The Digital Cicognara Library
Table of Contents
- Proemio
- Delle belle arti in generale
- Della Pittura Trattati
- Dell’intaglio in Rame e in Legno
- Della scultura trattati
- Elementi proporzioni e anatomia
- Della architettura trattati
- Architettura teatrale moderna
- Architettura teatrale antica
- Prospettiva
- Edifici di vario genere
- Poemetti didascalici sulle arti
- Scrittori del bello
- Poemi, drammi e autori classici figurati
- Favoleggiatori
- Lettere pittoriche e antiquarie
- Descrizioni relazioni e memorie
- Orazioni pittoriche
- Feste ingressi, trionfi, spettacoli e funerali
- Miscellanee
- Abiti e costumanze antiche e moderne
- Emblemi
- Mitologia, riti e costumi religiosi di tutti i popoli
- Biblie figurate vite istoriate
- Dizionari e abecedari
- Biografia
- Autori di fisonomia
- Proemio
- Dell’antichità in genere
- Antichitá arabe, egizie, indiche ec.
- Antichitá etrusche e italiane avanti i romani
- Antichità greche, greco-italiche, ercolanensi.
- Numismatica e pietre intagliate
- Iscrizioni
- Erudizione varia
- Grandi musei
- Opere di scultura d’ogni genere antiche e moderne illustrate.
- Roma antica e moderna.
- Vedute di città
- Guide e brevi illustrazioni
- Guide
- Cataloghi
- Cataloghi senz’anno
- Equitazione
- Alcuni libri di bibliografia
- Mitologia imagini sacre e costumi religiosi di diversi popoli
- Appendice
Proemio
Se mai avvi un momento, in cui il sussidio delle lettere o degli studi arrechi sommo conforto, egli è certamente quello, in cui l’imaginazione ed il cuore sono preoccupati da idee melanconiche nel fuggire degli anni ridenti coll’avvicinarsi il gelo dell’età troppo matura. E memore di quel detto di Cicerone che simili occupazioni, oltre l’alimento che danno alla gioventù e il diletto che porgono all’età senile, anche in adversis perfugium ac solatium proebent, io mi diedi intero alle arti, alle antichità ed ai libri, col farmi di loro in tal modo scudo ed asilo contro la non lieta fortuna. Nulla dunque a me più caro di questi muti testimoni delle mie affezioni, raccolti nell’epoca che segna il fine della giovinezza e dà principio alla maturità: e se le varie annotazioni, che per sola mia norma e soccorso della memoria, andai segnando sui margini del mio catalogo, ora comparendo alla luce, riusciranno di utilità o di pascolo alla curiosità di qualche studioso, verrà in tal guisa reso anche un omaggio a questi compagni della miglior parte della mia vita, che m’inspirarono altresì la voglia di contribuire colle mie forze IV all’onor dell’Italia, studiando di aggiugnere alle patrie glorie colle tenui opere mie. Troppo mi avrebbe incresciuto il rimprovero d’uom neghittoso, dopo essere pienamente convinto della necessità che ognun debba contribuire e nessuno abbiasi a sgomentare, sul prestare il sussidio dell’opera propria in qualche ramo di pubblico servigio e di utilità generale. Credetti doversi tenere a sdegno non tanto l’orgogliosa jattanza, quanto l’indolente modestia; le quali servono talvolta di mendicato pretesto, per ritirare chi non abbia infermo il corpo o lo spirito dall’adempire a questo sacro dovere.
E molto meno in tal circostanza so contenere l’amarezza, che vienmi dal vedere alcuni preclari ingegni irritarsi e ammutolirsi per certa opposizione, contro la quale sarebbe impresa tanto onorata il resistere con generosa fermezza; poiché non s’avveggono che le diatribe, le sette e le rivalità di parte, in cui studiasi di mantenere o dividere l’italiana letteratura da alcuni prezzolali Aristarchi, è opera soltanto dei veri nemici sdegnati della gloria del nostro nome. Il prender di mira e far guerra alle cose, d’omeri troppo forti abbisogna ed è perciò che con mercenario accorgimento si assoggettano alcuni a muoverla alle parole, affinché si ritardi il progresso dello spirito umano col questionar sulle ciancie; dal che deriva che, oltre le divisioni imposte dalla natura, seguano tra i popoli, che parlano la stessa lingua, quelle ancora delle elocuzioni. Quindi, moltiplicandosi gli V Areopaghi, si attizzano le intestine discordie e si serve alle mire d’ogni avversario della nostra grandezza, inalberando lo stendardo delle tenebre contro quel della luce. Per la qual cosa non sarà da meravigliarsi che ogni straniero sogghigni scorrendo i giornali d’Italia, ove sì poco trovasi di filosofia razionale, di economia pubblica, di milizia, di utili scoperte e d’altre materie gravissime, che furono i primi nostri studi e che ricevettero tanto oltraggio dalle persecuzioni e dalla forza prepotente della popolare ignoranza, che schernì, o proscrisse ciò che non fu educata a conoscere e venerare. Il grado di onore, che può competere alle nazioni, le quali pretendono a una certa grandezza, sarà maggiormente elevato, quanto sarà più eminente la loro coltura e la lor civiltà.
Ma tornando a questa collezione di libri, il motivo che particolarmente m’indusse a stamparne il catalogo, fu quello di soddisfare alle istanze di molti amici e conoscitori di questo ramo di studi: e quindi fo manifesto come io son ben lontano dal credere d’aver fatto un lavoro completo, qual sarebbe quello d’una bibliografia d’autori d’arti e d’antichità, con cui si potrebbe allora esaurir la materia, più secondando le cognizioni, di quello che le opere da me raccolte. Questo non è che il puro elenco de’ libri da me posseduti, fra’ quali ad alcuno parrà stranissimo il non trovare certe opere ovvie e notissime e di facile acquisto, che avrei agevolmente potuto indicare, se avessi avuto il VI piccolo orgoglio di non far apparire alcuna mancanza nella serie degli autori più celebrati. Forse nel decorso degli anni potranno esser riempite le lacune, che or si vedranno ed a questo catalogo potrà da chiunque aggiungersi copiosa appendice.
Intanto, senza ch’io intenda di rivaleggiare coi de Bure, coi Brunet, coi Renouard, coi Dibdin, spero che gli amatori delle arti e delle antichità trovar potranno riuniti in un colpo d’occhio numerosi e non comuni oggetti, che formano gran parte delle loro delizie e forse li troveranno in maggior copia che non appariscono nelle grandi biblioteche, per quell’insistenza con cui un raccoglitore passionato non perde di vista alcuna delle pietre, che restano disgiunte nelle distruzioni d’altri preziosi edifizi.
Erano in Italia rinomate particolarmente alcune collezioni in queste materie, fra le quali primo luogo tennero quelle del Segretario dell’Accademia Milanese ab. Bianconi, poi 1’altra che vi si aggiunse del coltissimo artista Giuseppe Bossi mio amico particolare, coi quali sovente ebbi gara nell’acquisto di qualche prezioso cimelio; e nella dispersione di quelle raccolte non fui indolente, procurandomi le cose più rare e distinte. Lo stesso dicasi ogni qualvolta mi avvenni nei ben compatti esemplari della Biblioteca del Thuano, nei libri postillati da Mariette, da d’Agincourt, dal Villoison, dal marchese Maffei e da tanti altri sommi uomini, come l’ispezione di questo catalogo potrà andar di VII mostrando. Ma più specialmente posi indefessa cura nella scelta degli esemplari in molti libri d’antichità figurati, ove la freschezza delle stampe diviene di una somma importanza e non risparmiai diligenze nel cangiare i mediocri per ottenere i migliori: la qual cosa particolarmente potrà chiarirsi in tutti quelli di Pietro Santi Bartoli, che qualora non siano di dedica, o di antica provenienza, sono infinitamente lontani dalla primitiva nitidezza, che caratterizza le opere gustose, sebben poco esatte, di quell’intagliatore.
Ho ciò voluto indicare, non già per vantarmi di simili possedimenti, ma poiché così non sarà di sovente citata la rarità dei libri, o la squisitezza degli esemplari, come suol farsi nella più parte dei cataloghi; e poiché tal cosa ritiensi per rarissima e preziosa in Francia, in Germania, in Inghilterra, che meno fra noi si pregia in Italia e viceversa: prova ne fanno i prezzi dai bibliografi apposti, o quelli che nelle pubbliche vendite si sono anche verificati. Lo stesso dicasi delle legature dei libri, molti dei quali con sobria decenza e non pochi con magnificenza sono rilegati; nella qual’arte eccellenti artefici può vantare l’Inghilterra, per l’intrinseca perfezion del lavoro, che vince a parer mio la ricercata esterior eleganza dei legatori di Germania e di Francia.
Nessun proponimento avendo io dunque seguito nel fare questa Raccolta, fuori che il piacer mio, non mi sono scrupolosamente prefis VIII so di eliminare alcuna cosa, che strettamente non appartenesse a quei rami nei quali ho suddivise le materie, con un reparto non tanto suggeritomi dalla comodità mia propria, quanto dalle altrui abitudini. E siccome questa collezione nacque a misura che la mia fortuna poté soddisfare le mie inclinazioni, così agevolmente ognuno vedrà, che ove più rapidi mezzi si volessero adoprare, nulla sarebbe più agevole che il dar compimento a questa raccolta, essendosi le mie cure il più spesso ristrette agli oggetti della maggior rarità. Forse qualcuno troverà di soverchio sentenzioso quel cenno, che ho apposto alla più parte delle opere ed alcun altro bramerà forse per avventura che fossero state indicate più minute particolarità e certamente non tutti rimarranno appagati delle mie opinioni; alle quali cose mi parve aver risposto quando più sopra esposi di aver dato al pubblico questa raccolta senza pretendere di presentare un lavoro bibliografico in ogni sua parte completo.
Dirò ora qualche cosa intorno la divisione, che ho data alle materie del presente catalogo.
Rimane naturalmente divisa questa collezione in due parti, l’una più strettamente addetta agli studi delle belle arti, l’altra a quello delle antichità. Cominciasi con una serie di trattati teorici e pratici, preceduti e accompagnati dagli autori storici dell’arte in generale e individualmente poi seguono tutti gli scrittori di pittura, disegno, intaglio d’ogni maniera, scul IXtura e tutte le opere elementari per la figura e per gli ornamenti e per tutte le lineari imitazioni e quelle infine che riguardano le proporzioni e gli studi anatomici applicati alle arti. Seguono tutti i grandi trattati di architettura e di prospettiva, le opere concernenti l’architettura teatrale antica e moderna e tutti gli altri varj generi di edificj e le macchine e i materiali per l’arte edificatoria. Possiamo vantar questo ramo come il più ricco di oggetti preziosi, al di là di quant’altri ne abbiam conosciuti nelle principali biblioteche d’Europa. Abbiam giudicato appartenere strettamente a questa prima parte tutte le opere didascaliche in verso, non meno che ogni altro poetico scritto, che celebri od illustri oggetti che riguardano le arti e tutti anche quei poemi classici, o quei favoleggiatori, che uniscono all’interesse poetico il corredo delle figure, per opera di disegnatori od intagliatori espertissimi. Alla qual classe gli scrittori sulla bellezza, ancorché strettamente aderenti alle metafisiche speculazioni, hanno avuto un diritto per essere ammessi. Le lettere erudite e pittoriche, le descrizioni, relazioni, memorie, orazioni accademiche, statuti, giornali d’arti ec. formano una ben ampia serie in questa prima parte, difficile a riunirsi in tanta estensione come vien abbracciata in questa nostra raccolta. Ma di molto maggior curiosità, rarità ed interesse riescir dee la copiosa serie di feste, ingressi, trionfi, balli, spettacoli, funerali, ove gli artisti isfog X giarono in invenzioni e decorazioni pompose, che ci conservano coi monumenti dell’antica grandezza singolarissimi esempi, i quali oppongono un bizzarro contrasto coll’orgoglio e la miseria moderna, o piuttosto ci fanno conoscere quanto diversa sia la direzione dell’attuale ambizione. Così pure prezioso per l’artista, non meno che per l’erudito, è il complesso grandioso delle opere che trattano degli abbigliamenti, delle costumanze, giochi, danze, arme, musica, bagni, mense, invenzioni di tutti i popoli e della mitologia e d’ogni varia osservanza religiosa; libri tutti, che il corredo delle tavole rende istruttivi e piacevoli persino a chi non s’immerge nella profondità di questi studi, appagandosi di una superfìcial istruzione.
Di curioso interesse fu sempre la serie degli emblemi e geroglifici, che altrove forse può trovarsi raccolta in maggior numero, quantunque non possiamo dirla scarsa di preziosità dopo che l’arricchirono gli acquisti fatti in occasione della vendita dei libri rari del duca di Malborough in Londra. Non comune altresì è l’altro articolo, che ha per titolo Biblie figurate, vite istoriate, collezioni di ritratti antichi e moderni ed opere figurate di vario genere. In questo incontransi libri di esimia rarità e di singolar interesse, sebbene non appariscano da prima strettamente connessi a questi studi. Termina la prima parte coi dizionarj, gli abe XI l’aspetto umano è l’oggetto primario a cui mirano le arti dell’imitazione. Raccolgonsi nella seconda parte i libri di antichità generali e discendendo al particolare trovansi quelli che spettano a monumenti arabi, egizii, indici, etruschi, o italici avanti i romani, greci, greco italici ed ercolanensi. Vengono in seguito la numismatica, la glittografia e le iscrizioni, opere che non ardisco di annunciare in una serie copiosa altrettanto come gli articoli precedenti. Vengono quindi quelle di varia erudizione, cioè quei libri, che difficilmente avrebber potuto appartenere a una delle citate suddivisioni. Ampia è la serie de’musei, gallerie e opere varie di pennello illustrate, siccome delle opere di scultura di ogni modo antica e moderna. Non comune egualmente è la serie che qui trovasi riunita degli autori, che intesero ad illustrare l’antica e la moderna Roma. Formasi una classe separata e assai numerosa dalle descrizioni di luoghi celebrati per la loro singolarità in qualunque paese d’Europa, sotto il titolo di Vedute di Città e descrizioni di Monumenti ec. ai quali seguono le guide e i manuali succinti per vedere le singole città: collezione rara e preziosa; potendosi mediante quella procedere alla ricognizione di una quantità di oggetti importanti, che trovansi dispersi per mutazioni di luogo ec. Si termina questa parte con una serie di cataloghi per vendite di quadri, marmi, gemme, intagli e simili curiosità; poi alcuni libri in ma XIIteria d’equitazione e di studi sulla configurazion del cavallo; e in fine altri pochi libri di bibliografia.
Se avessi creduto di arricchire questo catalogo con tutto quello, che strettamente concerne l’erudizione dell’artista, o dell’antiquario, avrei ben visto come non erano eterogenei gli autori classici greci e latini, i quali s’incontreranno assai scarsi di numero. Ma di questa preziosa e dotta suppellettile, perché estesamente e ripetutamente illustrata da’ bibliografi più rinomati, abbiamo affatto omesso di far parola.
Forse, leggendosi questo proemio, i curiosi avranno sperato di trovarvi citato alcuno degli articoli più singolari e preziosi, affinché venisse rilevato in tal modo il principal merito della collezione. Io mi sono guardato dal farlo, poiché è tanta la diversità del giudicare in questa materia, che mi è di sovente accaduto veder pregiarsi altamente per rarità alcun libro, ch’ io riguardai come ovvio; e al contrario ho tenuto in grandissima estimazione ciò, che da altri era meno conosciuto o stimato; e perciò giudico meglio di tacermi e finire coll’augurar salute al lettore.
L.C.