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51. ROUQUET, L’état des arts en Angleterre, Paris, chez Jombert, 1755, in 12.
Opera stesa con critica sensata.
Opera stesa con critica sensata.
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94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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96. DE BUTRON Don Ivan, Discursos apologetieos en que se defiende la ingenuidad del arte de la pintura, Madrid 1626, in 4 pic.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
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104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
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150. LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Show More – Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
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192. RÉFLEXIONS sur quelques causes de l’état présent de la peinture en France, avec un examen des ouvrages exposées au Louvre, l’an 1746, à la Haye 31 1747, avec une lettre à la fin de l’auteur des dites réflexions.
Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
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321. DURERO A. pittore e geometra chiarissimo, Della simmetria de’ corpi umani, libri quattro nuovamente tradotti dalla lingua latina nella italianada M. Giovanni Paolo Gallucci salodiano, ed accresciuti del quinto libro che tratta dell’espressione degli affetti dell’animo, composto dal traduttore, Venezia 1591, per Domenico Nicolini, in fol. fig. ESEGRENIO, vedi Colombina ec.
371. ALBERTI Leonis Baptistae florentini viri clarissimi, Lib. de re aedificatoria, Lib. X, opus integrum et absolutum etc., Parisiis. Opera Magistri Bertholdi Rembolt et Ludovici Hornken, 1512, die vero 23 Augusti, in 4.
L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
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465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
468. CATANEO, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa dei figliuoli di Aldo, 1554, in fol. fig.
469. CATANEO Pietro, L’architettura, alla quale oltre all’esser stati dallo stesso autore rivisti, ordinati, e arricchiti i primi quattro libri per l’addietro stampati, sonosi aggiunti di più il 5, 6, 7 ed 8 libro, Venezia, Aldo, 1567, in fol. fig.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
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474. Du CERCEAU Jaques Androuet, Les plus excellents bâtimens de France, au quel sont designés les plans de 15 bastimens et de leur contenu, ensemble les élévations et singularitée d’un chascun, 2 vol., Paris 1607, legati in uno in fol. fig.
Allettanti edifici sono illustrati nel secondo volume: opera che comprende quanto di più insigne produssero le arti in Francia nell’aureo secolo di Francesco, piena di preziose nozioni relative agli artisti di quell’età. Le tavole sono in rame, o intagliate con gusto.
Allettanti edifici sono illustrati nel secondo volume: opera che comprende quanto di più insigne produssero le arti in Francia nell’aureo secolo di Francesco, piena di preziose nozioni relative agli artisti di quell’età. Le tavole sono in rame, o intagliate con gusto.
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510. FREART Laurent, Parallele de l’architecture antique et de la moderne, avec un recueil des dix principaux auteurs, qui ont écrit des cinq ordres, Paris, chez Pierre Emery et Michel Brunet, 1702, in fol. fig.
Magnifica ristampa con molti aumenti alla prima edizione di quest’opera e principalmente le parti in grande delle mo91danature della Colonna Trajana. Gli editori, che accrebbero l’opera di queste ultime 10 tavole, impiegarono le tavole originali della prima più antica edizione e non mutilarono, altri accrebbero anche il testo.
Magnifica ristampa con molti aumenti alla prima edizione di quest’opera e principalmente le parti in grande delle mo91danature della Colonna Trajana. Gli editori, che accrebbero l’opera di queste ultime 10 tavole, impiegarono le tavole originali della prima più antica edizione e non mutilarono, altri accrebbero anche il testo.
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513. GALLACINI Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti, Venezia 1767, in fol.
573. Le MUET, Traité des cinq ordres d’architecture, dont se sont servi les anciens: traduit du Palladio: Augmenté des nouvelless inventions pour l’art de bien bâtir, avec un traité des galéries, entrées, salles etc., Paris, chez l’Anglois, 1645, en 8, fig.
Questo elegantissimo libretto ha tutto il suo testo egualmente che le tavole intagliate in rame.
Questo elegantissimo libretto ha tutto il suo testo egualmente che le tavole intagliate in rame.
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582. ODDI Orazio da Urbino, Dello squadro, trattato, Milano 1625, in 4, picc. fig.
Le numerose figure collocate fra il testo sono chiaramente disegnate e la materia è trattata con ordine e precisione.
Le numerose figure collocate fra il testo sono chiaramente disegnate e la materia è trattata con ordine e precisione.
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584. De l’ORME Philibert, Le premier tome de l’architecture, Paris, chez Morél, 1568, in fol. fig.
Questo contiene 19 libri d’architettura di questo autore e deve riguardarsi come opera completa, giacché le traité de la Charpente forma un trattato separato, sebbeue potesse intitolarsi il secondo tomo di quest’opera. Questo architetto è il padre dell’arte in Francia e il migliore scrittore in questa materia; nella quale col progresso dell’età peggiorò il gusto, quantunque i modi di esecuzione si perfezionassero, il libro è buono, e le tavole copiosissime in legno sono di bellissima esecuzione, massimamente i capitelli corinti e le trabeazioni ornate, che sebbene intagliate in legno si direbbero incise in rame: sono queste frapposte alla bella edizione del testo. L’opera è dedicata Caterina dei Medici, madre di Carlo IX. Magnifico e raro esemplare.
Questo contiene 19 libri d’architettura di questo autore e deve riguardarsi come opera completa, giacché le traité de la Charpente forma un trattato separato, sebbeue potesse intitolarsi il secondo tomo di quest’opera. Questo architetto è il padre dell’arte in Francia e il migliore scrittore in questa materia; nella quale col progresso dell’età peggiorò il gusto, quantunque i modi di esecuzione si perfezionassero, il libro è buono, e le tavole copiosissime in legno sono di bellissima esecuzione, massimamente i capitelli corinti e le trabeazioni ornate, che sebbene intagliate in legno si direbbero incise in rame: sono queste frapposte alla bella edizione del testo. L’opera è dedicata Caterina dei Medici, madre di Carlo IX. Magnifico e raro esemplare.
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640. RUSCONI Giovanni Antonio, Dell’architettura secondo i precetti di Vitruvio, libri X, con 160 figure disegnate dal medesimo e con chiarezza e brevità dichiarate, Venezia presso i Gioliti 1590.
Prima edizione; esemplare del Tuano.
Prima edizione; esemplare del Tuano.
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753. CAMILLO Giulio Delminio, L’idea del teatro, Firenze, Torrentino, 1550, in 4, pic.
Elegante edizione e bellissimo esemplare, ove di tutta sorta di allegorie e significazioni si ragiona sotto questo specioso nome di Teatro.
Elegante edizione e bellissimo esemplare, ove di tutta sorta di allegorie e significazioni si ragiona sotto questo specioso nome di Teatro.
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786. BOCCHI Ottavio, Osservazioni sopra un antico teatro scoperto in Adria, Venezia 1739, in 4, fig. M. 11.
791. LIPSII Justi, De amphitheatro liber in quo forma ipsa loci expressa et ratio spectandi. Cum aeneis figuris, Ant. Plant. 1699, in 4, fig. — Aggiuntovi de amphitheatris quae extra Romam. Libellus in quo formae eorum aliquot et typi ec.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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795. MAZOCHII Alexii Symmachi, In mutilum Campani amphiteatri titulum aliasque nonnultas campanas inscriptiones commentarius, Neapoli 1727, in 4.
Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
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810. BAROZZI Jacomo da Vignola, Le due regole della prospettiva pratica coi commentari del P. Danti, Roma 1583, in fol. fig.
Prima edizione
Prima edizione
Show More. — La stessa in Roma 1611 in fol. fig. Esemplare in mar. dor.
Bella ristampa colle medesime tavole.
Bella ristampa colle medesime tavole.
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843. LAMI Bernardi. Traité des perspectives, ou sont contenus les fondemens de la peinture, Paris 1701, in 8, fig.
Con sette tavole in rame, oltre molte figure in legno impresse fra il testo. Le precedenti opere di Abr. Bosse diedero modo all’autore di estendere il suo trattato, ma non gli fu liberale di riconoscenza.
Con sette tavole in rame, oltre molte figure in legno impresse fra il testo. Le precedenti opere di Abr. Bosse diedero modo all’autore di estendere il suo trattato, ma non gli fu liberale di riconoscenza.
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846. MAIGNAN Emanuele, Perspectiva horaria, sive de orographia gnomonica tum theoretica tum practica, libri quatuor, Romae 1648, in fol. fig.
850. NICERONIS Joan. Francisci, Taumaturgia opticus, seu admiranda optices, etc., Lutetiae Parisiorum 1646, in fol. fig.
La versione latina dedicata al Cord. Mazarino è dell’autore medesimo. Ma può piuttosto chiamarsi opera rifusa che tradotta, essendo cangiata la distribuzione delle materie ed il piano con molte appendici ec. Le figure sono 87 intagliate in rame in 42 tavole, non compreso un nuovo frontespizio figurato.
La versione latina dedicata al Cord. Mazarino è dell’autore medesimo. Ma può piuttosto chiamarsi opera rifusa che tradotta, essendo cangiata la distribuzione delle materie ed il piano con molte appendici ec. Le figure sono 87 intagliate in rame in 42 tavole, non compreso un nuovo frontespizio figurato.
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895. CEREDI Giuseppe, Tre discorsi sul modo di alzar acqua dai luoghi bassi, Parma 1567, in 8, fig.
912. FAUJAS de Saint-fond, Aggiunto: Higgins experiments and observations made with the view of improving the art of composing and appling calcareous cements ec., London 1780, in 8.
Sono anche aggiunti in questo volume:
Sono anche aggiunti in questo volume:
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963. La THÉORIE et la pratique du jardinage avec un traité d’hydrauliqne renvenable aux jardins par M.*** de l’Accademie R. des sciences a Montpellier, Paris, chez Mariette, 1747, in 4, fig.
Questa è la quarta edizione di quest’opera: che altre tre volte fu anche pubblicata in inglese. Apparve sotto il nome di Alessandro le Blond che non fece altra cosa che aggiungere qualche disegno alla terza edizione. L’opera è eccellente, divisa in 33 capitoli con 38 tavole.
Questa è la quarta edizione di quest’opera: che altre tre volte fu anche pubblicata in inglese. Apparve sotto il nome di Alessandro le Blond che non fece altra cosa che aggiungere qualche disegno alla terza edizione. L’opera è eccellente, divisa in 33 capitoli con 38 tavole.
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968. ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana, Roma 1743, in fol. fig.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
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1023. LOMAZZO Giovan Paolo milanese pittore, Rime divise in sette libri, delle quali a imitazione dei grotteschi usati da’ pittori ha cantato le lodi di Dio ec. e quelle dei pittori, scultori e architetti: con la vita dell’autore in fine descritta da lui stesso in rime sciolte, Milano 1887, in 4.
Questo grosso volume di circa 600 pagine dedicato a Carlo Emanuele di Savoia ha il frontespizio col ritratto dell’autore ripetuto al cominciar d’ogni libro, non meno che in fronte alla vita dello stesso. Opera piena di notizie preziose. Era già stampato il foglio dei Trattati della pittura, ove trovatisi le opere principali del Lomazzo, allorché ti siamo avveduti di alcuni strattagemmi impiegati per accrescere rarità alle cose che più tengonsi in pregio. Una fra le altre è questa: abbiamo incontrato staccato dai sette libri del Trattato della Pittura del Lomazzo, edizione prima di Milano, il primo libro della proporzione naturale e artificiale con un suo particolar frontespizio, e il ritratto dell’autore. Giova qui avvertire (contro l’impostura) non essere mai questo primo libro stato stampato a parte, se non nella versione francese a Tolosa; e il frontespizio trovasi in tutti i volumi del trattato alla pagina 17, il cui numero talora venne cancellato per inganno, ma veggonsi poi consecutivamente gli altri numeri progressivi. Questo frontespizio è il primo foglietto del quaderno B. e gli altri libri del trattato non hanno frontespizio separato, né ritratto dell’autore.
Questo grosso volume di circa 600 pagine dedicato a Carlo Emanuele di Savoia ha il frontespizio col ritratto dell’autore ripetuto al cominciar d’ogni libro, non meno che in fronte alla vita dello stesso. Opera piena di notizie preziose. Era già stampato il foglio dei Trattati della pittura, ove trovatisi le opere principali del Lomazzo, allorché ti siamo avveduti di alcuni strattagemmi impiegati per accrescere rarità alle cose che più tengonsi in pregio. Una fra le altre è questa: abbiamo incontrato staccato dai sette libri del Trattato della Pittura del Lomazzo, edizione prima di Milano, il primo libro della proporzione naturale e artificiale con un suo particolar frontespizio, e il ritratto dell’autore. Giova qui avvertire (contro l’impostura) non essere mai questo primo libro stato stampato a parte, se non nella versione francese a Tolosa; e il frontespizio trovasi in tutti i volumi del trattato alla pagina 17, il cui numero talora venne cancellato per inganno, ma veggonsi poi consecutivamente gli altri numeri progressivi. Questo frontespizio è il primo foglietto del quaderno B. e gli altri libri del trattato non hanno frontespizio separato, né ritratto dell’autore.
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1113. TASSO Torquato, Lo stesso, presso il Pavoni, Genova 1617, in fol.
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del duca di Savoia e del Tasso.
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del duca di Savoia e del Tasso.
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1115. TASSO Torquato, Il Goffredo, ovvero La Gerusalemme, Venezia, presso Antonio Groppo, 1760. vol. 2 in fol. pic.
In quest’edizione i rami e le copiose vignette furono eseguite da mediocri artisti ed i primi quantunque imitate da quelli di Bern. Castello non hanno alcun pregio. Nel resto per la parte de’ tipi l’edizione non è spregevole.
In quest’edizione i rami e le copiose vignette furono eseguite da mediocri artisti ed i primi quantunque imitate da quelli di Bern. Castello non hanno alcun pregio. Nel resto per la parte de’ tipi l’edizione non è spregevole.
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1263. FRANCESCONI Daniele, Illustrazione di un’urnetta, lavorata d’oro e dì vari altri metalli all’agemina, Venezia 1800, in 8, fig.
Con tre tavole diligentissime.
Con tre tavole diligentissime.
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1307. COLLEZIONE non interrotta e completa delle accademie tenutesi in Campidoglio per le Belle Arti, cominciando dal 1690 in poi: rilegata in 6 volumi, Roma, in 4.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno la solenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac 226 colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
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1314. FELIBIEN, Conferences de l’Académie Royale de Peinture et Sculpture pendant l’année 1667, Paris 1669, in 4.
L’autore ebbe ordine di pubblicare le conferenze private che teneva il rispettabile consesso degli artisti, i quali nel primo sabato d’ogni mese venivano uniti e presieduti dal magnanimo Colbert.
L’autore ebbe ordine di pubblicare le conferenze private che teneva il rispettabile consesso degli artisti, i quali nel primo sabato d’ogni mese venivano uniti e presieduti dal magnanimo Colbert.
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1399. FONTANA Publio, Il sontuoso apparato fatto dalla magnifica città di Brescia nel felice ritorno del Cardinale Morosini, con la sposizione dei sensi simbolici ivi contenuti, Brescia, presso Vincenzo Sabio, 1591, in fog. fig.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
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1405. LABYRINTHE royal de l’Hercule Gaulois triomphant, Avignon, chez Jacques Bramereau, 1600, in fol. fig.
Questo libro contiene le pompe e trionfi relativi al re Enrico IV. di Francia per l’ingresso trionfante della regina in Avignone nel 19 Novembre del 1600 con 12 tavole incise accuratamente.
Questo libro contiene le pompe e trionfi relativi al re Enrico IV. di Francia per l’ingresso trionfante della regina in Avignone nel 19 Novembre del 1600 con 12 tavole incise accuratamente.
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1427. STROZZI Giulio. Esequie fatte in Venezia dalla nazione Fiorentina al Sereniss. Cosimo II. quarto Gran Duca di Toscana, il dì 25 Maggio 1621, in fol. fig.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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1616. CAROSO M. Fabritio da Sermoneta, Il Ballerino: diviso in due trattati, ornato di molte figure: Venezia, pel Ziletti, 1581, in 4, fig.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
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1778. RICCOBONI Louis, Histoire du théatre italien depuis la décadence de la comédie latine etc. avec des figures qui représentent leurs differents habillemens, Paris 1730, 2 vol. in 8, fig.
Con due tavole nel primo e 17 nel secondo vol. intagliate da Joullain. Opera raccomandabile poiché conerva le memorie di tutto ciò che si è oramai perduto e dimenticato.
Con due tavole nel primo e 17 nel secondo vol. intagliate da Joullain. Opera raccomandabile poiché conerva le memorie di tutto ciò che si è oramai perduto e dimenticato.
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1851. BOCCHI Achillis bonon., Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat lib. quinque, Bononiae 1514, 2 edizione in 8.
In questa edizione il teschio di bue che si vede impresso alla pagina 11 è inciso in rame da Agostino Caracci, il quale ritoccò alcuni dei rami del Bonasoni: confrontasi i rami delle due edizioni del simbolo medesimo in avanti, e si rico 317 nosceranno i ritocchi di Agostino. Nella primi edizione il teschio citato è inciso in legno. Magnif. esempl. in mar. dor. ec.
In questa edizione il teschio di bue che si vede impresso alla pagina 11 è inciso in rame da Agostino Caracci, il quale ritoccò alcuni dei rami del Bonasoni: confrontasi i rami delle due edizioni del simbolo medesimo in avanti, e si rico 317 nosceranno i ritocchi di Agostino. Nella primi edizione il teschio citato è inciso in legno. Magnif. esempl. in mar. dor. ec.
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2163. LACOMBE, Dictionnaire portatif des beaux arts, Paris 1759, in 8.
Buona edizione in 686 pagine con un supplemento d’altre 19 pagine.
Buona edizione in 686 pagine con un supplemento d’altre 19 pagine.
Show MoreLo stesso. Traduzione dal francese in italiano, Bassano 1781, in 8.
Opera utilissima agli artisti per la riunione di molte buone cognizioni.
Opera utilissima agli artisti per la riunione di molte buone cognizioni.
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2169. ORLANDI Pellegrino Antonio, Abecedario Pittorico diviso in tre parti, Bologna 1704, in quarto con frontespizio figurato da Giovan Pietro Zanotti.
Quest’opera fu tratta da tutte le opere biografiche con molta cura e divenne la più comoda fonte di simili notizie.
Quest’opera fu tratta da tutte le opere biografiche con molta cura e divenne la più comoda fonte di simili notizie.
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2196. BALDINUCCI, Lettera al Mar. Capponi nella quale risponde ad alcuni quesiti in materia di pittura, Firenze 1787, per Pietro Marini, in 4. — Aggiuntavi la Veglia, dialogo di Sincero Veri, Firenze 1690.Aggiuntavi la lezione letta nell’Accademia della Crusca nel gennaio 1691, Firenze 1692.Aggiunta la lettera di Mess. Bartolommeo Ammannati scritta agli Accademici del Disegno, Firenze 1687.
Tutti questi opuscoli sono rarissimi a trovarsi nell’edizione originale.
Tutti questi opuscoli sono rarissimi a trovarsi nell’edizione originale.
Show MoreCon altre due lettere del Baldinucci a Lorenzo Gualtieri sopra i pittori più celebri del secolo XVI e la lettera a Monsig. Salviati intorno al modo di dar proporzione alle figure, pubblicata dal Poggiali, Livorno 1802. Tutto legato in un solo volume.
2376. TEMANZA Tommaso, Vita di Andrea Palladio vicentino egregio architetto, Venezia 1768, in 4, M. 5.
Sono al fine stampate due scritture di Palladio inedite.
Sono al fine stampate due scritture di Palladio inedite.
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2506. WINCKELMANN, Monumenti antichi inediti spiegati ed illustrati, Roma 1767, in fol., fig., vol. 3.
Il terzo volume composto di sette opuscoli da varj eruditi va sempre unito all’opera precedente e sono i seguenti.
Il terzo volume composto di sette opuscoli da varj eruditi va sempre unito all’opera precedente e sono i seguenti.
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Raffei Stefano, Saggio di osservazioni sopra un basso rilievo di Villa Albani; e osservazioni sopra un altro monumento della medesima Villa, Roma 1773. Dissertazione sopra un singolar combattimento in basso rilievo nella Villa Albani. Filottete addolorato; altro basso rilievo come sopra. Il Nido. Canzone Didascalica con note sopra un antico nido di marmo in Villa Albani, 1778. — Osservazioni sopra alcuni antichi monumenti di Villa Albani, Roma 1779 — Statua camminante per l’aria, simulacri astriferi, sacerdote egizio, Osiride, statua egizia Averrunca.Osservazioni sovra un Apolline ec.
2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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