI Costanzo, Architettura civile ridotta a metodo facile e breve, Terni 1670, in 4, fig.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal P. Francesco Eschinardi.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal P. Francesco Eschinardi.
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461. CAPRA Alessandro architetto e cittadino cremonese, La nuova architettura famigliare, Bologna 1678, in 4, fig.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
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524. GUARINI Padre D. Guarino, Del modo di misurare le fabbriche, Torino 1674, in 8, fig.
Se nelle opere architettoniche di questo autore la barbarie del gusto spaventa chi voglia esaminarle, in questa rimanisi talmente ingolfato nell’astrusa pompa che egli fa di nozioni matematiche per metter in evidenza se stesso, che un artista non sarebbe trovarvi né capo, né coda per quanto fosse iniziato negli studi geometrici. Le figure sono intagliate in legno e frapposte al testo.
Se nelle opere architettoniche di questo autore la barbarie del gusto spaventa chi voglia esaminarle, in questa rimanisi talmente ingolfato nell’astrusa pompa che egli fa di nozioni matematiche per metter in evidenza se stesso, che un artista non sarebbe trovarvi né capo, né coda per quanto fosse iniziato negli studi geometrici. Le figure sono intagliate in legno e frapposte al testo.
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688. VIOLA Zanini, La stessa. Aggiuntovi: il modo di levare il fumo alli camini sì fatti, come da farsi, da Andrea Minorelli perito pubblico della città di Padova, Pad. 1677, in 4, fig.
Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
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755. CARINI Motta Fabbricio, Trattato sopra la struttura de’ teatri e scene, che a’ nostri giorni si costumano, Guastalla 1676, in fol. pic. fig. Con undici tavole intagliate in rame.
Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della bizzaria del gusto di quell’età.
Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della bizzaria del gusto di quell’età.
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756. CHIARAMONTE Scipione, Delle scene e teatri, Cesena 1670, in 8, fig. opera postuma.
Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
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940. MARTINELLI cav. D. Agostino ferrarese, Descrizione di diversi ponti esistenti sopra i fiumi Nera e Tevere: con un discorso particolare della navigazione da Perugia a Roma, Roma 1676, in 4, fig.
1040. SILOS JO. Michael, Pinacotheca, sive romana pittura et sculptura lib. duo, Romae 1673, in 8, col frontespizio intagliato da Alb. Clouvet, disegnato da Salvator Rosa.
Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
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1382. TASSOLO Domenico, Trionfi, feste e livree, fatte dai conservatori e popolo romano e da tutte le arti di Roma nell’entrata del Sig. Marc’Antonio Colonna, Venezia 1671, in 6.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
Show More MDLXXIV
1469. TEATRO de la gloria consagrado a la Exma Sennora Donna Felize de Sandaval Enriquez Duquessa de Uceda difunta, Milano 1671, in fol. fig.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Show More MDCLXXI
1470. MACIGNI Manfr., Esequie del Sereniss. Ferdinando II, Gran Duca di Toscana celebrate in Firenze dal Gran Duca Cosimo III, descritte da Manfredi Macigni, Firenze 1671, in 4, fig.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni, Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo. Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni, Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo. Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Show More MDCLXXV
1471. VASCO Giulio, Del funerale celebrato nel Duomo di Torino all’Altezza R. di Carlo Emanuele II, Torino 1675, in fol. fig.
La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
Show More MDCLXXX
1716. MITELLI Giuseppe, Le ventiquattr’ore dell’humana felicità. Conservate all’Em. P. Card. Nicola Conti, invenzione, disegno, ed intaglio di Gius. M. Mitellì Pittore Bolognese 1675.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
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1719. MITELLI pittor bolognese, Proverbi figurati consecrati al Sereniss. Principe Franc. M. di Toscana da Gius. M. Mitelli inventati, disegnati e intagliati, Bologna 1678, in f. tav. 49 compreso il frontespizio figurato: con 6 tavole di più nel fine relative esse pure a proverbi, intorno gli scherzi della fortuna. Vedi anche Caracci An.
Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito m le sue opere divenute rare.
Somma fu la facilità di questo intagliatore, che malgrado una certa scorrezione di contorni mise un gusto munito m le sue opere divenute rare.
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1830. ACCADEMICI Gelati, Prose, Bologna, per li Manolessi, 1671; Unito alle Memorie, Imprese e Ritratti de Sig. Accademici, 1672, in 4.
I due volumi legati assieme fig. Questo grosso volume di circa 900 pagine contiene 88 emblemi e 32 ritratti, oltre i frontespizi, ove vennero più in grande intagliati da un imitatore i bellissimi rami di Agostino Caracci che ornano le rime dei Gelati.
I due volumi legati assieme fig. Questo grosso volume di circa 900 pagine contiene 88 emblemi e 32 ritratti, oltre i frontespizi, ove vennero più in grande intagliati da un imitatore i bellissimi rami di Agostino Caracci che ornano le rime dei Gelati.
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2077. PALAZZI Monsig. Giovanni, Aquila Romana, ovvero Monarchia Occidentale da Carlo Magno sino a Leopoldo Primo colle effigie e i geroglifici, e le allegorie dell’autore, Venezia 1679, in fol.
Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
Sono 42 tavole. Opera al disotto della mediocrità quando la stravaganza non abbia un pregio. Il plagiario inventore delle tavole copiò il martirio di S. Pietro Domenicano dipinto da Tiziano per trasmutarvi l’uccisione di Alberto I Imperatore XXXI d’Occidente.
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2104. De SANCTIS Ab. Dominicus, Columnensium Procerum imagines et memoriae nonnullae, Romae 1675, in 4, fig.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
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2206. BELLORI Gio. Pietro, Le vite de’ pittori, sculto 380ri e architetti moderni. Edizione dedicata al gran Colbert, Roma 1672, in 4, fig.
Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi annessa una stampa allegorica.
Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi annessa una stampa allegorica.
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2310. MALVASIA Conte Carlo Cesare, La Felsina pittrice, Vite de’ pittori bolognesi divise in due tomi, con indici in fine copiosissimi, Bologna 1678, in 4 vol. 2. Per l’erede di Domenico Barbieri.
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati, incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi Crespi, Bianconi, Vittoria, Dialoghi.
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati, incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi Crespi, Bianconi, Vittoria, Dialoghi.
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2371. SOPRANI Rafaele nobile genovese, Le vite de’ pittori, scultori ed architetti genovesi e de’ forestieri che in Genova operarono con alcuni ritratti degli stessi. Opera postuma, Genova 1674, in 4, figurato.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in rosso. Edizione prima e non comune.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in rosso. Edizione prima e non comune.
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2461. PORTA, Della chirofisonomia, ovvero di quella parte dell’umana fìsonomia, che appartiene alla mano: libri due tradotti dal latino da Pompeo Sarnelli, Napoli 1677, in 12, fig.
Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
Con una tavola della mano assai diligentemente eseguita.
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2462. RAIMONDO Annibale, Opera dell’antica et honorata scientia di Nomandia, Anversa 1677, in ottavo.
Libro pieno di sole sciocchezze astrologiche.
Libro pieno di sole sciocchezze astrologiche.
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2736. ASCANII Pellegrino pittore, Raccolta di medaglie antiche imperiali, Modena 1677, in 12, fig.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
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2963. PATTINO Carlo, Introduzione alla storia della pratica delle medaglie tradotta dal francese da Costantino Belli, Venezia 1673, fig. in legno, in 12.
Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti elementari.
Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti elementari.
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3338. SCILLA Agostino pittore, La vana speculazione disingannata dal senso. Lettera responsiva circa i corpi marini, che si trovano petrificati in varj luoghi terrestri, Napoli 1670, in 4, fig.
Questo curioso libro fu esteso da un artista e verosimilmente le 28 belle tavole sono da lui disegnate e fors’anche intagliate: ancorché non appartenga strettamente alla nostra raccolta, lo abbiam posto per lo stesso motivo che le due Persilie scritte dal Fedini e che un libro di farmacia steso dal Colombina.
Questo curioso libro fu esteso da un artista e verosimilmente le 28 belle tavole sono da lui disegnate e fors’anche intagliate: ancorché non appartenga strettamente alla nostra raccolta, lo abbiam posto per lo stesso motivo che le due Persilie scritte dal Fedini e che un libro di farmacia steso dal Colombina.
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3403. LEGATI Lorenzo, Museo Cospiano annesso a quello del famoso Ulisse Aldovrandi e donato alla sua 138 patria dal sig. Ferd. Cospi patrizio e senatore di Bologna descritto da Lorenzo Legati cremonese, Bologna 1677, in fol., fig.
Le tavole sono in legno a’ luoghi dal testo indicati intagliati da Veronica Fontana, di cui mano è anche il ritratto di Ferdinando III di Toscana al quale il volume è intitolato. Il solo ritratto del Cospi è intagliato in rame da Adr. Halluech tolto da una pittura di Sutterman.
Le tavole sono in legno a’ luoghi dal testo indicati intagliati da Veronica Fontana, di cui mano è anche il ritratto di Ferdinando III di Toscana al quale il volume è intitolato. Il solo ritratto del Cospi è intagliato in rame da Adr. Halluech tolto da una pittura di Sutterman.
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3442. PITTURE dipinte nella volta della Cappella Sistina del Vaticano in Roma, presso Carlo Losi, 1773.
Questo stampatore riunì in 17 fogli le stampe di Adamo Mantovano, unendole a quattro in ciascheduna pagina fino al numero di 68; ma i rami di questa ristampa molto logori non possono compararsi alle bellissime prove della prima edizione in questo catalogo citata.
Questo stampatore riunì in 17 fogli le stampe di Adamo Mantovano, unendole a quattro in ciascheduna pagina fino al numero di 68; ma i rami di questa ristampa molto logori non possono compararsi alle bellissime prove della prima edizione in questo catalogo citata.
Show More — Aggiuntovi: Favole ed emblemi disegnati da Rafaelle, intagliati da Silvestro da Ravenna, Enea Vico ed altri, Roma, per Carlo Losi. Furono in cinque fogli riuniti gli antichi rami ristampati. — Aggiuntovi: Profeti e sibille di Michel Angelo in l4 tavole, intagliate da Tommaso Piroli. — In fine: Sigismundi Augusti triumphus ex archetypo Julii Romani a Francisco Primaticcio, Mantuae Anaglyphica opera elaboratum, a Petro Sancte Bartolo excusum, Romae 1670, tab. 26. — In fine: Polidori Caravagensis monocromata aegyptiorum, sive afrorum peregrinatio et navalis pugna ad Tiberis Ostia a Petro Sancte Bartolo delineata, et incisa: extant Romae in anteriori facie aedium olim Gaddorum nunc gentis Colesiae in regione pontis. Constat 8 tabul. in fol. max.
3543. PORRO Girolamo, Statue antiche, che sono poste nella città di Roma in diversi luoghi nuovamente stampate, Venezia 1676, in fol. pic.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
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3603. BELLORII Giovan Pietro, Colonna Trajana eretta dal senato e popolo romano all’imperatore Trajano Augusto nel suo foro di Roma, scolpita con l’istorie della guerra dacica, la prima, e la seconda spedizione e vittoria contro il re Decebalo nuovamente disegnata, ed intagliata da Pietro Santi Bartoli, colla esposizione latina di Alfonso Ciaccone, compendiata nella volgare lingua sotto ciascuna immagine, accresciuta di medaglie, iscrizioni, e trofei da Giovan Pietro Bellori, prima edizione, Roma, in fol.
Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce; segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso, sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio, estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
Comincia il volume col frontespizio senz’anno, e col solo nome di Giovan Giacomo de’Rossi che lo diede in luce; segue la dedica al re di Francia Luigi XIV, cui fu offerta l’opera dall’editore; succede la gran tavola della colonna intera con suo spaccato, longitudine, e quattro tavole colle fronti della base, e le piante del piedistallo, ingresso, sommità, e piede della colonna. Dopo ciò vengono le 119 tavole di bellissimo intaglio. L’istoria del Ciacconio, estratta dalle sculture della colonna segue in quattordici pagine di testo stampato, e finisce coll’indice delle materie. Esemplare di antiche e freschissime prove.
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3688. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Con la guida romana, i nomi dei pontefici, ed altre notizie, Roma 1675, in 8, fig., con tavole in legno.
3808. PADREDIO Carlo, Scopatore della Basilica Vaticana, Misura delle sette e nove chiese del circuito e parti principali di Roma, Roma 1677, in 16, M. 73.
3863. ROSSI (De) Giovan Giacomo, Le fontane di Roma delineate, ed incise da Giovan Battista Falda e da Francesco Venturini, in fol. obl., senz’anno. — La prima parte di questo libro contiene le fontane nei luoghi pubblici di Roma. — La seconda quelle di Frascati, e di Tusculano. — La terza dei palazzi e giardini di Roma.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
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3885. SILOS Jo. Michaelis, Pinacotheca sive romana pictura et sculptura, libri duo, Romae 1673, in 12.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in luoghi pubblici che privati.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in luoghi pubblici che privati.
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3888. SUARESII Josephi Mariae, Arcus Septminii Severi 221 cum explicatione anaglyphica, Romae 1676, in fol., figurato.
Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
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3891. TITI Filippo, Studio di pittura, scultura, architettura delle chiese di Roma, Roma 1674, in 12.
Stette per lungo tempo questo libretto come la miglior guida tascabile di Roma.
Stette per lungo tempo questo libretto come la miglior guida tascabile di Roma.
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3951. BEDIK Petrus, Cehil Sutun. Seu explicatio utriusque celeberrimi ac pretiosissimi theatri quadraginta columnarum in perside orientis, Viennae Austriae, senz’anno e nome di stampatore.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno 1668, in 4 picc., fig. Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno 1668, in 4 picc., fig. Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
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3982. CASTELLAMONTE (di) conte Amedeo, La Veneria 236 Reale, palazzo di piacere, e di caccia ideato dall’A. R. di Carlo Emanuel II duca di Savoja, Torino 1672, in 4, fig.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
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4149. SCOTTO Andrea, Itinerario, ovvero nuova descrizione dei viaggi principali d’Italia, tradotto dal latino all’italiano, Venezia, per Francesco Bolzetta, 1670, in 8.
Questa è la ristampa dell’altra edizione del 1659, in cui l’autore non più Francesco, ma chiamatosi Andrea, è però lo stesso.
Questa è la ristampa dell’altra edizione del 1659, in cui l’autore non più Francesco, ma chiamatosi Andrea, è però lo stesso.
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4208. CINELLI Giovanni, Le bellezze della città di Firenze, Firenze 1677, in 8.
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Aggiunta in fine: La descrizione delle pitture e ornamenti della R. Cappella di S. Lorenzo di Giuseppe Cecchini
Show More, Firenze 1798, in 8.
4209. CINELLI Giovanni, Le bellezze della città di Firenze dello stesso. Esemplare più marginoso, e più conservato.
Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
Quest’opera non è che una giudiziosa e ben fatta ampliazione del Bocchi
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4250. TORRE Carlo, Il ritratto di Milano diviso in tre libri, Milano 1674, in 4, fig., edizione prima.
4252. SANTAGOSTINI Agostino, e Giacinto fratelli pittori milanesi, Catalogo delle pitture insigni, che stanno esposte al pubblico in Milano, Milano, in 16, senza anno.
4316. FARINA Antonio, Compendio delle cose più curiose di Napoli, e di Pozzuoli, Napoli 1676, in 8.
4351. BOSCHINI Marco, Le ricche miniere della pittura veneziana; seconda impressione con nuove aggiunte, Venezia 1674, in 12.
Esemplare prezioso con molte buone aggiunte manoscritte nel principio, e nel fine.
Esemplare prezioso con molte buone aggiunte manoscritte nel principio, e nel fine.
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4377. RELAZIONE della città, e Repubblica di Venezia, in Colonia , presso Pietro Martello, 1672, in 12.
Porta questo libretto la data di Colonia, poiché è parlato in esso delle cose di Stato, che non si potevano render pubbliche senza difficoltà di censure.
Porta questo libretto la data di Colonia, poiché è parlato in esso delle cose di Stato, che non si potevano render pubbliche senza difficoltà di censure.
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